di Antonio Pirisi e Mario Ledda
“Migrantes per l’Europa” ha preso il via a Firenze il 29 Settembre. La Mostra di satira si è aperta al Caffè Letterario delle Murate con i vignettisti Giuliano e Contemori che hanno dialogato con Luca Paulesu e Matias Mesquita dell’ Associazione Angolana Njinga Mbande. Antonio G. Pirisi e Mario Ledda hanno portato i saluti della F.A.S.I. e della Regione Sardegna.
Il progetto, voluto dal circolo “Sardegna” di Bologna con il patrocinio della FASI – Federazione delle Associazioni Sarde in Italia – e sostenuto dalla Regione Sardegna- Assessorato del Lavoro, è stato curato da Luca Paulesu con la collaborazione di Bruno Culeddu.
Dopo Firenze Mostra e Rassegna Cinematografica saranno ospitate a Cagliari, a Torino e Bologna.
La satira e il cinema sono chiavi per allargare i propri orizzonti e sensibilizzare le coscienze di fronte all’emergenza umanitaria che in questi giorni attraversa il Mediterraneo e l’Europa.
Questo il presupposto di “Migrantes per l’Europa“.
Gli organizzatori hanno utilizzato il linguaggio universale dell’arte cinematografica e satirica per parlare di migrazione dei popoli, integrazione, identità europea, cittadinanza attiva e democrazia.
Luca Paulesu, curatore della mostra dedicata alla satira, ha selezionato opere di Altan, Marian Avramescu, Benny, Mauro Biani, Massimo Bucchi, Horacio Fidel Cardo, Ernesto Cattoni, Lido Contemori, Marco De Angelis, Francesco Dotti, Maddalena Fragnito De Giorgio, Otmar Grissermann, Mihai Ignat, Katerpillar, Valeriu Kurtu, Roberto Mangosi, Goran Milenkovic, Marilena Nardi, Palù, Giuliano Rossetti, Tjeerd Royaards, Gef Sanna, Sergio Staino, Agim Sulay, Arendt Van Dam.
Alcune delle vignette sono inedite perché espressamente realizzate per l’iniziativa, altre sono già state pubblicate, ma tutte osservano attraverso la lente dissacrante della satira l’epocale fenomeno delle migrazioni.
“Migrantes per l’Europa” è dunque un’occasione di confronto sul tema, sempre più spesso presentato come una minaccia per le popolazioni del Vecchio Continente, nell’occasione delle celebrazioni del 60° anniversario del Trattato di Roma (1957), che poneva le basi per il riconoscimento del lavoratore comunitario (forma embrionale del cittadino “privilegiato perché europeo”).
I nuovi soggetti che fuggono dalla disperazione di stati oppressivi e da terre dove carestie non consentono la sopravvivenza, sono considerati sempre più concorrenti dei cittadini all’interno dello spazio europeo.
Il migrante economico e il rifugiato sembrano essere così diventati anche i responsabili della chiusura delle frontiere intraeuropee e del ritorno ai nazionalismi, nonché dell’impoverimento del sistema di welfare.
Le rappresentazioni satiriche proposte negli spazi espositivi del Caffè Letterario a Le Murate di Firenze entrano nel vivo del dibattito commentando la retorica che da oltre un decennio accompagna il fenomeno migratorio, svelandone le contraddizioni in un paradossale gioco di costruzione e decostruzione della verità.
La rassegna cinematografica “Migrantidoc” accompagna invece il percorso critico sul fenomeno con un ulteriore stimolo alla riflessione attraverso il suggestivo linguaggio del cinema. Immagini e suoni per denunciare sofferenze, svelare drammi, stimolare sogni e ricordi, infondere conforto e fiducia e per parlare della sfida del viaggio e del sogno della meta, ma anche della speranza nel futuro.
Con tale intento la Cineteca di Bologna ha selezionato sette cortometraggi che si sono imposti recentemente all’attenzione della critica e del pubblico. Eccoli : “Babbo Natale” di Alessandro Valenti, “Del prossimo orizzonte” di Tomaso Mannoni, “Il bambino” di Silvia Perra, “La banda del catering” di Matteo Gentiloni, “L’albero della piazza” di Stefano Cattini, “Penalty” di Aldo Iuliano e “Respiro” di Andrea Brusa e Marco Scatuzzi.
“Babbo Natale” di Alessandro Valenti racconta di due bambini africani appena sbarcati sulle coste pugliesi che incontrano uno strano personaggio vestito da Babbo Natale e di come da questo incontro tra emarginati possa accadere qualcosa di poetico e meraviglioso. “In un momento in cui in Europa si costruiscono muri,- ha detto il regista – l’arte e il cinema devono contribuire ad abbatterli perché se le persone sono in difficoltà l’unica cosa da fare è aiutarle. Come dice papa Francesco, gli immigrati non sono “il” pericolo ma “in”pericolo e il non aiutarli è semplicemente da persone meschine, senza coraggio e soprattutto stupide, perché il Male è sempre stupido.” Il film ha vinto alla 73^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il premio MigrArti.
La tragedia della migrazione clandestina e del traffico di esseri umani è trattata magistralmente nell’incalzante “Del prossimo orizzonte” del sardo Tomaso Mannoni, con un inaspettato ribaltamento dei ruoli nel finale. Gli inediti riflessi etici, sociali e religiosi conseguenti alla nuova immigrazione sono trattati con delicatezza e sensibilità in “Il bambino” di Silvia Perra (Primo Premio del Concorso Visioni Sarde).
“La banda del catering” di Matteo Gentiloni, reduce dal premio del pubblico “come miglior corto del CSC” a Cortinametraggio è invece una commedia indiavolata ambientata durante un banchetto, tra colpi di scena e sorprese a non finire. Noli, il capo di una spietata banda criminale filippina, deve ottenere il permesso di
soggiorno italiano. Per coprire la sua attività criminale si procura documenti falsi e finge di essere il titolare di una società di catering.
Nell'”L’albero della piazza” di Stefano Cattini, Zaineb desidera partecipare alla recita di Natale organizzata
dalla sua scuola, ma per riuscirci deve ottenere il consenso dei genitori, divisi tra i valori tradizionali e il desiderio di far crescere la figlia in armonia con un mondo complesso e in perenne mutazione (migliore regia al Mammut Film Festival 2016).
“Penalty” di Aldo Iuliano è un pugno allo stomaco. Il calcio come metafora della lotta per la sopravvivenza, quella di un gruppo di ragazzi africani che devono sfidarsi nel silenzio crudele di un luogo deserto. Il film, premiato alla 74^ Mostra di Venezia e al “Globo D’Oro 2017 è stato selezionato per i Nastri d’Argento e vanta numerosi riconoscimenti e partecipazioni a importanti manifestazioni internazionali, da Nashville a Bourdeaux, fino a Barcellona.
Lascia senza fiato anche “Respiro” di Andrea Brusa e Marco Scatuzzi. Il film racconta l’angosciante storia una rifugiata siriana che deve attraversare il confine italiano e scopre che solo una cosa può salvarla: il suo respiro.
La mostra di satira “Migrantes per l’Europa” è visitabile dalle 8:30 alle 02:00 al Caffè Letterario “Le Murate” di Firenze sino all’8 ottobre, prima di essere riproposta a Torino, Cagliari e Bologna.
La rassegna “Migrantidoc“, curata da Antonello Zanda, Direttore della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari e da Anna Di Martino, Direttrice di Visioni Italiane della Cineteca di Bologna, sarà presentata a Firenze, Torino, Cagliari e Bologna secondo un programma in corso di definizione.