IN NOME DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: GRAZIELLA SCUDU VIVE DA DUE ANNI IN GUATEMALA

ph: Graziella Scudu

di SIMONE SCUDU

Graziella Scudu, 35enne villagrandese, ripercorre con noi le vicissitudini che l’hanno portata a vivere e lavorare in Guatemala. «Al quarto anno di superiori ho deciso di partecipare al progetto Intercultura e ho trascorso un anno nella Repubblica Dominicana. É stato un periodo molto intenso e significativo per me: mi ha permesso di uscire dal mio spazio di confort e di affrontare il mondo – racconta Graziella –  Questa esperienza ha inoltre segnato il mio futuro professionale e personale. Si può imparare molto vivendo  all’estero, e non mi riferisco solamente al fatto di impadronirsi di una nuova lingua e di conoscere usanze e culture diverse dalle proprie. Mi riferisco allo sviluppo dell’abilità di interpretare la realtà da un punto di vista nuovo, arricchito e che arricchisce. Penso che nessuno abbia la verità assoluta in tasca, e metterci in gioco con queste esperienze ci permette di vedere le cose in un’altra maniera. É stato un anno di scoperte. Sapori, profumi e ritmi nuovi! Sono rimasta incredibilmente colpita dall’allegria della gente, dall’estate perenne, dagli improvvisi acquazzoni e dalle spiagge bianchissime. In me, inoltre, si è creato  un interesse verso le tematiche relative alla lotta contro le disuguaglianze economiche e sociali che poi è germogliato più avanti». 

Dopo la maturità, infatti, Graziella decide di proseguire gli studi all’Università di Forlì, presso la facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche, con l’idea di intraprendere una carriera internazionale nell’ambito dell’assistenza umanitaria e della cooperazione allo sviluppo. Durante gli anni universitari, cerca di approfittare di tutte le opportunità offerte in materia di scambi studenteschi, come per esempio il Progetto Erasmus, che la giovane villagrandese decide di trascorrere in Lituania. «Questa volta al freddo e sotto la neve! Scegliere una meta dove andare a fare un’ esperienza di questo tipo non è facile. Credo che la scelta dipenda dall’equilibrio di tre fattori fondamentali, che colloco sul medesimo piano: il paese, la lingua e l’ università. Inoltre non esistono scelte sbagliate!» racconta l’ogliastrina.

Queste prime esperienze hanno fatto di Graziella una viaggiatrice per lavoro. Vive e lavora all’estero ormai da dieci anni.  «Ogni paese mi ha regalato qualcosa di inestimabile che porto con me in ogni viaggio. Sono convinta che le prime cose da mettere in valigia siano un cuore e una mente aperti a dare e ricevere! Solo in questo modo si può imparare dall’esperienza. Uno dei paesi più belli in cui ho vissuto e lavorato é il Nicaragua. Un luogo bellissimo, con dei colori straordinari e paesaggi incontaminati. Ma ciò che più mi ha colpito è stata la sua gente, forte e determinata».

Da due anni Graziella vive in Guatemala e lavora nel settore della cooperazione internazionale. «Un paese che sto scoprendo piano piano e che piano piano si sta facendo scoprire, molto ricco a livello culturale e paesaggistico, ma allo stesso tempo molto frammentato», Città del Guatemala, dove abita oggi Graziella, si trova a 1,600 metri sul livello del mare ed è circondata da montagne e vulcani. Il Vulcano di Acqua, di Fuoco e Acatenango abbracciano la città. «Purtroppo è una città caotica e marcata dalla disuguaglianza: la classe alta da una parte e il resto della popolazione impoverita dall’altra. C’è tanto lavoro da fare ma l’entusiasmo non mi abbandona mai. Penso che il più grande regalo che offre l’esperienza del viaggio sia la possibilità di nutrire le proprie ali, per conoscere meglio le proprie radici- conclude Graziella Scudu – Ci si conosce e ci si interpreta in maniera più profonda solamente stando a contatto con gli altri, conoscendo nuovi luoghi, nuove persone e vivendo nuove esperienze».

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