di NUCCIO LODATO
La presentazione del secondo volume della Guida letteraria della provincia di Pavia di Paolo Pulina, svoltasi nel pomeriggio di sabato 23 febbraio a sala esaurita presso la sede di “Voghera È” in via Cavallotti, con la partecipazione dell’autore introdotto da Giuseppe Porqueddu e letture testuali di Loretta Ortolani, ha consentito ai numerosi presenti di compiere un giro di orizzonte piuttosto vasto. Passando in rassegna autori e personaggi che hanno soggiornato nel territorio della nostra provincia, o ne hanno scritto, o hanno comunque intrattenuto con esso per qualche verso uno stretto e significativo rapporto.
Già nel 2005 lo studioso (“sardo-pavese” come ama definirsi) aveva dato alle stampe con l’editore Guardamagnadi Varzi (PV) il primo volume dedicato al medesimo campo d’indagine. L’insieme dei due ricchi tomi, aggirantisi complessivamente sulle 650 pagine, e unificati da una duplice Premessa del prof. Angelo Stella (oggi presidente del Centro nazionale di studi manzoniani), passa in rassegna sistematicamente un numero assai elevato di personaggi. Solo il secondo ne annovera, per dare un’indicazione concreta, cerca 150.
Il libro prende le mosse dagli adepti del Grand Tour e dalle presenze di “grandi italiani” e altri nomi ragguardevoli o comunque significativi in provincia, passando poi alla rassegna degli scrittori indigeni, per proseguire con sezioni rispettivamente dedicate a “schegge di storia per Pavia e provincia”, a cultura e intercultura nel territorio, a libri di autori o su argomenti collegabili al tema. Per concludere con ricordi di studiosi scomparsi, con un originale excursus sul ciclismo pavese, con una ricca messe di collegamenti culturali tra Pavia e la Sardegna (costante caratteristica del campo di studi e di azione di Pulina, come l’area gramsciana del pari ripercorsa) e bei ricordi di amici pavesi scomparsi.
Le letture hanno toccato un’aristocratica francese in viaggio all’epoca della Rivoluzione, la duchessa di Polignac; un curioso equivoco filologico coinvolgente Verga e Manzoni; la presenza illustre di Cesare Cases tra i docenti dell’ateneo; il prendere forma della “casalinga” di Voghera ad opera di Beniamino Placido e il ricordo di due vogheresi scomparsi cari ai partecipanti: Luciano Frasconi e Claudio Bertoluzzi. Sono state altresì proposte a sorpresa due poesie, annoverate nel testo, di Giuseppe Porqueddu, che presiedeva, Radice e Tra le macerie, dalla raccolta L’altra luce. Paolo Pulina, su invito, ha spiritosamente concluso l’incontro recitando la propria versione in sardo di Imagine di John Lennon.