Il grande cuore del Cagliari è più forte di tutto. Sotto di due reti sino a cinque minuti dalla fine, i rossoblù hanno trovato la forza prima di accorciare le distanze con Ionita e, in doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Srna e Ceppitelli, di pareggiare al 5’ di recupero con Marco Sau. Una partita incredibile, rimessa in piedi in extra time, come quella del 2010 (gol di Lopez e Conti) e del 2016 (Borriello e ancora Sau). Ed è un risultato meritato: se la Roma nel primo tempo ha imposto la propria caratura tecnica, approfittando anche del vento a favore e andando in doppio vantaggio, nella ripresa è uscito fuori il Cagliari, che si è rovesciato in avanti sospinto dalla voglia di recuperarla. Ci hanno creduto, i rossoblù, hanno buttato palloni su palloni in area e lottato come leoni; si sono gettati su tute le mezze palle, le hanno fatte loro, con la rabbia addosso di chi non voleva cedere, di chi non voleva arrendersi, contro ogni evidenza. L’ambiente della Sardegna Arena ha dato la spinta, spingendo i suoi ragazzi oltre l’ostacolo. Alla fine il Cagliari è stato premiato e ha portato a casa un punto che per come si era messa equivale ad una vittoria.
Rolando Maran parte con l’handicap: Pavolettiin riscaldamento accusa un risentimento al flessore e deve dare forfait. Al suo posto Cerri. Per la sostituzione di Barella, c’è Faragò.
Subito Roma al tiro, dopo tre minuti, con un sinistro di prima intenzione di Zaniolo, fuori non di molto. La risposta rossoblù è affidata a Joao Pedro, destro da fuori area, debole, nessun problema per Olsen.
Al 10’ ci prova Florenzi da fuori area, nettamente sul fondo.
Il forte vento disturba notevolmente il compito dei giocatori, nel primo tempo soffia a favore degli ospiti.
Al 14’ Roma in vantaggio: cross basso diFlorenzi, Kluivert tocca intelligentemente all’indietro per Cristante che di sinistro fa partire un rasoterra maligno, nulla da fare per Cragno.
Al 16’ giallorossi vicini al raddoppio, con un tiro al volo di Under servito da Kluivert, palla a fil di palo.
Il Cagliari tenta di sorprendere la difesa romanista con palloni lanciati in profondità a superare lo schieramento difensivo. Al 18’ è Joao Pedro a cercare Farias, leggermente troppo lungo, c’è Olsen.
Passa un minuto, Kluivert vince un contrasto con Ceppitelli al limite, destro secco, Cragno è sicuro.
Al 21’ ancora Cristante fa partire un bolide da lontano che sibila accanto al palo sinistro di Cragno.
Al 22’ cross di Padoin dalla sinistra, Ionita controlla in area, spalle alla porta, tenta una rovesciata, imprecisa.
Al 26’ su traversone dalla sinistra di Kolarov, Zaniolo ha sul piede mancino un buon pallone, tiro strozzato, facile per Cragno.
Roma ancora pericolosa al 28’: Kolarov raccoglie una respinta della difesa e da partire un gran sinistro, Schick da due passi manca la deviazione vincente.
L’ultimo quarto d’ora del tempo è del Cagliari, che prova ad alternare i lanci con una gestione del pallone più oculata,fatta di scambi e passaggi rasoterra. Al 36’ tiro da fuori area di Faragò, deviato in angolo. Lo stesso Faragò un minuto dopo fa partire un cross dalla destra che diventa un tiro, il pallone diventa insidioso e scavalca la traversa.
Al 39’ punizione dalla trequarti di Srna, Ceppitelli sorpreso non riesce a controllare o a deviare verso la porta.
Proprio nel momento migliore il Cagliari incassa il secondo gol ed è pura sfortuna: punizione da lontano di Kolarov che incoccia sulla spalla sinistra di Cerri, il pallone cambia completamente traiettoria e si infila dalla parte opposta dove è piazzato Cragno, proprio sotto l’incrocio.
I rossoblù riprovano subito a rifarsi: angolo di Joao Pedro, testa di Cerri in anticipo su Fazio, palla che sfiora il palo.
L’azione successiva vede Schick mancare i ltocco vincente all’altezza dell’area piccola su traversone basso del solito Kolarov.
Al 44’ i rossoblù sfiorano il gol: scambio veloce Farias-Joao Pedro, Diego arriva davanti ad Olsen, bravissimo a chiudergli lo specchio.
Si riprende senza cambi. Al 49’ Under va via sulla destra, cross basso, Klavan e Padoin rimediano. Poi Bradaric ha spazio fuori area, assist per Farias, troppo corto, Manolas è in anticipo.
Al 52’ affondo di Kolarov, cross teso in area, Padoin di testa ribatte, raccoglie Zaniolo che tira prontamente,bravissimo Cragno ad alzare in angolo con il braccio destro.
Al 54’ Joao Pedro cerca la porta con un tiro molto forte ma impreciso.
Al 59’ sugli sviluppi di un corner, Nzonzi tenta il tiro di punta, chiuso, poi il tentativo di Schick non sortisce effetto.
Al 62’ nuova grande parata di Cragno che dice di no a Zaniolo entrato in area dalla destra: puntata velenosa del giovane trequartista, stupenda risposta del portiere rossoblù.
Al 65’ primo cambio nel Cagliari: Pajac per Padoin.
Episodio controverso al 68’: su tocco di Cerri, Kolarov intercetta il pallone in area col braccio. L’arbitro Mazzoleni lascia correre, decisione confermata dopo aver rivisto l’azione al VAR.
Al 72’ bellissima serie di triangolazione dei rossoblù, l’ultimo tocco di Joao Pedro è per Cerri che non riesce a controllare in piena area.
Al 77’ doppio cambio, uno per parte: Sau per Farias, Luca Pellegrini per Kluivert.
Al 79’ su un lungo rilancio, Sau non riesce ad addomesticare il pallone e l’azione si perde.
Maran si gioca il terzo cambio all’80’: Cigarini per Bradaric. Il tecnico rossoblù poco dopo viene allontanato dal campo per proteste.
Il meglio deve ancora venire. Il Cagliari ci crede sino alla fine, la Roma cala anche dal punto di vista fisico. All’84’ ilgol della speranza: angolo di Srna, spizza Joao Pedro, sul secondo palo Ionita di testa la mette dentro, facendo esplodere la Sardegna Arena.
Di Francesco inserisce Juan Jesus per Zaniolo all’88’.
L’arbitro assegna 5’ di recupero. E succede di tutto. Al 91’ su lancio di Cigarini taglia l’area di rigore, Faragò si lancia in spaccata, il suo tiro è respinto da Olsen. Fortuitamente il 24 rossoblù colpisce il portiere, l’arbitro decreta una punizione per la Roma.Protestano i rossoblù: ne fanno le spese Ceppitelli e Srna, espulsi.
Sembra davvero finita invece non è finita. Al95’ Ionita indovina un corridoio centrale in profondità sul quale Sau ha campo libero. Corre veloce, l’attaccante rossoblù, come due anni fa contro il Crotone:davanti ad Olsen mantiene la freddezza, mira l’angolino e lo trova con un destro preciso. Adesso sì, il sipario può calare: è 2-2, un punto preziosissimo per il Cagliari che allunga la striscia positiva e tiene inviolata la Sardegna Arena. Domenica arriva il Napoli.