A SILIGO IL 1° SETTEMBRE, LA CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI PER IL PREMIO “MARIA CARTA 2018”: PER L’EMIGRAZIONE, LA FEDERAZIONE DEI CIRCOLI SARDI DELLA SVIZZERA

immagine dell’ultimo Congresso dei circoli sardi in Svizzera

Si terrà a Siligo la sedicesima edizione del Premio Maria Carta, in programma sabato 1° settembre con inizio fissato alle 19. Sarà come di consueto la piazza intitolata alla cantante scomparsa nel 1994 a ospitare una serata che si preannuncia ricca e articolata. Per questa edizione, il comitato scientifico della fondazione, presieduto da Giacomo Serreli, ha deciso di assegnare il premio a:

Anna Cinzia Villani. Dopo le prime collaborazioni negli anni novanta con gruppi storici della riproposta della tradizione Salentina, è diventata un punto di riferimento imprescindibile per la sua salvaguardia e divulgazione. Ne fanno testo i suoi studi e le ricerche sul campo, l’intensa attività concertistica e quella didattica attorno ai suoni e le danze della sua terra d’origine; l’interesse più ampio per la tutela e diffusione del patrimonio culturale di quel Salento di cui oggi è diventata una delle voci più rappresentative. Questo Premio celebra il decennale della sua prima produzione discografica, “Ninnamorella”, del 2008.

Kepa Junkera. Formatosi dentro la tradizione musicale più profonda dei Paesi Baschi, autentico maestro del “triki”, l’organetto diatonico di quella regione, ne è diventato in oltre trent’anni di carriera uno dei più appassionati divulgatori e promotori in giro per il mondo. Questa sua consolidata internazionalità lo ha portato ad affacciarsi al mondo, alle collaborazioni con un numero straordinario di musicisti e a confrontarsi con le altre culture non solo di matrice iberica. Un’attenzione che non ha trascurato persino la realtà sarda, come testimonia la sua ultima produzione, “Fok”, omaggio alla cultura catalana con una finestra aperta su Alghero.

Mariano Melis. Di lui abbiamo apprezzato in questi anni la sensibilità del musicista che, senza egoistiche chiusure, punta a coinvolgerne altri nei suoi progetti. Ma ammirazione ha destato la sua appassionata attività didattica tra i giovanissimi alunni della scuola media. Da docente si è trasformato in generoso ispiratore di un laboratorio costante che ha avvicinato gli allievi alla conoscenza del più profondo patrimonio etnomusicale anche nel nome di Maria Carta.

Altri riconoscimenti andranno a:

Neria De Giovanni. Tra le massime studiose della figura di Grazia Deledda. Operatrice e divulgatrice culturale, da sempre impegnata per la tutela e valorizzazione del ruolo della donna nella società contemporanea.

Clara Farina. Infaticabile promotrice della lingua sarda. Le sue battaglie sono sempre state condotte nel segno dell’affermazione della dignità del sardo nella vita sociale e nel quotidiano. Le sue capacità artistiche ne fanno un punto di riferimento costante nel campo della poesia e del teatro.

Una particolare attenzione è da sempre stata data al mondo dell’emigrazione.

La scelta è caduta quest’anno sulla Federazione dei circoli sardi in Svizzera, per la capacità e il ruolo di coordinamento, la comprensione delle problematiche che ruotano attorno al mondo dell’emigrazione, l’approccio e la gestione di fenomeni talvolta complessi nell’esclusivo interesse degli emigrati.

La Fondazione Maria Carta nelle ultime edizioni del Premio ha voluto inserire tra i riconoscimenti anche le eccellenze che operano in Sardegna nel settore dell’accoglienza, della ristorazione, dei servizi ad alto valore aggiunto. Ecco che la scelta per il 2018 è caduta su Vito Senes e sul suo ristorante “Da Vito” a Sennori. La ristorazione come missione, la Sardegna al centro dell’attenzione, la cura nella ricerca di prodotti locali di altissima qualità, la raffinatezza nella presentazione dei piatti e nella scelta degli abbinamenti, fanno del ristorante “Da Vito” un’autentica eccellenza della Sardegna.

La serata a Siligo sarà caratterizzata dalla presenza di vari ospiti musicali: il coro polifonico Turritano, la formazione Clarsech Ensemble, composta da arpe, flauto e corno, Fantafolk (Vanni Masala all’ organetto e Andrea Pisu alle launeddas), Taifa, formazione di musicisti nuoresi residenti a Milano, con la voce della sardo-argentina Eliana Sanna, autori di un progetto dal titolo “Il canto sociale fra due mondi”, un omaggio alle voci di Maria Carta, Mercedes Sosa e Violeta Parra, recentemente concretizzatosi nella stampa del cd dal titolo “Todo cambia”, allegato al quotidiano L’unione Sarda.

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