di TONINO MULAS
Il CD su Maria Carta, Mercedes Sosa, Violeta Parra, è uscito il 9 luglio come supplemento dell’Unione Sarda, ed è stato presentato in anteprima con un concerto del gruppo Taifa e della cantante Eliana Sanna alla Festa dei sardi di Cornaredo (MI) il 6 luglio, a cura della FASI e del Circolo “Amedeo Nazzari” di Bareggio. Successivamente con una mini tournee in Argentina. Il 3 agosto a Buenos Aires e il 5 agosto a Tucuman, organizzati dai circoli di quelle città e dalla Federazione dei circoli dell’Argentina, diretta dall’architetto Marga Tavera, figlia del mitico emigrato Cosimo Tavera, di Ittiri, imprenditore a Buenos Aires e per molti anni capo storico dei sardi in Argentina. L’altro concerto in programma si terrà, grazie alla Fondazione Maria Carta, il 1° settembre a Siligo, in occasione del Premio. “Todo cambia”, è una canzone famosa cantata da Mercedes Sosa, che dà il titolo al CD: il senso della canzone è che tutto cambia, ma non cambia l’amore profondo per la propria terra, per il proprio paese.
Questo CD mette insieme due continenti: Sardegna, Spagna e America Latina. Sono testi e musiche di tre grandi cantanti popolari: Maria Carta, sarda, Mercedes Sosa, argentina, Violeta Parra, cilena. Oltre ai contenuti hanno in comune la lingua sarda e la lingua spagnola, che è stata per secoli anche lingua della Sardegna. Il progetto della FASI si chiama, non a caso, “Canto sociale di donne tra due mondi”. Le tre cantanti sono profondamente radicate nella tradizione musicale e culturale dei propri paesi. Le loro canzoni toccano temi dell’amore, della società, del lavoro, della famiglia.
Maria Carta è la più grande cantante popolare sarda, conosciuta da decine di migliaia di persone, Sosa e Parra sono le due più grandi cantanti popolari, non solo del Cile e dell’Argentina, con decine di milioni di ammiratori in tutto il Sud America e nel mondo. Basta pensare all’influenza della Parra, che canta testi scritti da Pablo Neruda, e ha influenzato più generazioni di cantanti e musicisti, a partire dagli Inti Illimani.
Il progetto è nato un anno fa. L’occasione è stata l’incontro tra Eliana Sanna, cantante sardo-argentina e i Taifa, un gruppo con la vocazione e la conoscenza della musica latino-americana, diretto da Stefano Cirino Oggianu, che ha già fatto tempo fa un CD ispirato agli Inti Illimani. Gli artisti sono in prevalenza sardi e stanno a Nuoro, a Milano e a Torino.
C’è in una delle canzoni di questo CD la collaborazione di un membro storico degli Inti Illimani: Max Berrù. Purtroppo è stato l’ultimo suo intervento artistico perché è morto poche settimane più tardi. Ha accolto la richiesta di Stefano Cirino, con un gesto di grande generosità. La sua voce è nella canzone “Volver a los 17”, un’altra preziosità di questo CD.
È un progetto che ha preso forma e si è arricchito camin facendo. È nato con l’idea di uno spettacolo che metteva insieme due esperienze artistiche diverse, quella di Eliana Sanna e quella dei Taifa ma ha acquistato un senso più ampio. È dei circoli sardi, non solo quelli in Italia ma anche quelli argentini e quelli spagnoli. È un progetto culturale dunque di collaborazione e di solidarietà fra emigrati. Abbiamo il patrocinio del Consolato argentino a Milano e del Consolato italiano a Buenos Aires. È un progetto che oltre al patrocinio e ai finanziamenti della Regione Sardegna vede dei partner eccellenti come l’Unione Sarda e la Fondazione Maria Carta.
Eliana Sanna, la cantante sardo argentina che vive e lavora a Milano, fa parte della FASI, del circolo CSCS di Milano. Io e Filippo Soggiu, anche lui ex-presidente, siamo andati ad un congresso della Federazione degli emigrati sardi in Argentina. La sera abbiamo assistito ad uno spettacolo emozionante: una giovane sarda, figlia di un emigrato di Ozieri e madre di origine libanese, cantava in lingua sarda Maria Carta e in lingua spagnola Mercedes Sosa. Ricordo “Gracias a la vida” e la canzone famosa dedicata ad Evita Peron.
Abbiamo conosciuto Eliana che espresse il desiderio di venire a Milano a studiare lirica. Grazie anche alla FASI e ad un contributo di studio dell’Assessorato del Lavoro.
Lo spettacolo sarà poi a disposizione degli altri circoli italiani e esteri, che potranno inserirli nella loro programmazione.
Bravissimi!
Vi meritate molto onore