L’INCIDENZA DELLE CATTIVE ABITUDINI: ALIMENTAZIONE E TUMORI, INTERVISTA AL DOTTOR EFISIO DEFRAIA DELL’OSPEDALE BUSINCO DI CAGLIARI

ph: Efisio Defraia

di DESIRE’ SARA SERVENTI

Uno stile di vita non salutare, va sicuramente a incidere sulla comparsa di alcune malattie, tra cui sicuramente i tumori. Quando poi lo stile di vita è inadeguato e si scelgono alimenti non salutari è fondamentale non abusare nelle porzioni. Sempre più spesso infatti si tende a esagerare sulle quantità di alimenti ingeriti, che superano di gran lunga il reale fabbisogno di una persona. E lo sa bene lo stimato dottor Efisio Defraia, noto specialista in Oncologia e Responsabile dell’UOC di Oncologia Medica dell’ospedale Businco di Cagliari. I microfoni di Sledet.com hanno raggiunto il dottor Defraia che con la sua qualificata esperienza sul campo, non solo ha spiegato in maniera semplice e chiara quelli che sono i rischi correlati a una scorretta alimentazione.

Le abitudini alimentari sono importanti nell’ambito dello sviluppo delle neoplasie? La maggior parte di quelle coinvolte in un discorso di questo genere sono soprattutto le neoplasie del tratto gastroenterico a cominciare dall’esofago, anzi, a cominciare dalla cavità orale, che è un distretto corporeo che spesso va incontro al contatto con agenti oncogeni, come il fumo, per passare poi all’esofago, nello stomaco e nell’intestino. Per quanto riguarda l’esofago, riconosce lo stesso fattore di rischio alimentare che riconosce la cavità orale, e particolarmente l’utilizzo di cibi fortemente piccanti e soprattutto ad alta temperatura.

Sta forse asserendo che l’alta temperatura incide sul rischio di sviluppare una neoplasia esofagea e gastrica? Sì, infatti le popolazioni asiatiche e in particolare i giapponesi, hanno l’abitudine di consumare la bevanda nazionale che è il sake, però a temperature esagerate e quindi, quotidianamente sottopongono l’organo a un insulto termico, per cui col passare del tempo si ha l’insorgenza dei tumori del tratto esofago gastrico.

Quali sono i fattori di rischio per quanto riguarda le neoplasie che colpiscono l’intestino? Per quanto riguarda l’intestino i fattori di rischio sono quelli noti, ovvero quelli alimentari.

Potrebbe essere più preciso? Un’esagerazione nell’introito di grassi animali, di acidi grassi saturi, ma soprattutto quando il tutto è abbinato a uno stile di vita non proprio salutare, può rappresentare un fattore di rischio. L’accostamento invece, tra queste abitudini e il consumo delle bevande alcoliche, il fumo e la sedentarietà, incide molto sui tumori del colon retto.

La familiarità incide su questo tipo di tumore? La familiarità gioca un ruolo importante nell’incidenza di questo tipo di tumore, infatti le linee guida di prevenzione prevedono che per chi ha avuto degli ascendenti già affetti da tumori del tratto gastroenterico, ma soprattutto del tratto colico, di anticipare i tempi dei controlli endoscopici con la colonscopia preventiva.

Cosa può dire riguardo la neoplasia mammaria? La neoplasia mammaria purtroppo è diventata un fenomeno sociale. Una donna su dieci nella sua vita verosimilmente si ammalerà di tumore mammario. Intendo precisare però, che la prevenzione è importante, perché se la neoplasia viene evidenziata negli stadi iniziali, risulterà potenzialmente curabile e quindi potenzialmente guaribile.

Per la sua esperienza vi è qualche attinenza tra neoplasia mammaria è alimentazione? Certo, anche in questo caso un’abitudine alimentare scorretta, quale può essere appunto l’introito di un eccesso di grassi animali saturi aggiunto a un sovrappeso, associato anche a una sedentarietà spiccata, incide notevolmente su questo tipo di tumori.

