di BRUNO CULEDDU
Ploaghe sarà la nuova tappa di “Visioni Sarde”. Il progetto, voluto dalla Regione Sardegna per diffondere e valorizzare attraverso il grande schermo il nostro patrimonio culturale, ritorna così nell’isola a pochi giorni dagli appuntamenti in Germania (11 e 13 dicembre: Igolstadt e Monaco) e nel Continente (15 dicembre: Biella).
I cortometraggi della rassegna itinerante saranno presentati all’interno della manifestazione “Natale in Ploaghe” che anche quest’anno anima il paese logudorese con un fitto e variegato programma di iniziative.
L’appuntamento con il cinema sardo di qualità “L’isola in pellicola: Visioni Sarde” è fissato per il 27 dicembre alle ore 20.30 presso il Centro Sociale di via Pietro Salis.
Organizza il Comune, la Pro Loco e la Consulta Giovanile di Ploaghe in collaborazione con la Fasi, la Cineteca di Bologna e Poetry Slam Sardegna.
Coordina Giovanni Salis, delegato alla Cultura, Spettacolo e Turismo del Comune di Ploaghe e Vicepresidente L.I.P.S., Lega Italiana Poetry Slam.
“Visioni Sarde” propone sette cortometraggi: “Deu ti amu!” di Jacopo Cullin, dove colori, sapori, odori e suoni d’antan fanno da cornice a un corteggiamento senza tempo; “Disco Volante” di Matteo Incollu; “Engine of time” di Ilenia Locci e Fabio Loi, racconto di due fabbriche gemelle del pianeta terra dove convivono umani e robot che operano con impegno, sincronismo e armonia per un traguardo comune; “Futuro Prossimo” di Salvatore Mereu; “Isole” di Paolo Zucca, dove un padre e un figlio, immigrati, si confrontano sui problemi della vita quotidiana; “Je ne veux pas mourir” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi, la tragedia dei nostri tempi vista da chi dovrà imparare a vivere il domani; “Tu ridi” di Chiara Sulis, la storia di una ragazza, Veronica, che vive e si sta per laureare a Cagliari. Cerca un lavoro per potersi mantenere, ma il suo sogno è fare la guida museale. La realtà è assai più dura e la protagonista si imbatterà in una serie di situazioni paradossali.
La rassegna “Visioni Sarde” è resa itinerante grazie a “Corti in Circolo nei circoli”, progetto che ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art.19, è stato ammesso a fruire dei contributi della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro. L’esecuzione è stata affidata al circolo “Grazia Deledda” di La Spezia, presieduto da Pietro Pala.
La serata cinematografica di Ploaghe sarà
arricchita da due eventi speciali: la proiezione di “Flamingos (Eccomi)” del nuorese Sergio Falchi e “La
favola del dente avvelenato“
del sassarese Cristiano Mattei.
Questi due lavori extra meritano una più dettagliata presentazione.
“Flamingos (Eccomi)”.
Opera prima di Sergio Falchi, nasce dall’idea di
voler raccontare le migrazioni umane come fenomeni naturali e imprescindibili.
Quando la realtà bussa alla porta di un vecchio pescatore sotto forma di una
giovane migrante, le sue convinzioni e la sua indifferenza vengono messe in
discussione. A prevalere sono semplicemente i gesti semplici e universali di
aiuto e accoglienza, senza necessità di tante parole. Sarà la natura, infine, a
ispirare una nuova intima consapevolezza.
Il film, girato nei pressi della laguna di Santa Gilla, è scritto, diretto e
prodotto in microbudget da Sergio Falchi. Cast: Antonio Tocco (Pescatore),
Uwizeymana Costa (Migrante) e Davide Falchi. Hanno collaborato: Alessandro Murgia (DOP and Camera), Valentina Corona (Edited), August Wilhelmsson (Music), Giulio Giambalvo (Sound), Andrea Piraz (Sound Design), Maria Luisa Sannia (1ST Assistant
Director), Pierpaolo Piras
(Assistant Director), Michele Prunetto
e Raffaele Lecca (Art Department), Sabrina Carcanella (Costume Designer), Gabriele Ghiani (Trailer), Maurizio Costa (Production Assistant) e
Samuele Deiana (Design Locandina).
Sergio Falchi
Nato nel 1983 e cresciuto a Nuoro fino all’età di 20 anni, dopo aver conseguito la maturità classica si è laureato con lode in materie scientifiche, ma è da sempre interessato alla scrittura e alla regia. Scrive racconti ma soprattutto sceneggiature, sia di corti che di lungometraggi in lingua italiana e inglese con l’obiettivo principale della regia. Nel 2016 ha seguito un corso di scrittura creativa MOOC offerto dall’University of Iowa (USA), sede del prestigioso programma residenziale “Iowa writers workshop”. Vive a Capoterra.
“La favola del dente avvelenato”.
Una famiglia del sottoproletariato conduce una vita fatta di umiliazioni e di stenti. La loro però è una povertà antiromantica, incline alla meschinità e alla grettezza. ll narratore della vicenda Piorreo, primogenito dall’animo sensibile e fragile, decide di togliersi la vita non riuscendo a sopportare le continue angherie dei suoi compagni di scuola. Ma sarà proprio sulla scena del tentato suicidio che, grazie all’intervento provvidenziale di una Fata, riuscirà a ribaltare il proprio destino.
Soggetto, sceneggiatura, sound design, voce narrante e montaggio: Cristiano Mattei. Fotografia: Gaia Lampis, Marina Murgia. Operatori di ripresa: Andrea Bacciu, Martina Celani. Scenografia: Michela Iaquinto, Giulia Derio. Costumi: Andrea Gennati. Segretaria di edizione: Letizia Dessì. Cast: Roberto Demontis, Paolo Zara, Francesca Panu, Alessandro Doro, Gianpiero Salis, Andrea Doro, Cristian Sechi, Letizia Dessì, Francesca Ruzzu, Alberto Usai, Francesca Pinna, Stefano Carta, Andrea Pes, Luca Fais e Alessio Putzu.
Cristiano Mattei
Nasce a Sassari il 10 luglio del 1986. Da circa 10 anni porta avanti un progetto poetico/musicale integrando questa primaria attività con lavori grafici e video. Da circa due anni studia all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, nel corso di Nuove Tecnologie, realizzando cinque corti con diversi approcci stilistici e tecnici, dalla stop-motion alla video arte, dalla fiction al mokumentary.