Il Cagliari esce sconfitto di misura dal “Ferraris” di Genova contro la Sampdoria. 1-0 per i doriani propiziato da un calcio di rigore non limpidissimo trasformato a metà ripresa da Quagliarella. Un episodio che ha deciso una partita equilibrata, ben giocata dai rossoblù, scesi in campo ancora una volta in formazione rimaneggiata. Il Cagliari ha fatto la partita che doveva fare: ci ha messo cuore, coraggio, determinazione, aggressività. Non è bastato per uscire da Marassi con qualcosa in tasca, ma non possono essere mossi rimproveri ad un gruppo che ancora una volta ha dato tutto quel che aveva. Dopo un ottimo primo tempo, ha sofferto l’accelerazione doriana, scossa dall’ingresso di Gabbiadini; ha provato ad organizzare una reazione, ma ad un certo punto si è fatta sentire la stanchezza di una gara condotta a cento all’ora e la Sampdoria ha potuto condurre in porto la vittoria.
Rolando Maran conferma per dieci undicesimi la squadra schierata la settimana scorsa contro il Parma: l’eccezione è Riccardo Doratiotto, esordiente in Serie A, al posto dello squalificato Joao Pedro.
Baldanzoso l’inizio dei rossoblù, che pressano alti con aggressività per bloccare sul nascere la manovra doriana. All’8’ lancio per Pavoletti, Audero è costretto ad uscire di piede per rilanciare sul bomber cagliaritano. All’11’ tiro dalla distanza di Cigarini, alto.
Al quarto d’ora si fa viva la Sampdoria: cross dalla destra di Ekdal, si inserisce Jankto che per fortuna non riesce a deviare con forza verso la porta, Pisacane controlla e tocca per Cragno.
Al 26’ cross di Padoin, Ionita controlla ma perde il pallone in area, raccoglie Barella, esterno alto.
Momento difficile per i rossoblù intorno alla mezz’ora: la difesa è scoperta su Quagliarella, che tira due volte, chiuso bene però prima da Ceppitelli poi su Pisacane. Sugli sviluppi dell’azione, tiro da fuori di Saponara, Cragno è bravo a respingere.
L’occasione per il Cagliari: Barella con una grande giocata smarca Pavoletti solo davanti al portiere, il centravanti tira in scivolata, Audero è bravo a chiudere lo specchio della porta.
Brivido al 34’: Deiola entra duro su Praet, rimediando il giallo. L’arbitro Massimi, richiamato dagli addetti al VAR, va a rivedere l’azione, ma non ritiene di aggravare la sanzione per il centrocampista rossoblù. Il
Al 1’ del 2 di recupero concessi da Massimi, Saponara si presenta in area ma la conclusione è nettamente fuori.
Il tempo si chiude a reti bianche.
Samp vicina al gol al 48’: cross basso di Saponara, Defrel arriva in corsa e spara alto da ottima posizione.
Al 53’ primo cambio tra i doriani: Gabbiadini per Saponara. Defrel arretra a trequartista. La mossa di Giampaolo ha i suoi effetti: il nuovo ingresso ravviva la prima linea doriana.
Al 63’ sale in cattedra Cragno: il portierone respinge con un guizzo eccezionale un tocco ravvicinato di Quagliarella, riprende Jankto, nuovo tiro a botta scura e ancora Cragno si oppone in angolo.
Al 65’ l’episodio che decide la gara: su un cross dalla sinistra, Pellegrini trattiene Gabbiadini che cade in area. Il contatto c’è, ma sembra piuttosto veniale, dalle immagini televisive. L’arbitro decreta il calcio di rigore, trasformato da Quagliarella con un destro teso e forte a mezz’altezza, Cragno intuisce la direzione, sulla sua destra, ma non riesce a parare,
Da qui in avanti la partita si trascina combattuta ma senza grosse occasioni. Il Cagliari ci prova con orgoglio: entrano Srna e Faragò per Padoin e Ionita, quindi Verde, anch’egli debuttante in A, al posto di Doratiotto. L’esperto difensore croato ci prova con un tiro al volo, che non inquadra la porta.
Nella Sampdoria Bereszynski e Vieira rilevano Murru e Defrel. I 5 di recupero scorrono con i padroni di casa in controllo. Finisce 1-0, venerdì sera alla Sardegna Arena arriva l’Inter.