Segreteria Organizzativa
Carla Puligheddu, Carla Medau, Rita Corda, Rita Mameli, Simonetta Corongiu
I tecnicismi della vigilia sono stati confermati. “Servono approfondimenti sui collegi dispari”. Con questo “cavillo tattico” , la Politica regionale prova ancora una volta a salvarsi. La discussione odierna della norma sulla Doppia preferenza di Genere è rinviata al 21 novembre. Le associazioni chiamate in causa ci tengono a precisare che non hanno mai chiesto il 50% di presenza nelle liste e non lo avrebbero mai potuto chiedere, proprio in ragione dei collegi in cui tale dato non può essere soddisfatto, dato che il “pretesto” è basato su questioni giuridicamente insostenibili. Appare, invece, evidente che non tutti i “compromessi” della politica sono stati raggiunti. La nuova sfida non colpisce solo le donne, le cittadine della Sardegna, ma il diritto e a Costituzione che molto bene avevano disciplinato l’applicazione della norma. I nostri “onorevoli” consiglieri hanno scelto una strada vecchia per disertare il percorso nuovo di democrazia e civiltà, nella sciagurata speranza di lasciare le cose stanno per una arida e comunque improbabile clonazione. Oggi la Sardegna ha assistito ad una regressione sociale, culturale ed anche umana messa in scena dai Consiglieri Regionali, liberi di impegnarsi nella politica perché alle spalle hanno sempre donne che provvedono alla loro libertà. Noi donne, tuttavia, non ci sentiamo rappresentate da tanta ingerenza e rispondiamo a questo schiaffo rimarcando la distanza che separa la politica dai cittadini, in questo caso dalle cittadine: Un affronto che il “Coordinamento3” non accetterà passivamente .