Il primo e forse il più grande patrimonio che ci hanno lasciato in eredità gli uomini che hanno vissuto e lavorato nelle aree del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna è rappresentato proprio dagli antichi cammini minerari che possiamo ora ripercorrere con il Cammino Minerario di Santa Barbara.
Percorrendo per circa 400 chilometri questi antichi cammini, lungo i quali si sviluppa dai monti fino al mare il Cammino Minerario di Santa Barbara, è possibile osservare e conoscere l’immenso patrimonio tecnico-scientifico, storico-culturale naturalistico-ambientale e socio-antropologico presente nella terra più antica d’Italia e generato dalla millenaria attività mineraria svoltasi nel Sulcis Iglesiente Guspinese. Si tratta del patrimonio che ha consentito al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna di ottenere il prestigioso riconoscimento internazionale dell’Unesco.
La grande varietà e ricchezza dei contesti geominerari, paesaggistici e naturalistici che si possono osservare lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara trovano sintesi unitaria nella costante presenza degli edifici di culto e delle chiese dedicate a Santa Barbara presso le vecchie miniere dismesse, gli antichi villaggi minerari abbandonati, i paesi e le città costruite a supporto dell’attività mineraria.
Proprio per questa ragione è stato dedicato alla Santa Patrona dei minatori il nome del Cammino con l’obiettivo di conservare e tramandare il valore di solidarietà e di coesione che nei secoli passati ha caratterizzato il culto di Santa Barbara che è tuttora fortemente sentito e praticato con celebrazioni e processioni che si svolgono proprio lungo tratti rilevanti del Cammino.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara è stato proposto dall’Associazione Onlus Pozzo Sella per il Parco Geominerario nell’ambito delle sue attività statutarie rivolte a sostenere le finalità del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Dopo aver dedicato particolare impegno ai progetti e alle attività di carattere più strettamente culturale, l’Associazione Pozzo Sella ha profuso particolare impegno negli ultimi anni a progetti finalizzati alla creazione di opportunità di lavoro fondati sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del Parco Geominerario.
Con queste finalità ha avuto inizio il progetto per il recupero e la valorizzazione degli antichi cammini minerari costruiti nei millenni passati a supporto dell’attività estrattiva ed oggi in gran parte abbandonati. L’idea di costruire un grande itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario, il Sulcis Iglesiente, è stata concepita dai volontari a seguito della grande partecipazione popolare alle escursioni organizzate dalla stessa Associazione Pozzo Sella a conclusione del lavoro di recupero e allestimento di singoli sentieri.
Sulla base dei positivi risultati ottenuti nella prima fase di lavoro per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara e in considerazione del notevole interesse suscitato tra gli operatori del settore e tra i pellegrini ed escursionisti che già in migliaia camminano su questo percorso, i partner del progetto, nel rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione del protocollo d’intesa del 22 novembre 2013, hanno deciso di dare attuazione alla costituzione del soggetto giuridico di natura pubblicistica che dovrà implementare, promuovere e gestire il Cammino Minerario di Santa Barbara. Ai 20 Comuni che avevano sottoscritto il protocollo d’intesa se ne sono aggiunti altri 3 e 21 di essi, con decisione unanime dei loro Consigli Comunali, hanno deliberato di dare vita, assieme all’Associazione Pozzo Sella, ad una fondazione di partecipazione denominata Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara la cui costituzione è avvenuta il 17 dicembre 2016.
A seguito della costituzione della Fondazione e della pubblicazione della guida del Cammino ad opera di Terre di Mezzo Editore, la più qualificata casa editrice di settore, che hanno rappresentato l’atto di nascita del Cammino, tanti pellegrini ed escursionisti percorrono già l’intero itinerario potendo contare anche sulle tracce GPS scaricabili dal sito web e sulla segnaletica provvisoria messa in opera in quasi tutto il percorso. In tal modo è stato ideato, creato e lanciato sul mercato un grande prodotto turistico per lo sviluppo del turismo sostenibile del Sulcis Iglesiente e per la destagionalizzazione dei flussi turistici della Sardegna.
Il fatto ancora più importante e significativo per la rinascita delle aree minerarie dismesse del Parco Geominerario è relativo al fatto che si sta realizzando a costo zero anche la più consistente attività di promozione territoriale a livello regionale e nazionale.