LA PARTECIPAZIONE DI IGORT (IGOR TUVERI) AL BIOGRAFILM DI BOLOGNA: L’ANTEPRIMA MONDIALE DI “MANGA DO. IGORT E LA VIA DEL MANGA”

di BRUNO CULEDDU

Il cagliaritano Igort, al secolo Igor Tuveri, sarà sugli schermi del BIOGRAFILM FESTIVAL in corso a Bologna.

È, questa, una manifestazione di respiro internazionale che dall’1 al 24 giugno 2018 porta sugli schermi tante anteprime di film che ritraggono i più grandi protagonisti dell’arte e della cultura mondiale. Da Jane Fonda (Jane Fonda in five acts” di Susan Lacy) a Orson Welles (The Eyes of Orson Welles” di Mark Cousin), dallo stilista Alexander McQueen (“McQueen” di Ian Bonhôte) a Peter Greenaway (The Greenaway Alphabet” di Saskia Boddeke), dal regista teatrale Romeo Castellucci (Theatron. Romeo Castellucci” di Giulio Boato)  all’architetto Renzo Piano (The Architect Of Light” di Carlos Saura), dallo scrittore Jean-Claude Izzo (in “Jean Claude-Izzo – Noir Mediterraneo” di Paolo Borraccetti) allo scrittore giapponese Haruki Murakami (Dreaming Murakami” di Nitesh Anjaan).

Il film su Igort (Manga Do. Igort e La Via del Manga” di Domenico Distilo) è in anteprima mondiale.

Due anni dopo Quaderni Giapponesi, il “documentario” a fumetti sul suo primo viaggio in Giappone, il fumettista sardo torna in Giappone a intraprendere la Manga Do (la “Via del Manga”). Igort fissa le sue esperienze su disegni e acquerelli per ricordare i paesaggi e i personaggi incontrati e per riflettere sul tempo e sulla cultura di un Paese che lo ha influenzato profondamente.

Igort è un artista poliedrico animato da multiformi interessi. Noto in Italia e all’estero soprattutto come fumettista e autore di graphic novel è anche editore, musicista, saggista. I suoi lavori sono stati esposti a New York, Tokyo, Parigi e Ginevra.

Da maggio Igort  è inoltre direttore editoriale di “Linus” la rivista cult nel panorama culturale italiano.

Con le prestigiose firme di Elio Vittorini, Vittorio Spinazzola, Oreste del Buono e Umberto Eco, la rivista ha accompagnato con il fumetto, la satira e l’ironia i fermenti culturali degli anni sessanta- settanta rispecchiando i gusti della cultura progressista dell’epoca.

Igort ha esordito sulla storica rivista nel 1981. Da qui inizia una carriera unica nella storia del fumetto italiano e internazionale.

Nel 1983, insieme a Brolli, Carpinteri, Jori, Kramsky e Mattotti, è fondatore di Valvoline, un gruppo di autori che sovverte le regole del fumetto d’avventura tradizionale.

Nella seconda metà degli anni Ottanta fonda numerose riviste tra le quali “Dolce vita”, “Fuego”, “Due” e “Black”.

I suoi fumetti sono richiestissimi: appaiono sulle pagine di molte riviste nazionali e internazionali tra cui “Linus”, “Alter”, “Frigidaire”, “Metal Hurlant”, “L’echo des Savanes”, “Vanity”, “The Face”. Scrive i suoi articoli, saggi e riflessioni, per Il Manifesto, Reporter, Il Corriere della Sera e Repubblica.

Dagli anni Novanta pubblica regolarmente in Giappone creando la serie “Amore”, ambientata in Sicilia, e “Yuri”, entrambe edite dalla casa editrice Kodansha. Lavora per la prestigiosa Magazine House Tokyo e collabora con il musicista premio Oscar Ryuichi Sakamoto.

Disegna per tessuti, abiti, tappeti, serigrafie, sculture, giocattoli. I suoi lavori plastici e musicali sono esposti alla Biennale di Venezia.

Nel 2000 fonda la casa editrice Coconino Press. Nel 2002 vede la luce “5 è il numero perfetto“, noir napoletano che ha cominciato a disegnare dieci anni prima a Tokyo. Il libro esce simultaneamente in 6 paesi e vince l’anno successivo il premio come libro dell’anno alla Fiera del libro di Francoforte.

In collaborazione con lo scrittore argentino Carlos Sampayo realizza “Fats Waller“, biografia immaginifica di uno dei musicisti Jazz più popolari degli anni Trenta.

I suoi “quaderni” russi, giapponesi e ucraini sono veri e propri diari tra fumetto, narrazione e reportage che hanno ormai conquistato il pubblico e la critica internazionale.

Lasciata la casa editrice Coconino, lancia una nuova etichetta, la Oblomov, sotto l’egida de “La nave di Teseo” di Elisabetta Sgarbi.

 

Igort non si ferma qua. Ormai insaziabile, adesso debutta alla regia. È in lavorazione infatti la trasposizione per il cinema del graphic novel “5 è il numero perfetto“. Al centro la storia di un anziano guappo in pensione nella Napoli degli anni 70. Con Igort, che debutta dietro la cinepresa, recitano due mostri sacri del nostro cinema: Toni Servillo e Valeria Golino.

 

 

 

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2 commenti

  1. Annamaria Cabitza

    Bravissimo!

  2. Laura Colamatteo

    Geniale e sobrio!

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