di CARMEN SALIS
La Terra in questo romanzo è una sorvegliata speciale, c’è qualcuno che la protegge e in alcune circostanze è intervenuto in silenzio a risolvere situazioni pericolose per se stessa e gli uomini. Chi è? Si potrebbe meglio dire chi sono. Sono gli alieni, una specie evoluta che controlla l’operato dell’uomo per evitare l’autodistruzione dell’intero pianeta. Presentato a Cagliari il primo romanzo di Maria Cristina Malagoli, insegnante di Scienze Motorie, appassionata di libri, ma soprattutto innamorata dell’ambiente.
Un romanzo che vuole davvero essere una luce nel buio? Il romanzo vuole essere un grido di rabbia e di aiuto per un pianeta che sta collassando sotto i colpi dell’inquinamento ambientale, con i responsabili. che hanno i poteri per arginare il problema, che sembrano indifferenti alle sue sorti. La luce nel buio vuole essere anche un grido di speranza, si vuole credere che ci sia un barlume di coscienza e di volontà che deve essere esplicitato con interventi concreti e immediati. Facciamo tutti parte di un ecosistema, dove la nostra salute dipende dal rispetto che noi abbiamo verso la natura che ci ospita.
Gli alieni non saranno soli in questo difficile compito. Con la fantasia ho immaginato che ci siano degli esseri superiori a noi, dovuto anche al fatto che ci sono stati numerosi avvistamenti di navicelle spaziali, che sono i nostri angeli custodi i quali dispongono di una tecnologia decisamente più avanzata. Essi hanno un’anima più pura della nostra e, grazie al loro modo di vivere decisamente più altruista e meno corrotto, sono riusciti a progredire molto più rapidamente di noi. Gli alieni sulla Terra hanno il compito di controllare l’operato dell’uomo e si serviranno di quattro adolescenti liceali che li aiuteranno a divulgare il rispetto dell’ambiente trovando insieme nuove strategie per arginare il problema dell’inquinamento.
Gli alieni hanno scelto una base operativa in mezzo al Mar Mediterraneo, su un’isola baciata dal mare e dal sole, che si dice la sua sagoma sia l’impronta del piede lasciata da Dio. La trama si svolge in uno dei luoghi più affascinanti della Sardegna dove, quando entri in contatto con la sua vegetazione, il suo mare e i suoi colori, ti senti subito in sintonia con la sua anima e inebriato dalla sua bellezza: la Spiaggia di Porto Giunco in Sardegna. Una leggenda narra che Dio, a causa della sua collera, provocò un terribile terremoto devastando un continente molto esteso dove regnava la pace. Per placare la sua ira volle salvare un lembo di terra ponendo sopra il suo piede riuscendo a trattenerla prima che il mare la sommergesse del tutto. La terra salvata prese il nome di Ichnusa (dal greco “ichnos” che significa “orma di piede”) regalandole dei panorami e una vegetazione eccezionali. Gli alieni, probabilmente affascinati dalla natura incontaminata, decisero di stabilizzarsi su quest’isola e di coordinare il loro lavoro con tutto il pianeta creandovi una base operativa.
I giovani, sono veramente il futuro per questo ambiente calpestato e maltrattato? I giovani, cui è diretto il messaggio di speranza, sono il futuro del benessere di questo pianeta, sono la voce incorrotta che può salvare il mondo dalla cupidigia dell’uomo che per i propri interessi ha arginato un problema di fondamentale importanza per il benessere dell’umanità.
Parte dei proventi delle vendite saranno destinati all’Associazione Legambiente. Legambiente ha avuto un ruolo importante nel romanzo, dove ha portato la sua esperienza nel campo degli interventi in favore del territorio, intervenendo con delle interviste gentilmente rilasciate dalla Presidente Regionale della Sardegna Annalisa Colombu e dalla ex Presidente Nazionale Rossella Muroni ora deputata del Gruppo Leu. Parte dei proventi andranno a Legambiente Sardegna, in favore di tutte le iniziative necessarie per la protezione e la salvaguardia dell’ambiente.
Un romanzo per i ragazzi, ma il messaggio che è racchiuso in queste pagine è per tutti. Il messaggio è rivolto a tutti, bambini, ragazzi e adulti perché ognuno ha un ruolo fondamentale per il benessere di questo pianeta. I bambini devono imparare, attraverso l’esempio degli adulti, ad avere rispetto degli ambienti e del territorio su cui agiscono. I ragazzi sono il cuore pulsante e la loro voce e il loro futuro speso in campo ambientalista sono e saranno il motore di tutte le iniziative in favore dell’ambiente. Gli adulti devono affiancare i giovani nella loro crescita di sensibilizzazione al problema e, soprattutto quelli che hanno gli strumenti per poter agire subito con la creazione di leggi e con l’ immissione nel mercato di impianti ecologici che riescano a diminuire in tempi brevi l’inquinamento dal nostro pianeta, devono intervenire prontamente prima che la Terra tracolli.
Non dobbiamo mai perdere la speranza di vivere in un mondo migliore.