di GIANNI DEMARTIS
Domenica 4 Novembre 2018, presso l’auditorium comunale di Vimodrone, ha avuto luogo la manifestazione organizzata dal Circolo dei Sardi “La Quercia” per la ricorrenza del centenario della fine della grande guerra 1915/1918. Gianluca Medas, regista, scrittore e attore, ha raccontato cosa accadde quel 4 novembre del 1918, spiegando ai presenti in sala, i motivi che spinsero le nazioni a dare inizio a un conflitto tanto assurdo quanto doloroso. Tutto cominciò Il 28 giugno 1914, quando uno studente Serbo spara contro l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria. L’attentato, di matrice anarchica, innesca una serie di reazioni che culminano il 28 luglio del 1914 quando l’Austria presenta la dichiarazione di guerra alla Serbia: è l’inizio di un conflitto che per la prima volta nella storia, assume un carattere mondiale. L’Austria, la Germania e poi la Turchia scendono in campo contro la Serbia, mentre con quest’ultima si schierano la Russia, la Francia, l’Inghilterra e poi il Giappone e gli Stati Uniti. La guerra sul fronte italiano durò 41 mesi. Oltre tre anni di freddo e fame sotto il rombo delle artiglierie nemiche, con in prima linea ragazzi provenienti dalle più diverse aree geografiche d’Italia, uniti tutti da una bandiera: il Tricolore. Le perdite italiane sia in uomini che materiali furono gravissime:costò la vita a 689.000 italiani mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti: cifre che devono far riflettere, numeri da ricordare.La ricostruzione degli avvenimenti sono stati tratti dai racconti raccolti,partendo dalle fasi che precedettero il conflitto e le motivazioni che spinsero anche l’Italia a dichiarare a sua volta guerra. Senza soffermarsi eccessivamente sulle azioni degli eserciti sul campo di battaglia, ha narrato le ultime fasi degli scontri per arrivare poi alle fasi finali che portarono alla firma dell’armistizio di Villa Giusti del 4 novembre.Accompagnato musicalmente da Francesco Medas, bravo a creare una giusta atmosfera adeguata alla narrazione, Gianluca Medas ha messo in risalto le ragioni che portarono al conflitto, in modo sobrio, coerente con l’idea che le guerre sono un assurdo insensato e il cui ricordo deve essere rinnovato nel tempo non per celebrare vittorie o sconfitte, ma per rinnovare l’idea che solo attraverso il dialogo e la memoria si possono scongiurare momenti di lutto e di dolore, come quelli che attraverso quella firma, pose fine al conflitto. Tanti gli applausi e apprezzamenti da parte dei presenti nei confronti di Gianluca Medas, che con passione e professionalità ha raccontato la storia basandosi solo su documenti verisenza mai entrare nel merito o esprimere le proprie o altrui opinioni politiche, e a Francesco Medas che lo ha accompagnato durante la narrazione con le suggestive note della sua chitarra.Apprezzamenti e ringraziamenti da parte del Presidente del circolo Antonio Scanu rivolti anche al Vicesindaco di Vimodrone Osvalda Zanaboni, l’assessore luigi Verderio, il consigliere comunale Andrea Citterio presenti in sala e per la disponibilità che l’amministrazione comunale riserva al circolo, mettendo a disposizione i locali comunali ogni qualvolta ne faccia richiesta. Ringraziamento ai componenti il direttivo del Circolo per l’impegno costante nel preparare al meglio le manifestazioni. Doverosi ringraziamenti ai rappresentanti dell’A.N.P.I., del CAI, ai Soci e gli amici del Circoloche, conla loro presenza danno energia e incoraggiano per continuare a portare avanti l’attività dell’associazione.