di MARIO BORGHI
E insomma, prendo il traghetto da Porto Torres per Genova. Chi non abita in Sardegna non capisce cosa voglia dire organizzare un viaggio verso il Continente. E non dico per vacanza. Comunque, prima di salire a bordo, mentre faccio la trafila dei controlli, un gentile dipendente mi rifila una specie di santino, che vi allego qui sotto, se ci cliccate sopra potete scaricarlo, su cui campeggia la scritta “NON VI TRADIRÒ MAI – Vincenzo Onorato”.
Incuriosito, lo apro e per un pelo non mi viene un travaso di bile. In poche parole, si tratta dell’invito del bengentile signor Vincenzo Onorato – patron di alcune potenti compagnie marittime che gestiscono i viaggi dalla Sardegna al Continente – a firmare una petizione che verte sui seguenti punti:
1. Le navi che battono bandiera italiana, in regolare servizio tra Paesi comunitari, devono imbarcare personale italiano o comunitario per accedere alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato.
2. I contratti del personale extracomunitario imbarcato su navi italiane in servizio internazionale (ovvero non operanti regolarmente tra Paesi dell’Unione Europea) devono essere uniformati a quelli dei marittimi italiani/comunitari.
3. Gli standard di formazione e sicurezza devono essere garantiti e verificati per tutti i lavoratori marittimi.
E perché questo invito? Perché, a quanto dice il signor Onorato: “Alcune compagnie di navigazione giocano sulla pelle del proprio personale imbarcato per trarre vantaggi competitivi e lucrare sulle spalle dei cittadini e dello Stato che offre già importanti agevolazioni al comparto dei marittimi.
Ecco, sono rimasto basito. Basta fare un rapido preventivo sul sito della compagnia marittima del signor Onorato e, anche con le tariffe agevolate per residenti, si arriva in un attimo a 600 e passa euro per un viaggio di andata e ritorno, SEICENTO, senza contare che a bordo i prezzi del bar e del ristorante sono decisamente alti, quindi se per caso i passeggeri volessero anche mangiare durante la traversata che dura almeno 12 ore, è consigliabile che se ne portino da casa per non cadere del tutto in povertà. Lo stesso tragitto, con altri vettori, costa un po’ di meno e a cosa addebita il Signor Onorato questa differenza di prezzo? Allo sfruttamento dei lavoratori e al non rispetto degli standard di sicurezza, quindi chiede a noi di firmare questa utilissima petizione. Chissà se la magistratura indagherà sul non rispetto denunciato dal Signor Onorato (il quale, per inciso, si becca una marea di soldi statali, ma tanti, tantissimi, e nonostante ciò propone, anzi impone, biglietti a prezzi esorbitanti a gente che deve uscire dalla Sardegna anche per motivi seri, però secondo lui “SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA”).
Il tornaconto di queste compagnie uccide la sana competizione e lascia per strada molte famiglie italiane, circa 50 mila, riducendole ad una soglia di semi-povertà.
Invece i passeggeri posso pagare tranquillamente, mica si impoveriscono se per caso devono varcare il mare, come no, tanto c’è la sana competizione invocata dal signor Onorato.
Il lavoro è un bene inalienabile secondo l’articolo 1 della nostra Costituzione (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”) ed è necessario proteggerlo. Ah sì? Ma dai?
A cosa serva questa petizione (presente anche sul web, qui) non l’ho capito, uno maligno penserebbe a una sorta di “fango” sulle compagnie concorrenti, però meno male che io non sono maligno e che il signor Onorato non ci tradirà mai, né ci prenderà per il culo.
Né lui, né i signori politici.
Ma che dire, l’Onorato sono io per tanta gentilezza, corro subito a firmare eh, così poi staremo meglio tutti.
Al pubblico ludibrio 😡😡restituisci il malloppo dis-onorato 😣