A suo avviso quali sono i cibi da privilegiare e quali invece da evitare per cercare di prevenire lo sviluppo della malattia? La dieta migliore è sicuramente la dieta mediterranea, perché è sana e nello stesso tempo molto ben equilibrata, quando ovviamente è ben fatta. E’ un regime alimentare ben equilibrato nei principi nutrienti elementari, quali i carboidrati, nell’uso ai grassi, con una prevalenza di grassi insaturi rispetto ai saturi, e con presenza di omega tre, che sono degli acidi grassi prevalentemente presenti nel pesce, e poi via libera a una discreta percentuale di frutta e verdura. Detto questo posso dire a gran voce che sicuramente è la migliore.

Invece la carne rossa? Bisogna evitare l’eccesso, o meglio dire, bisogna criminalizzare la quantità e la frequenza con la quale ci si nutre di questi alimenti. La carne rossa si può mangiare, ma con moderazione. Un grosso errore alimentare che spesso viene fatto è quello di consumare lo stesso pasto proteico sia a pranzo che a cena.

Che cosa intende dire? Intendo dire che, se si fa un pasto proteico è meglio variare quello successivo. Se a pranzo si scelgono delle proteine di tipo animali quali la carne, a cena è preferibile optare per il pesce o per dei prodotti di derivazione casearia.

Da quanto dice si evince che bisogna mangiare un po’ di tutto? Assolutamente sì, ma questo anche nell’ambito delle cosiddette diete dimagranti. Delle volte infatti ci si sottopone a delle diete assolutamente squilibrate, che tra l’altro lasciano anche il tempo che trovano ai fini del risultato, perché sono chili che di solito si perdono molto velocemente, ma sottopongono alcuni organi, quali l’emuntorio renale, ad uno stress depurativo e nello stesso tempo a un’abbondante disidratazione, cui fa seguito poi un ripristino dell’eccesso calorico e del peso corporeo a breve termine. Una dieta così squilibrata non fa star bene ma fa star male, quindi è importante effettuare un corretto discorso di educazione alimentare più che di diete drastiche che fanno perdere troppi chili, in troppo poco tempo.

La frutta si può mangiare in grande quantità o ci sono delle limitazioni? La frutta di stagione va bene tutta, ma anche lì senza esagerare.

Per quale motivo? Perché molta frutta è ipercalorica e iperglicidica, quindi sono quelle che portano su le calorie, magari bilanciate, da un certo tipo di dieta.

Il vino rosso a pasto deve essere bandito dalla tavola? Un bicchiere di vino rosso a pasto fa solamente bene. Non consiglio i superalcolici per una serie di motivi, in primis l’abuso, e poi perché è un facilitatore dell’insorgenza di alcune neoplasie, soprattutto quando unito ad altri fattori di rischio, quali il fumo. In più non bisogna sottovalutare che vi è un sovraccarico calorico, perché il superalcolico fa sballare qualsiasi calcolo calorico dietetico.

Si possono sostituire le proprietà di alcuni alimenti con integratori e vitamine? Premetto che non ho niente di negativo da dire sugli integratori, ma voglio precisare che non è una pratica corretta.

Per quale motivo? Perché lo dice la parola stessa devono integrare una carenza, ovvero se c’è carenza da un lato è giusto fare un adeguato consumo e sottolineo adeguato consumo d’integratori. Negli integratori spesso ci sono anche una serie di sostanze che se non assunte in maniera corretta sono assolutamente dannose.

A quali sostanze si sta riferendo? Mi riferisco ad alcuni tipi di vitamine, soprattutto le liposolubili che si accumulano negli organi oppure anche a determinate sostanze minerali che, quando prese in maniera sconsiderata possono essere dannose per le funzionalità degli organi, quali il cuore e il rene. Quindi l’assunzione degli integratori deve andare a coprire una carenza che uno ha per svariati motivi, tra cui anche quelle che possono riguardare la patologia che è in atto in quel momento e che rendono carente la dieta normale.

Che consiglio può dare alle persone che leggeranno la sua intervista? Sicuramente il consiglio è quello di aderire agli screening in campo preventivo: dieta equilibrata nei componenti nutritivi, in particolare preferenza per la dieta mediterranea e stile di vita sano con attività fisica costante e adeguata all’età.

https://sledet.com/

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *