LO SGUARDO DEGLI ITALIANI LONTANI: IL CORAGGIO DI ANDARE VIA E IL SACRIFICIO INTERIORE DI LASCIARE LA PROPRIA CASA

di FRANCESCA D’ELIA

Cosa vedono gli italiani da lontano? Coloro che han fatto armi e bagagli e cercato fortuna altrove. Coloro che hanno dovuto lasciare la propria casa per amore, lavoro o perché il futuro li ha solo portati lontano.
Molte volte gli italiani che hanno messo radici nella propria terra hanno cercato di capire cosa spingesse gli altri a lanciarsi via da casa. Ognuno combatte una guerra interiore che spesso si è risolta portandosi via da casa. Questo non significa che chi vive lontano non abbia sempre lo sguardo rivolto verso lo stivale. Non significa che non abbiano il cuore che ancora batte quando riguardando vecchie foto ricordano… l’Italia. Gli italiani che si sono insediati all’estero hanno un patriottismo molto forte. Non dimentichiamo che il gene italiano è differente. L’italiano è tendenzialmente un popolo che ha difficoltà ad allontanarsi. Vorrebbe rimanere sempre qui, a godere dei panorami, a mangiare i prodotti di casa, a bere il vino del paese. Incontrare tutti i giorni i volti amichevoli che vedono sin dalla nascita. Vanno via chiedendosi “che ne sarà di te, Italia?” Molti di loro riescono a mantenere vive quelle sensazioni, a sentire ancora gli odori della propria Terra chiudendo gli occhi. L’Italia è una grande famiglia e separarsene significa lasciare alle spalle troppi amori a cui si è legati. Ci vuole coraggio per andare via, ci vuole coraggio a osservarla a migliaia di chilometri. Troppo spesso si soffre nel vedere un’Italia che sembra perdere smalto giorno dopo giorno. Non rispettata, non capita, di cui ci si prende gioco. Gli italiani si relazionano ai viandanti e agli stranieri come se fossero già parte della loro vita, come se fossero importanti in questo passaggio e la maggior parte delle volte è realmente così. Basti tenere a mente i diversi popoli che nel corso della storia sono passati attraverso l’Italia, arricchendola di esperienze, e che andando via hanno portato una parte di Italia con sé.
Altre volte invece la mancanza di rispetto che nasce dagli italiani stessi prevale e l’Italia si ritrova deturpata dall’incoscienza. La mancanza di rispetto che affiora e che distrugge le piazze, i luoghi di culto, scatenando la maggior parte delle volte una silenziosa ira. Quanto soffrono gli italiani all’estero per quello che gli tocca venire a sapere della propria casa? E quanto soffrono per questo silenzio? Guardarla come se andasse in fiamme, e trovando conforto solo da parte di chi l’ha apprezzata, nel bene, nel male, nelle sue tradizioni, nel suo modo di fare accogliente. Il carattere dell’Italia è questo. È un paese chiave nel Mediterraneo che ha vissuto molti cambiamenti, molte evoluzioni… e molte involuzioni. Chi ha sulla propria pelle l’indole italiana conosce bene lo spirito da cui è avvolta. Un italiano all’estero che si sente impotente, non può reagire ai soprusi e agli affronti che subisce il proprio paese. Dal crollo economico, alle divergenze di pensiero che portano gli italiani a scontrarsi dimenticandosi di vivere sotto un’unica bandiera, di avere stesso legame di sangue nonostante le opinioni differenti. Gli italiani all’estero hanno molto, molto da insegnarci, molto da spiegare. Chi è rimasto in Italia ha forti responsabilità non solo per sé stesso, non solo per la propria patria. L’Italia può dare un segnale forte nel mondo, adesso più che mai. Ha la responsabilità di dar voce a coloro che da lontano ci osservano, sorridono pensando alla Bella Italia e poi scuotono la testa accennando quella malinconia e delusione, non potendo fare altro.

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