OSSERVATORIO SARDEGNA, DA PAVIA: DIALOGO CON GIACOMO GANZU, VICE COORDINATORE NAZIONALE DEI GIOVANI F.A.S.I.

ph: Giacomo Ganzu

di Massimiliano Perlato

Giacomo Ganzu, socio del circolo “Logudoro” di Pavia, è vice coordinatore nazionale dei Giovani F.A.S.I., la Federazione che raccoglie le associazioni sarde in Italia. Ventiseiennne, studia scienze politiche e proviene da una famiglia umile ma con valori assoluti e radici molto solide. Giacomo è un ragazzo semplice che ama fare ciò che i ragazzi della sua età prediligono. Da qualche tempo si occupa di network marketing, ovvero creare rete tra imprese che prospettano un privilegio ai loro clienti.

Raccontaci del tuo contatto con la vita associativa al circolo sardo di Pavia.

“Il mio avvicinamento con il “Logudoro” si è verificato per merito di mio nonno Gavino che era tra i soci fondatori del sodalizio. Mi ha sempre spinto a frequentare il mondo associazionistico. Era una forma concreta anche per riscoprire le virtù culturali e non solo della Sardegna. I primi anni l’ho fatto saltuariamente, quasi con distacco. Dal 2012  ho deciso di ricercarmi un ruolo attivo, originariamente come giovane collaboratore. Infine plasmando proprio un gruppo di ragazzi ed insieme abbiamo realizzato apprezzabili iniziative. Abbiamo cercato di raccogliere dei fondi per il circolo dedicandoci altresì alla beneficienza come è successo per esempio nel 2013 per l’alluvione che ha colpito l’isola.”

Oggi nella F.A.S.I. sei ai vertici del movimento giovanile. Parlaci di questo tuo percorso.

“L’approccio iniziale con il coordinamento giovani è avvenuto in modo un po’ atipico. Mi è stato chiesto di avere un ruolo più attivo dall’autunno del 2013 da Giancarlo Palermo, Coordinatore Nazionale dei  Giovani di allora, il quale mi ha subito spronato a partecipare mettendo a disposizione le mie capacità e competenze. Ho trovato un gruppo meraviglioso affiatato, ricco di intelligenze ed energie. Persone straordinarie che continuano oggi a operare alacremente, ovviamente con nuovi ingressi, che mai ha smarrito lo spirito di appartenenza. Con lucidità e costanza si persiste nel valorizzare le peculiarità della Sardegna. Tanti progetti sono stati sviluppati in questi anni tra cui “Musica in Circolo” che aveva il compito di far conoscere i giovani artisti indipendenti dell’isola. Un workshop per giovani dirigenti sulla comunicazione, fino ad arrivare ai progetti attuali che implementeremo nel 2018. Come “Discovering Sardigna”, per riscoprire le tradizioni dell’isola. E’ un progetto di video tutorial di ballo sardo. Una pianificazione multimediale che darà l’opportunità ai giovani di riscoprire l’antica arte del ballo.”

Hai avuto anche un ruolo dinamico nel progetto Visioni Sarde, per la promozione del cinema isolano, riservata a corti, medio metraggi e documentari. Altro progetto F.A.S.I.

“Il cinema è una grande passione e tramite questa esperienza ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino le potenzialità dei nostri giovani registi sardi. Un arricchimento importante per me che mi ha permesso di girare molto e di conoscere la realtà dell’emigrazione sarda organizzata presente sul territorio nazionale.”

E la Sardegna, Giacomo?

“Viverla da lontano è complesso ma entusiasmante allo stesso tempo. E’ un’isola meravigliosa con tante potenzialità ancora inespresse. Non solo nell’ambito turistico. Ma penso alla sua cultura ricca di spunti infiniti. Al suo entroterra, alla gastronomia, al canto a tenore. E ovviamente al suo mare cristallino”.

Qualche pensiero finale?

“Certo. Vorrei ringraziare i miei genitori vero punto di riferimento nella mia vita. Il direttivo del circolo “Logudoro”, dal presidente Gesuino Piga al vice presidente Paolo Pulina, sempre pronto a prodigar consigli anche nei momenti particolarmente complicati. Ai vertici della F.A.S.I. cominciando dalla presidente Serafina Mascia: una grande famiglia! E al nostro Filippo Soggiu che è stata la guida della Federazione per tanti anni e a Pavia è di casa. Come me.”