AL MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO ETNOGRAFICO DI SASSARI L’8 MARZO, INCONTRO CON LA TESSITRICE ARIANNA PINTUS
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La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
In occasione di questo evento la tessitrice Arianna Pintus ha donato al museo una sua opera in bisso marino su lino da lei stessa coltivato.
Grazie Antonella Senis nel comunicato stampa non è stato specificato questo “dettaglio”
Ho puntualizzato perchè ritenevo doveroso dare il giusto risalto a questo dono. Non si tratta di un pezzo qualsiasi e non solo per l’utilizzo del bisso marino. Prima ancora di arrivare al telaio le due fibre sono state lavorate, separatamente, in tutte le loro fasi. Il bisso è stato pulito, cardato, filato e in parte sbiondato. Il lino, coltivato dalla stessa tessitrice, è stato sottoposto a tutte i passaggi che vanno dalla raccolta alla macerazione, asciugatura, essicatura, gramolatura, pettinatura, filatura. Dopo avere finalmente ottenuto i due filati di bisso e di lino Arianna Pintus li ha tessuti al suo telaio