di Tito Siddi
Ha settant’anni e vive di musica da 60 da quando, all’età di 10 anni, fu affascinato dal suono della fisarmonica. Da allora il maestro Remigio Pili antiochense di nascita, che ieri sera in aula consiliare a Sant’Antioco ha presentato il suo cd dal titolo “Fantasy” che contiene 10 brani di cui ne suonerà alcuni, non ha smesso mai di suonarla. <Ho scoperto nella fisarmonica -racconta Remigio Pili- dinamiche armoniche e polifoniche per affrontare ogni genere musicale che ho coltivato in tutti questi anni>.
LA CARRIERA. Dopo i primi studi alla fisarmonica esordisce come clarinettista nella Banda “Giuseppe Verdi della città di Sant’Antioco.
E’ il primo passo verso il successo. Da componente dello storico complesso cittadino “I Sulcitan” sarà protagonista di varie esperienze musicali con gruppi e musicisti affermati a livello regionale e nazionale registrando con i migliori musicisti sardi di quegli anni.
Esperienza fondamentale sarà quella che lo vede come componente del “GRUPPO 2001”, salito alla ribalta nazionale con la partecipazione a varie edizioni dell’importante manifestazione estiva nazionale “Disco Per L’estate” seguite anche da partecipazioni a programmi televisivi come pianista e arrangiatore. Il suo rientro a Sant’Antioco è stato un avvenimento decisivo per l’educazione musicale del territorio. Infatti con la sua scuola di musica e la formazione di una piccola banda di allievi, il maestro Remigio Pili ha posto le basi per la rinascita della banda cittadina “Giuseppe verdi”, dirigendola fino al 1998. Vari suoi allievi sono saliti in quegli anni alla ribalta del panorama musicale nazionale. Inoltre, con un suo gruppo ”Ghelfos” ha allietato locali e piazze di tutta la Sardegna. Di non minore importanza è stata la sua attività di pianista di Piano-Bar, che dura tutt’ora. La sua formazione di autodidatta, dopo il diploma in clarinetto al conservatorio “Pier Luigi Palestrina” di Cagliari l’ha visto per decenni insegnante di musica nella scuola media “Mannai” di Sant’Antioco. In questi ultimi anni ha sviluppato la sua tecnica sulla fisarmonica che è stato suo primo amore approfondendo gli studi armonici sullo strumento che hanno ampliato il suo orizzonte musicale. Attualmente lo vediamo impegnato, a testimonianza della sua poliedricità, in diversi contesti musicali:
SWING, Jazz, Standards Internazionalie Manouche con gruppi quali Officina Acustica, Mambo Django, Italia Mood Project. Come sintesi di questa ricca esperienza musicale e di vita ha inciso questo nuovo CD composto da 10 brani. che ha presentato in anteprima appunto ieri sera con l’esecuzione dello stesso Maestro di alcuni brani scelti per l’occasione.
IL CD. Tutti i brani contenuti nel CD sono la prova di un amore innato per la musica, cresciuto nel tempo con smisurata passione e sacrificio continuo alla ricerca di una originalità espressiva, e padronanza assoluta dello strumento, la fisarmonica appunto. Nella raccolta sono individuabili diverse tappe della crescita personale dell’artista. I brani in tre quarti rimandano certamente al repertorio della tradizione del valzer francese, alle atmosfere evocate con l’Accordeon, strumento principe di questo genere rinnovato, con interpretazioni e improvvisazioni su temi prettamente strumentali, sincopati e con armonie moderne, eseguite con swing da musicisti quali Marcel Azzolla e Richard Galliano. Sulla scia di questo moderno filone interpretativo del valzer, vanno inquadrate le relative composizioni inserite nella raccolta del
CD: il rispetto delle strutture, seppur arricchite con la variazione del numero dei ritornelli, particolari introduzioni e code, è caratterizzato da una varietà armonica mai fine a se stessa evidenziando lo sforzo dell’artista nella ricerca di una personale dimensione creativa. Altre composizioni come ballad e slow-fox, con la loro ricchezza armonica e il rispetto per la melodia, testimoniano la fondamentale esperienza maturata da Remigio Pili in quella grande scuola del NIGHT -con le sue atmosfere fumose, le ore piccole-tipico di un importante periodo della storia del nostro Paese, fucina per la maturazione di tanti musicisti approdati successivamente ad altre esperienze musicali. Ma non si può parlare della fisarmonica senza citare il “Tango Argentino”, danza dichiarata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco il 30 settembre del 2009. Attraverso le musiche di Gardel, Rodriguez e Piazzolla… che per questa danza, prima con il Bandoneon ma poi anche con la fisarmonica, hanno avuto una rivalutazione e una nuova e legittima dignità anche nei generi che tradizionalmente la trascuravano. Grazie a compositori come Astor Piazzola con il “Tango nuevo” degli anni Sessanta grazie al quale il tango si è rinnovato, uscendo dai vicoli e arricchendosi di atmosfere proprie dei linguaggi della musica classica e del jazz.