di LUCIA BECCHERE
Grande partecipazione da parte del pubblico alla mostra- percorso “Camineras, unu biazzu in sos ammentos de Santu Predu”, ideata e realizzata dal giornalista Alessandro Mele e dal fotografo Marco Seddone. La mostra che è «un atto d’amore a Santu Predu» è un percorso fatto di immagini impreziosite da altrettanti testi poetici in lingua sarda nuorese – Camineras, Santu Predu per citarne alcuni – con i quali Alessandro Mele ha voluto accompagnare gli scatti per animare affetti e ricordi affinché niente del nostro passato vada perduto. Le immagini, dieci in tutto, riprese lungo le camineras della vecchia Nuoro dove si affacciano le suggestive chiesette di Santu Caralu, Santa Ruche, Su Sarbadore e le memorie storiche come la casa di Grazia Deledda, di Francesco Ciusa (poco distante hanno trovato collocazione le sculture di Pinuccio Sciola) e di Giampietro Chironi, sono «un vero e proprio omaggio alla nostra città», l’Atene Sarda che ha il vanto di aver dato i natali a personaggi illustri quali Grazia Deledda, Salvatore Satta, Sebastiano Satta e tanti altri.
Questo viaggio attraverso la memoria identitaria ha avuto il suo primo spazio espositivo proprio nel cuore antico di Nuoro dove pulsano ricordi sopiti e lontane storie scalfitte nelle pietre di «impredaos anticos e palattos galaveros» ( Santu Predu). Un viaggio fra i luoghi e le persone altamente suggestivo ed evocativo da ammantare ogni cosa di malinconico rimpianto e di mistero, dove forme e colori inducono il visitatore a soffermarsi per goderne la bellezza e a riflettere sulle cose. Il tempo avvolto nei silenzi delle austere facciate di granito, sembra essersi proprio fermato, racchiuso fra «melodias anticas e bellas chei sermone» che incantano i cuori di chi attraversa gli stretti vicoli custodi di segreti impressi lungo «sas camineras e sos guruttos», dove sono rimasti incastonati «sos jocos bellos de cando fis pizinnu/ e in sos impredaos sos toccos de sa vida» ( Camineras).
Inaugurata a Nuoro il 28 ottobre in piazza del Rosario al caffè “Chez Cristine”, ha proseguito il suo viaggio nella casa dei Contrafforti di via Chironi, dal 10 al 30 dicembre farà ancora tappa a Nuoro al Tettamanzi, caffè storico d’Italia. L’esposizione è stata accolta con grande partecipazione emotiva anche oltre Tirreno, al Lago Maggiore dove, apprezzata da tutta la comunità sarda, è stata fonte di orgoglio e commozione per tutti i nostri conterranei che per diversi motivi hanno dovuto lasciare la Sardegna e che si portano dentro intatto il ricordo di quell’immenso patrimonio affettivo e la nostalgia dei trascorsi custoditi nell’anima.
I due giovani artisti nuoresi, Alessandro Mele e Marco Seddone che con questo originale progetto non hanno affatto esaurito la loro avventura, promettono che il loro «viaggio intimo ed esperienziale » proseguirà verso altre camineras della nostra città riservando a noi tutti, nel prossimo futuro, altre mirabili sorprese e che tutte le tappe «in sos ammemtos» alla fine faranno parte di una interessante raccolta di memorie identitarie.
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