di GIACOMO GANZU
Ozieri capitale del “Logudoro”, regione molto ampia del Nord Ovest Sardegna è la seconda tappa di un tour più ampio organizzato da So.Ge.A.Al. in collaborazione con L’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio, della Regione Autonoma della Sardegna attraverso il fondo europeo d’investimento POR- FESR 2014-2020 per lo sviluppo regionale.
Prima di arrivare alle meraviglie che la città offre il nostro giro è cominciato dalla Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio. E’ un sito di interesse storico e archeologico. Una Basilica che sorge e diventa nel tempo sede vescovile: una vera e propria cattedrale per l’epoca. Nella città di Ozieri – precisa Rosamaria Lai, la nostra guida e curatrice del progetto del press tour – ai tempi della costituzione dei Giudicati, più precisamente sotto il governo della giudicessa Adelasia, era un centro ricco e molto popolato e Bisarcio ne rappresentava il cuore pulsante. Una Basilica immersa nel verde dall’architettura multiforme e articolata esternamente, mentre si presenta essenziale e sobria internamente. Va precisato che il santuario non è sempre fruibile. Per la visita occorre una prenotazione.
La città di Ozieri si espande su più livelli. Dei saliscendi continui portano a delle piccole piazze, dove la popolazione si riversa con la possibilità di adibire a locali caratteristici incastonati per le vie della centro.
Uno dei monumenti più interessanti di Ozieri è la Cattedrale, fra le più imponenti e deliziose della zona. Ampia ed impreziosita dai colori intensi, sviluppa una navata centrale apprezzabile che conduce ad un altare che si sopreleva rispetto alla prospettiva terrena. Di questa Chiesa è interessante percepire la posizione geografica di centrale rilevanza che tende a “sorvegliare” la città.
Il Nord Ovest Sardegna non è solo cultura e architettura ma anche enogastronomia. L’offerta degli agriturismi è ragguardevole. La consistenza e la professionalità delle aziende agricole sono da considerarsi come un vero e proprio fiore all’occhiello dell’offerta turistica isolana valida per tutto l’arco dell’anno.
Vale assolutamente la pena segnalare le tenute di Pietro Delogu. La selezione di vini che la cantina propone è qualitativamente variegata, dove i sapori sono curati nei minimi particolari e gli odori e gli equilibri dei vini sono curati nei minimi dettagli. Un luogo che si presenta al turista, come alchimia di pace interiore e benessere enogastronomico.
Importanza cruciale per l’isola rivestono le masserie a gestione familiare. E’ il caso dell’azienda agricola Sa Mandra a pochi passi dall’aeroporto di Fertilia. Un podere dove degustare prodotti tipici sardi autoctoni, vera e propria nicchia del chilometro zero. Un ambiente piacevole dove si respira la cortesia e la professionalità di tutto lo staff oltre all’ottima qualità dei prodotti offerti. Esistono anche molte altre realtà produttive tra le quali mi permetto di segnalare l’oleificio San Giuliano, una azienda sempre a conduzione familiare che occupa un’importanza sostanziale per l’economia della zona. Un marchio sempre più conosciuto nel mondo grazie all’export dei propri prodotti, si può fregiare di importantissimi premi e riconoscimenti internazionali.
Insomma il Nord Ovest Sardegna è un’area pronta a lanciare la sfida per offrire al turista concretezza ed equilibrio nell’arco dei dodici mesi dell’anno. E si configura conseguentemente come zona ricca di cultura, storia, arte ed enogastronomia.