SASSARI PERDE ANCHE AD AVELLINO: LA DINAMO ORA SI TROVA INVISCHIATA NELLE SABBIE MOBILI DELLA RETROCESSIONE. LO SCUDETTO 2015 E’ LONTANO

ph: Cooley

La Dinamo Banco di Sardegna non trova la vittoria sul campo irpino della Scandone Avellino e cede agli uomini di coach Vucinic al termine di una sfida sempre in controllo dei padroni di casa. Il Banco di Sardegna tiene testa agli avversari nel primo tempo, la Scandone trova il break per chiudere avanti al 20’ condotta dalle prestazione balistiche dei suo. Ai biancoblu non bastano un ottimo Jaime Smith (15 pt, 5 as) e Jack Cooley (15 pt, 20 rb) e al 20’ il tabellone dice 47-40. Nel secondo tempo gli irpini scrivono il vantaggio in doppia cifra ma la Dinamo è brava a riportarsi fino a -5 trascinata da Bamforth (15 pt) e Thomas (10 pt). Nell’ultima frazione i sassaresi però sciupano le occasioni di riportarsi in parità e al PaladelMauro finisce 86-78.

Coach Esposito manda in campo Smith, Bamforth, Devecchi, Thomas e Cooley, Avellino risponde con Young, Green, Nichols, Filloy e Sykes. Nichols apre le danze dalla lunga distanza, il Banco firma un break di 7-0 con Smith, Thomas e Cooley. I padroni di casa si sbloccano con Sykes dall’arco: il capitano sassarese – alla partita numero 300 in serie A- risponde con la stessa moneta. Avellino si riporta in parità condotta dall’ex Caleb Green e Sykes, la Dinamo non ci sta e resta a contatto con Cooley, Polonara e Gentile (24-22). La seconda frazione si apre con la tripla di Filloy, Jaime Smith firma la reazione sassarese e con 7 punti ristabilisce la parità. Botta e risposta dai 6,75 tra Nichols e Bamforth, che si iscrive a referto. Avellino trova il break con Green e Sykes, Sassari resta lì con Cooley e Polonara. Filloy infila un parziale di 4-0 che manda le squadre negli spogliatoi sul 47-40. Al rientro dalla pausa lunga i padroni di casa scrivono il vantaggio in doppia cifra trascinati dalle prestazioni balistiche di Sykes e Nichols. A suonare la carica ai giganti è la coppia Bamforth-Thomas.  Anche Diop si unisce alla causa ma Avellino scappa via: la tripla di Nichols scrive il +11 irpino ma Gentile accorcia in chiusura di quarto e riporta i suoi in svantaggio sotto la doppia cifra (67-58). Il Banco riduce lo svantaggio con Pierre e Diop, la Scandone ritrova il +11 con l’ex D’Ercole dall’arco. 5-0 biancoblu e i sassaresi restano in partita, Green dall’arco ricaccia indietro l’offensiva sarda. Cooley e Smith siglano il -5, l’infrazione e il tecnico sanzionati all’ex Cantù lo costringono in panchina. Gentile dalla lunetta riporta i suoi a un possesso di distanza. Il Banco spreca le due occasioni di riportarsi in parità, Nichols infila la bomba che allunga per la Scandone. Cooley fa 1/ 2 dalla lunetta e si porta a quota 20 rimbalzi catturati: Young scrive il +7 biancoverde. Bamforth riporta i suoi a due possessi di distanza ma Young non trema a cronometro fermo: una sanguinosa palla persa spegne le speranze del Banco. Al PaladelMauro finisce 86-78.

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