di MASSIMILIANO PERLATO
E’ in corsa per essere considerato lo sportivo sardo dell’anno. Ha solo vent’anni Filippo Tortu, nuovo recordman dei 100 metri piani di atletica leggera. Con un suntuoso 9”99 ha cancellato il mito di Pietro Mennea dal libro dei record. Al meeting d’inizio estate a Madid ha superato (ed era solo questione di tempo vista la sua crescita continua) il primato nazionale che era datato 1979 quando Mennea fermò il cronometro a 10”01 a Città del Messico.
Il suo primo pensiero una volta tagliato il traguardo e realizzato quanto aveva fatto è stato per il padre, originario di Tempio Pausania trasferitosi poi in Brianza e precisamente a Carate dove Filippo è nato e risiede. “Una gioia incredibile – ha commentato a caldo – avrò bisogno di una nottata per metabolizzare questo risultato. Sono felice per me, per l’atletiva italiano e per mio padre che mi allena e da sempre mi sprona con il duro lavoro”.
Il nuovo figlio del vento dell’atletica italiana è un sardo vero solo se si immagina che a spingerlo in corsia nella lotta contro il tempo, sia il maestrale che spesso attraversa l’isola rendendola incomparabile. Un talento purissimo ereditato da una famiglia che ha la corsa nel DNA. Anche il fratello Giacomo è atleta. E il padre Salvino è stato uno dei migliori velocisti sardi della sua generazione con un 10”60 come personale.
Salvino lasciata la Sardegna si è trasferito a Roma per frequentare l’Università ed è qui che ha conosciuto la sua futura moglie. Poi il trasferimento in Brianza dove sono poi arrivati i figli. Ma la terra che Filippo porta nel cuore è la Sardegna: “È una cosa che ho dentro da sempre, sono cresciuto con questa mentalità e da quando ho i primi ricordi dell’isola c’è sempre. Abbiamo una casa a Golfo Aranci e sono sempre tornato in estate, quando sbarchiamo con l’auto in Sardegna la prima cosa che facciamo è abbassare i finestrini e respirare i profumi della nostra terra. E poi c’è l’orgoglio di appartenere a un popolo, parlando con un milanese non ho mai percepito da parte loro questa mentalità. Un sardo tiene alla propria terra, sempre e ovunque, io non mi sono mai sentito lombardo”.
Il primo nella notte magica di Madrid a complimentarsi con Filippo è stato il Presidente del Coni Giovanni Malagò che su twitter si è così espresso: “Nella storia! Tortu realizza una clamorosa impresa, battendo con 9.99 il record dei 100 metri che apparteneva al mito Mennea (10.01). Dai Filippo, il futuro e’ tuo“.
Ora le attenzioni si sposteranno su Berlino dove all’inizio di agosto si svolgeranno gli Europei di atletica. Filippo Tortu non si potrà più nascondere: è l’astro nascente dell’atletica continentale e il suo nome è oramai conosciuto.
Non sarebbe più bello dire l’italiano Tortu?
Complimenti al grande campione
Eccezionale.
In attesa dell’alta velocità che unisca Sassari a Cagliari…. ecco a Voi il missile di Sardegna… ajo… Forza Tortu!!!!
Arriva prima lui a piedi che il suddetto “treno”…