La Dinamo Banco di Sardegna saluta la PosteMobile Final Eight a testa alta al termine di una sfida incredibile con la New Basket Brindisi: i giganti cedono all’offensiva pugliese nel primo tempo, toccando il -16 al 22′. In una gara simile alla sfida di ieri dei quarti di finale il Banco risale la china nell’ultimo quarto riportandosi a contatto proprio nell’ultimo giro di cronometro, spinta dal trio Smith-Carter-Pierre. Con 10’’ da giocare e un possesso di distanza la persa della Happy Casa consegna il pallone ai giganti: McGee infila un tiro da due. nel finale concitato ai biancoblu resta il tempo per l’ultima preghiera di Smith che però non trova il fondo della retina. Il Banco saluta a testa alta la competizione consegnando a Brindisi il biglietto della finale: per gli uomini di coach Gianmarco Pozzecco una prova di orgoglio e forza che segna, con il sorriso e la voglia di fare bene, l’inizio di un nuovo capitolo. The best has yet to come…
Coach Pozzecco manda in campo Smith, Carter, Pierre, Thomas e Cooley, Brindisi risponde con Banks, Brown, Gaffney, Moraschini e Chappell. Le due squadre aprono la sfida bombardando dall’arco: rompe il ghiaccio Chappell, risponde Carter. Moraschini e Brown trovano il primo allungo pugliese, Carter e Polonara tengono il Banco a contatto e Pierre firma il sorpasso. Sfida apertissima: Banks e Moraschini da una parte, Smith e Pierre dall’altra. Anche Cooley si iscrive a referto mentre Brown costruisce un mini break per Brindisi: Thomas accorcia e il canestro di Chappell chiude la prima frazione 28-32. In avvio di secondo quarto i giganti si riportano a un possesso di distanza prima con Polonara poi con McGee in lunetta. Brindisi trova un break di 9-0 con Brown e Chappell e sigla il vantaggio in doppia cifra. Smith dai 6,75 blocca l’emorragia, anche Pierre si unisce alla causa e alla seconda sirena il tabellone dice 46-54. Il secondo tempo si apre con un parziale dell’Happy Casa che sigla un 4-12 e scrive il +16. Pierre e Cooley sbloccano i sassaresi e accorciano le distanze. Brindisi resta in controllo condotta da Banks, Carter accorcia e riporta i suoi sotto la doppia cifra. La tripla di Moraschini chiude la terza frazione 60-74. Il Banco trova un break Thomas, Carter in lunetta e Smith e si riporta a -10. La bomba di Smith dice -7, ama le due infrazioni fischiate in poco più di un minuto a Thomas costringono il giocatore originario di Oklahoma alla panchina. Moraschini riporta il vantaggio pugliese in doppia cifra a cronometro fermo. Prodezza di Pierre, tripla di Carter ed è -7. Sul parquet succede di tutto: fallo di Carter e tecnico per proteste alla panchina isolana e subito dopo a Pierre. Moraschini monetizza con 2 liberi su 4, reazione sassarese con Carter che appoggia al vetro. Smith infila la bomba da lontanissimo, risponde il suo ex compagno di squadra Chappell. Quando restano 100’’ sul cronometro Cooley firma la doppia doppia con il libero che dice 80-87. Carter fa 1/2 a cronometro fermo con 45’’ da giocare, stesso copione per Polonara. Brindisi perde palla ma la Dinamo spreca il possesso. Quinta infrazione di Pierre ma Chappell non monetizza dalla lunetta. L’ex Cantù spende il fallo su Carter che non trema e infila i liberi che riportano la Dinamo a un solo possesso di distanza con 10’’ da giocare. Il finale è al cardiopalma: persa dei pugliesi, canestro di MCgee del -1. Al Banco l’ultima palla per provare a vincere: la preghiera di Smith scheggia il ferro, la correzione di Cooley arriva fuori tempo massimo. Brindisi stacca il biglietto per la finale, la Dinamo di coach Pozzecco esce a testa altissima sfiorando l’impresa. Al Mandela Forum finisce 86-87
Sassari era arrivata in semifinale dopo aver battuto sempre di un punto Venezia. Rimessa della Dinamo con 4’’ sul cronometro: il semigancio di Jack Cooley sigla il sorpasso sassarese, Venezia in corsa supera la metà campo e lancia la preghiera che però non arriva al ferro. Sul parquet del Mandela Forum di Firenze esplode la gioia della Dinamo Banco di Sardegna che stacca il biglietto della semifinale dopo aver ribaltato la gara dal -20. Dalla panchina Marco Spissu corre sul campo e va a prendersi l’abbraccio del popolo biancoblu, i compagni lo seguono a ruota: sono i ragazzi, le ragazze, gli uomini e le donne che hanno raggiunto Firenze per sostenere i giganti, che hanno colorato il Forum toscano con un copricurva sgargiante blu e argento, che hanno esportato oltre il mare il famoso terzo tempo “Cofani aperti”, che da anni macinano chilometri per seguire le gesta del Banco. Nella buona e nella cattiva sorte. La vittoria è dei giganti sul campo ma è anche la loro che sul -20 non hanno mai smesso di incitare i loro beniamini, non hanno mai smesso di crederci e adesso osannano i giganti come se avessero vinto un Mondiale. In un attimo tutta la squadra, nelle divise special edition che regalano un colpo di colore inequivocabile, è davanti alla tifoseria sassarese: abbracci, sorrisi, urla. È festa. È amore per uno sport meraviglioso e crudele come il basket, in cui tutto può succedere.