Un vero e proprio colpo letale: Meridiana sarà cancellata, cambierà nome dopo aver fatto passare tutti gli aerei sotto Air Italy. La storica compagnia sarda non esisterà più. Lo ha annunciato a Singapore il numero uno della compagnia del Qatar Al Baker che ha acquistato la compagnia sarda. Qatar Airways, dopo l’entrata in Cathay Pacific dal Capa Summit a Singapore annuncia con il suo presidente il re-naming di Meridiana in Air Italy e l’intenzione di diventare il vettore degli italiani, approfittando della defaillance di Alitalia. Ri-nomineremo la compagnia in Air Italy – ha dichiarato -, perché vogliamo veramente essere il vettore nazionale italiano e servire gli italiani”.
Meridiana resta con un solo aereo e passa lo scettro dei voli alla consorella Air Italy. Meridiana sarà cancellata lasciando senza prospettiva centinaia di lavoratori. L’asse si sposta tutto a Milano sede di Air Italy. In Sardegna non resta nemmeno il nome. L’annuncio di poco fa getta sconcerto in tutto il personale sardo e le prospettive di abbandonare l’asse sardo a favore del nord Italia. Un danno immenso che viene confermato da questo annuncio internazionale, nel vertice mondiale dell’aviazione. L’operazione che avevo denunciato nei giorni scorsi sono di fatto confermate e aggravate da questa dichiarazione inaspettata e inaccettabile rispetto agli stessi accordi con il governo. Dal 1° novembre la compagnia sarda non esercita nemmeno un volo ma tutto è già in capo alla società milanese Air Italy. 951 dipendenti transitano su Air Italy. Il blitz è contenuto negli operativi di volo che partono dalla dismissione sostanziale dell’intero parco aerei della compagnia sarda per spostare l’asse esecutivo tutto in Lombardia. Una sconfessione totale e sostanziale di quegli impegni che avrebbero dovuto assegnare alla Sardegna la centralità della nuova Meridiana targata Qatar. Il management attuale, ex Eurofly, stava configurando un assetto che sostanzialmente sposta l’asse da una società con gestione tecnica e amministrativa in Sardegna ad una con sede a Milano. Un’inversione di rotta totale rispetto al piano che prevedeva di salvaguardare la gestione sarda proprio per consentire il reinserimento di gran parte dei lavoratori messi in mobilità due anni fa, oltre 1000 lavoratori di cui 600 sardi. Non è un caso, come avevo denunciato che il Coa, Certificato di Operatore Aereo, di Meridiana è la fotografia della situazione: un solo aereo Md 80, in disuso, e 10 operatori, il minimo necessario per tenere attivo il certificato. Un aereo fantasma visto che ogni tanto farà dei voli campo senza passeggeri per mantenere in vita il COA. Tutto transita su Air Italy con gli aerei in capo a quella compagnia che, da satellite di Meridiana, diventa perno di tutti gli operativi. Uno svuotamento della Sardegna a favore della Lombardia. Lo scenario, in seguito a queste dichiarazioni, è di gravità inaudita perchè fanno perdere alla Sardegna una delle aziende più importanti già gravemente ridimensionata da una gestione scellerata proprio con l’acquisto di Air Italy e Eurofly. L’operazione sposta il core business Meridiana in una altra società che farà cassa e non solo in un’altra regione. Tutto questo sta avvenendo con il silenzio generale, compreso quello della Regione che sembra totalmente disinteressata da un assetto gestionale operativo che fa perdere alla Sardegna la sua unica compagnia aerea. Un piano che va fermato in ogni modo, prima che le conseguenze siano ancora più evidenti e gravi sul territorio sardo. Siamo dinanzi ad un’operazione ormai scoperta che sta trasgredendo tutti gli impegni sottoscritti al ministero e che puntavano a mantenere e rafforzare la centralità della Sardegna. Il piano industriale sottoscritto al ministero per il mantenimento di 1396 viene soverchiato il principale impegno sul personale. Il personale navigante tecnico di 149 unità, i 228 naviganti di cabina, i 571 di terra passano, operazione da chiudere entro novembre, in distacco operativo ad Air Italy. Ribaltando l’obiettivo di rafforzare la Sardegna. Tutto questo perché a gestire questa partita ci sono manager provenienti da Eurofly che non hanno nessun interesse a tutelare i sardi e la Sardegna. Siamo nelle mani di un management schierato apertamente contro la Sardegna e occorre che venga immediatamente riconvocato il tavolo ministeriale per fermare questa vergognosa e gravissima situazione. Una situazione intollerabile che va contrastata con ogni mezzo senza perdere altro tempo.