“Beltimentas”, l’abbigliamento tipico della Sardegna da rituale quotidiano si fa arte. E’ incentrato sulla tradizione sartoriale dell’Isola riproposta in chiave contemporanea, l’originale progetto ideato dalla Compagnia B. Un reportage fotografico d’autore e una performance accendono i riflettori, durante gli eventi collaterali delle settimane della moda in tre capitali, su un prezioso patrimonio identitario. In un incontro tra arte, fotografia, teatro, design, sapienza artigianale, tradizione e sensibilità contemporanee.
Dopo il debutto parigino il format artistico promozionale firmato dalla Compagnia B è pronto per nuove tappe: Mosca e Qatar. Dal 30 marzo all’1 aprile sarà il Winzavod Center for Contemporary Art della capitale russa ad accogliere l’iniziativa realizzata grazie al contributo della Regione Sardegna (Identity lab) e in collaborazione con Sardegna Film Commission. A fine aprile, poi, il progetto di internazionalizzazione del made in Sardinia farà tappa a Doha, in Qatar. C’è uno sguardo contemporaneo negli scatti di Lucio Aru & Franco Erre. I due fotografi creano suggestioni e accostano la moda di ieri e di oggi, a rimarcare una identità che si apre al mondo.
“Con l’intermediazione della fotografia e del teatro questi preziosi abiti possono farsi spazio nel mercato della moda”, spiega Alice Capitanio, attrice e regista della Compagnia B. Una performance interattiva “The dress of memories”, da lei diretta, abiterà lo spazio espositivo seguendo il filo delle emozioni attraverso una storia d’amore. In scena un ideale atelier in cui gonne plissè, corpetti, scialli e gambali riflettono le fasi cruciali della vita tra note liete, i colori della festa e quelli cupi del lutto. Lo spettatore viene condotto in un mondo fatto di orbace, velluti, broccati, una sorta di “armadio dei sogni”. Il progetto coinvolge artigiani e artisti tra cui Paolo Modolo, Chiara Effe, Salvatore Aresu, Nunzio Caponio. E il cinema made in Sardegna con la proiezione di La Stoffa dei Sogni di Gianfranco Cabiddu, “Janas – Storie di donne, telai e tesori”, di Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, Stefano Massari e “Le favole iniziano a Cabras”, di Raffaello Fusaro.
Mi piace il modello seduto a destra dello schermo, bellissimi i preziosissimi abiti