di Raffaele Melis
Il Circolo sardo “Casa de Cerdeña” di Saragozza (Zaragoza in spagnolo) è nato nel 2013 con il desiderio di appoggiare i sardi che decidono di venire a vivere nel nord/est della Spagna e nel contempo offrire un punto di informazione/scambio per far conoscere la Cultura agro/turistico/alimentare della Sardegna. Zaragoza capitale della Regione Autonoma dell’Aragona di cui è capitale secolare (il Regno di Aragon ha legato per secoli la nostra storia con la loro) con una popolazione di 660.000 abitanti è una delle più importanti città della Spagna, distante 300 Km sia da Madrid che da Barcellona.
Collegata con le due capitali attraverso la linea veloce di treni “Ave” (si percorre in un’ora e mezza ogni tragitto) da anni è centro di attività internazionale (anni fa è stata sede dell’EXPO). Tanti i sardi e tanti gli italiani che hanno deciso di aprire un’attività in questa regione.
Il 15 marzo 2013 nella Facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Zaragoza, la nostra associazione ha organizzato una conferenza sullo “Stemma dei 4 Mori”.
Sono intervenuti i professori Guillermo Redondo, Esteban Sarasa Sanchez, Rodriguez Ferrer e lo storico Cesar Cervera. Lo scudo d’Aragona, diviso in quattro parti, rappresenta quattro aspetti specifici della storia del Regno di Aragon. In una di queste parti è riprodotta la croce di San Giorgio raffigurante le teste di quattro capi musulmani sconfitti che la Comunità islamica di Zaragoza nel 2004 ne chiese l’eliminazione. Da allora viene chiesto ogni tanto alla comunità sarda un intervento formale, in quanto simbolo araldico ancora vigente in Sardegna, territorio che ha fatto parte della Corona d’Aragona dal 1297 al 1719.
Il 24 ottobre 2015 nel Comune di Azara de Aragon (nei pressi di Huesca) si è avuto modo di venire a conoscenza delle tradizioni locali e di confrontarle con quelle dei paesi sardi dello stesso nome in una giornata intitolata “Incontro di famiglie aragonesi e sarde nella provincia di Huesca”.
La fratellanza tra aragonesi del nord e sardi è stata sottolineata dal sindaco del Comune che ha raccontato alcune storie, tramandate sopratutto dal clero locale, che raccontavano di persone, costrette allora per necessità economiche, a trasferirsi in Sardegna.
In occasione delle Feste natalizie del 2016, a Zaragoza, nella storica Plaza del Pilar, è stata allestita dalla “Casa de Cerdeña” una mostra del pane e dei dolci sardi. Molta curiosità da parte del folto pubblico interessato sul tipo di lavorazione.
Il 25 marzo 2017 è stata presentata a Zaragoza l’opera di Angel Francisco de Vico “Historia General de la Isla y Reyno de Sardena”. Vico sosteneva, a metà del ‘600, che “Cerdeña no necesita de nada, ya tiene todo” (la Sardegna non ha bisogno di nulla perchè ha tutto), considerazione oggi attualissima in quanto con “il sole, il vento, il territorio e il mare che la circonda” l’Isola ha ciò che è necessario perchè possa ottenere ciò di cui hanno bisogno i suoi abitanti. Alla conferenza sono interventuti Fernando Rivarès Esco, Raffaele Melis, Simone Callisto Manca e Joan Mayoral.
Il 27 dicembre 2017 a Saragozza, Antonello Lai giornalista e conduttore del programma “Zona Franca” dell’emittente “Telecostasmeralda” ha raccontato in un incontro organizzato dalla “Casa de Cerdeña” in collaborazione con il “Circolo Sardo Ichnusa di Madrid”, il lavoro nei tanti anni che lo vedono come “giornalista televisivo sulla strada”.
La serata intitolata “Cronache dal sottosuolo, la Sardegna senza schermi” ha presentato ai convenuti vari momenti del lavoro di Lai (conosciuto affettuosamente come “Ziu Lai”), che propone un tipo di interviste “senza tagli”, per raccontare senza censure, dando spazio ai cittadini desiderosi di far conoscere le proprie storie che nascono e avvengono giorno dopo giorno.
Infine il 23 gennaio 2018, sempre a Zaragoza, si è svolto un doppio incontro “La huella de Cerdeña en la Corona de Aragon” (il segno della Sardegna nella Corona di Aragona) con la storica/ricercatrice Marisa Azuara e “Las Launeddas” (Le launeddas) per raccontare attraverso la voce della brava attrice di Sardegna Teatro, Cristina Maccioni, e la musica eseguita da Jonathan Della Marianna (ormai un esperto eclettico virtuoso nel suonare le launeddas) aneddoti e storie legate all’antico strumento.
La serata aperta dalla Maccioni e da Della Marianna è poi proseguita con la Azuara (suo il libro su Cristoforo Colombo che rivela come il cognome del navigatore fosse in realtà della nobile familia Piccolomini e nato in Sardegna) che ha analizzato e proposto gli ultimi risultati delle appassionanti ricerche che da tanti anni conduce con grande entusiasmo e che legano indissolubilmente la storia della Corona Aragonese alla Sardegna, inoltre ricordando che buona parte di questi contributi risalgono alle epoche anteriori al Governo aragonese nell’isola e che raccolgono le chiavi di alcuni degli enigmi storici che maggiore controversia hanno svegliato tra gli storici nel corso dell’ultimo secolo.
Attento il numeroso pubblico che ha riempito la sala del Centro di Storia di Saragozza seguendo in religioso silenzio e che non ha mancato di interessarsi dopo la manifestazione, per capire e conoscere le launeddas, apprezzando e complimentandosi ancora una volta con il nostro bravo Jonathan della Marianna.
In questa occasione non ha voluto mancare all’appuntamento per brindare un bel futuro agli amici sardi dell’associazione in Aragon, l’Istituto Fernando Santi Sardegna.
Salve a tutti, sono interessato a comunicare con qualche responsabile di questa organizzazione perchè ho dei collegamenti diretti con questa realtà del collegamento fra Saragozza e la Sardegna, trovo questa iniziativa molto interessante.
Salve! Siamo una coppia di italiani, che desidererebbe avere notizie, per trasferirsi ! É possibile avere un contatto con Voi? Se potete , vi ringraziamo, vogliamo notizie da chi vive lá in Spagna! Grazie. 3393276674 rimaniamo in attesa ….saluti.