Alla XXXIX edizione del Festival Internazionale di Cinema e Donne che si svolgerà a Firenze dall’8 al 12 novembre l’Isola è presente con ben tre opere: “Lunàdigas”, di Marilisa Piga e Nicoletta Nessler, “Giuliana Lai”, sempre di Marilisa Piga, e “Viaggio a Stoccolma” di Gabriella Rosaleva. L’elenco potrebbe contenere anche “La mia casa e i miei coinquilini – Il lungo viaggio di Joyce Lussu” di Marcella Piccinini.
Marilisa Piga oltre a “Lunadigas“, documentario finalista a VISIONI ITALIANE 2017, ha firmato anche “Giuliana Lai” un’opera dedicata a Rosa Giuliana, amata sorella, compagna di vita e di opere di Maria Lai, grande artista conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Anche Giuliana, così è chiamata in famiglia, è stata una sensibile artista che si è espressa attraverso il ricamo e il cucito.
Il film è un omaggio alla sua vita e ai suoi lavori di alto artigianato e originale vena artistica.
Giuliana, di due anni più giovane di Maria, muore a nella sua casa di Cardedu nel 2012 a 91 anni, precedendo di un anno Maria, spentasi nel 2013 sempre a Cardedu.
“Ho perso mia sorellina, e l’arte ha perso una sua grande e umile interprete” con queste parole Maria aveva pianto la perdita dell’amata sorella.
Nel documentario di Marilisa Piga è la stessa Giuliana a raccontare il suo modo di stare al mondo e di creare arte con macchina da cucire trasferendo nei tessuti la sua instancabile immaginazione e il suo versatile talento.
Alla soglia degli ottanta anni Giuliana ha infatti scritto tre libri: “L’erede del corbulaio”, “Mi piacerebbe usare bene Word” e “Ritagli”.
In “L’erede del corbulaio” (editore Arte Duchamp, Cagliari, 2001, 144 pagine), Giuliana riprende alcune parti del suo diario personale in cui racconta storie della propria famiglia e narra attraverso gli avvenimenti di Ulassai e dei paesi vicini le vicende di tre generazioni di uomini e donne.
“Mi piacerebbe usare bene Word” è uscito sempre per i tipi di AD Cagliari nel 2008. L’opera, di 136 pagine, raccoglie piccole storie di una famiglia speciale di una Sardegna speciale. I suoi sono racconti pieni di affetto, candore e ironia.
La terza opera, “Ritagli”, è stata pubblicata da Insula del gruppo Ilisso poco prima della sua morte.
Cosi Giuliana si descrive nel libro: “Una donna ottantina: mi piace cucire, leggere, scrivere, giocare a carte. Vado a cicoria, ascolto musica e mi piace vedere alla televisione le partite di calcio. Con molta fatica e ostinazione tenterò di imparare a usare il computer“.
“Giuliana Lai” di Marilisa Piga è un film da vedere. È in programma a Firenze, domenica 12 novembre alle ore 15.30, presso il cinema La Compagnia, via Cavour 50r.