GUIDA DE “L’ESPRESSO” SUI RISTORANTI D’ITALIA: “S’APPUSENTU” ANCORA AL TOP. IL LOCALE DELLO CHEF ROBERTO PETZA CONFERMA I “TRE CAPPELLI”.


Una riconferma rispetto allo scorso anno con gli stessi cinque ristoranti al top (5 cappelli), e il lancio di un nuovo riconoscimento, quello dei cappelli d’oro, attribuito 10 locali classici che hanno contribuito a cambiare il volto della cucina italiana. ‘Festeggia’ così la sua quarantesima edizione la Guida “I Ristoranti d’Italia” de L’Espresso, presentata insieme a quella dei vini, alla Stazione Leopolda di Firenze.

Fra i ristoranti d’eccellenza italiani ce n’è uno solo che ha avuto il riconoscimento dei tre cappelli, il riconfermato S’Apposentu di Casa Puddu a Siddi (Sud Sardegna), locale condotto dallo chef Roberto Petza. Sette invece i ristoranti che meritano un cappello. Ai Tuguri di Alghero, due in Gallura e cioè Da Giovannino  a  Porto Rotondo  e la Gritta a Palau; due a Cagliari: Dal Corsaro e Luigi Pomata entrambi in viale Regina Margherita, quindi l’Hotel Moderno Ristorante da Achille, a Sant’Antioco nel Sulcis e, infine, nell’Oristanese, Su Carduleu ad Abbasanta.

Al vertice della ristorazione italiana, gli unici locali ai quali è stato attribuito il punteggio massimo di 5 cappelli su 5, ci sono: Casadonna Reale di Castel di Sangro, Le Calandre di Rubano, Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba, e Uliassi di Senigallia. Cappello d’oro invece per Caino di Montemerano, Colline Ciociare di Acuto, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Lorenzo di Forte dei Marmi, Marchesi alla Scala di Milano, Miramonti l’Altro di Concesio, San Domenico di Imola; Vissani di Baschi.

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