Riferisce Paolo Pulina
Nota di Presentazione di Serafina Mascia – Presidente F.A.S.I.
Antonio Gramsci, politico e intellettuale sardo oggi di fama internazionale, nato ad Ales il 22 gennaio 1891, è morto il 27 aprile 1937, dopo oltre dieci anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.
Questo anno 2017, in cui ricorre l’ottantesimo anniversario della sua morte, è stato dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta regionale della Regione Autonoma della Sardegna; inoltre una mozione approvata all’unanimità il 2 marzo dalla Consulta regionale per l’Emigrazione della Regione sarda e fatta propria dal Consiglio Direttivo nazionale della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), svoltosi a Milano il 26 marzo, ha invitato i circoli di tutto il mondo a ricordare questa grande figura di sardo, le cui opere sono tradotte, conosciute e apprezzate – appunto – in ogni parte del mondo.
Nel corso del 2017 molte associazioni sarde affiliate alla F.A.S.I. hanno organizzato (Bergamo, Bologna, Cinisello Balsamo, Cremona, Fiorano Modenese, Genova, Livorno, Roma-“Il Gremio”, Torino-“A. Gramsci”) o stanno per organizzare (Milano-Vimodrone-Cesano Boscone) incontri sul tema.
La F.A.S.I. ha inteso promuovere una propria specifica iniziativa in ricordo di Gramsci che affrontasse un tema ignorato da tutte le manifestazioni gramsciane tenutesi nel 2017 , cioè la ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia. Grazie alla collaborazione, a Roma, della Fondazione Istituto Gramsci e dell’ Institut Français – Centre Saint-Louis; grazie alla collaborazione, a Cornaredo (Milano), della Fondazione Istituto Gramsci e dell’Associazione Culturale “Amedeo Nazzari” di Bareggio-Cornaredo, è stato possibile organizzare i due incontri .
Se le risorse economiche lo consentiranno, è intenzione della F.A.S.I. pubblicare in un volume unico le relazioni di entrambi i convegni. Il volume potrebbe creare anche l’occasione – come auspicato dalla citata mozione della Consulta per l’Emigrazione della Regione Autonoma della Sardegna – perché si occupino di Gramsci i Circoli degli emigrati sardi ancora attivi in Francia.
Serafina Mascia
Il Convegno si propone di ricostruire le tappe attraverso le quali è avvenuta la penetrazione in Francia degli scritti di Gramsci in traduzione e si è consolidata la diffusione del suo pensiero, in particolare a partire dagli inizi degli anni Settanta, quando – a conclusione di un quinquennio in cui intenso era stato l’interesse a Gramsci da parte di singoli studiosi – si verifica in Francia una vera e propria “Gramsci-Renaissance”, cioè la scoperta “entusiastica” del pensatore sardo da parte di vasti strati di intellettuali.
Questa “esplosione” di studi su Gramsci non è importante soltanto perché ha come risultato una diffusione a livello di massa del dibattito sulla figura e sull’opera del teorico sardo, ma anche e soprattutto perché impone una salutare riconsiderazione di Gramsci anche in Italia.
Gli studi su Gramsci apparsi in Francia dal 1965 ad oggi fanno parte ormai, infatti, della bibliografia essenziale per chiunque voglia riflettere sull’attualità di Gramsci oggi.
Analizzare le tappe attraverso le quali è avvenuta la conoscenza di Gramsci può essere utile per istituire un confronto con le fasi attraverso le quali è passata l’interpretazione di Gramsci in Italia.
Roma, martedì 5 dicembre 2017
Institut Français – Centre Saint-Louis, Largo Toniolo 22
Ore 10.00 – inizio lavori
Saluti istituzionali (Institut Français-CSL; Federazione Associazioni Sarde in Italia – F.A.S.I.; Rappresentante della Regione Autonoma della Sardegna; Presidente Fondazione Istituto Gramsci)
Coordina i lavori: Gemma Azuni, del Comitato Esecutivo della F.A.S.I, già consigliere di Roma Capitale.
Relazione introduttiva
Paolo Pulina, La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia
Relazioni a cura della Fondazione Istituto Gramsci
-Anthony Crézégut (Paris, Centre d’histoire de Sciences Po, doctorant), Les prisons imaginaires de Gramsci. Généalogie d’une première édition française (1947-1959)
-Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Christine Buci-Glucksmann interprete di Gramsci
-Marco Di Maggio (Sapienza-Università di Roma), Gramsci e i comunisti francesi: malintesi, distorsioni, interpretazioni
Comunicazione
Sébastien Madau, Gli studi su Gramsci del figlio di un emigrato sardo a La Ciotat (Marsiglia)
Intervento conclusivo
Carlo Felice Casula (Università di Roma Tre)
Cornaredo (Milano), giovedì 7 dicembre 2017
Teatro comunale “Palazzo della Filanda”
Ore 15.00 – inizio lavori
Saluti istituzionali (Associazione Culturale “Amedo Nazzari”; Sindaci di Cornaredo e di Bareggio; Federazione Associazioni Sarde in Italia – F.A.S.I.; Rappresentante della Regione Autonoma della Sardegna; Delegato Fondazione Istituto Gramsci)
Coordina i lavori: Tonino Mulas, presidente onorario della F.A.S.I.
Relazione introduttiva
Paolo Pulina, La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia, 1949-1975
Relazione
Jean-Yves Frétigné, La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia, dal 1976 ad oggi
Relazione a cura della Fondazione Istituto Gramsci
Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Christine Buci-Glucksmann interprete di Gramsci
Comunicazione
Sébastien Madau, Gli studi su Gramsci del figlio di un emigrato sardo a La Ciotat (Marsiglia)