di ALESSIA ANDREON
Un ragazzo di appena 22 anni con i modi gentili e una visibile timidezza, questo è Gabriele Carta, il pianista oristanese. Quando iniziamo a parlare di musica si scioglie subito; malgrado la sua giovanissima età ha già trascorso tre mesi in Erasmus a San Pietroburgo, al Conservatorio “Rimsky-Korsakov”.
Gabriele, come mai sei andato a studiare in Russia? Ho frequentato una master class sotto la guida della prof.ssa Regina Glazunova quando è venuta a tenere delle lezioni al Conservatorio di Cagliari, dove studio tuttora. Non avevo intenzione di partire quindi ho partecipato alle lezioni ma non avevo fatto domanda per la borsa di studio che spettava ai due studenti più meritevoli del corso, ma i miei colleghi che erano stati scelti hanno rinunciato e allora è stata proposta a me. In Russia i Conservatori di musica hanno una qualità artistica molto elevata, soprattutto per il pianoforte e il violino. Viene poi adottato un metodo diverso, quello della Scuola Russa appunto. Grazie a questa esperienza ho imparato una nuova impostazione, completamente diversa da quella italiana ma tornato qui ho avuto qualche difficoltà a riadattarmi; anche se i principi generali possono essere applicati per tutti i metodi, non ti nego che non è stato facile.
I programmi che presenti prevedono grandi autori classici, come Mozart, Chopin e Rachmaninov. Come scegli la musica da eseguire? Solitamente scelgo personalmente il programma, in base alle mie preferenze. La mia insegnante, Francesca Giangrandi, mi lascia molta libertà nella scelta dei brani; le sottopongo le mie idee e, se i pezzi sono abbastanza formativi e pertinenti al piano di studi che dobbiamo rispettare, li studiamo insieme. Ma posso dire che sono essenzialmente brani che prediligo.
Quando hai deciso di diventare un pianista e perché? Ho studiato musica fin dalle elementari, ma probabilmente non avevo tanta voglia di applicarmi e non avevo imparato nulla. Alle medie avevo scelto pianoforte mai posti erano limitati e quindi ero stato ammesso ma nella classe di flauto traverso; grazie a un colpo di fortuna si liberò un posto e iniziai lo studio del pianoforte. Devo alla mia insegnante di allora, Alessandra Medde, la mia ammissione al conservatorio e da lì ho proseguito frequentando contemporaneamente sia il liceo linguistico che il conservatorio.
Essendo oristanese, giochi in casa… Si, sono molto contento e anche un po’ preoccupato per il debutto nella mia città! Sto studiando molto, sto preparando anche per un concorso molto importante, quindi è un periodo molto intenso per me.
Progetti per il futuro? Spero di poter tornare presto in Erasmus o comunque studiare all’estero, mi attirano molto la Germania e la Francia; sono realtà molto interessanti e mi piacerebbe poter conseguire anche un titolo estero.
per gentile concessione de https://www.arborense.it/