L’iniziativa, che nasce dall’esigenza di affiancare alla terapia farmacologica degli strumenti che rendano più efficace il trattamento della malattia, è voluta e sostenuta dal Rotary Club di Milano San Babila, patrocinata dal Comune di La Maddalena, pensata ed organizzata da Acque Libere grazie alla preziosa collaborazione del Centro Sclerosi Multipla IRCCS Santa Maria Nascente Fondazione Don Carlo Gnocchi e dell’associazione CiboèSalute. I pazienti saranno ospitati all’interno del CEA, Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali, sull’isola di Caprera, messo a disposizione dal Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena che conferma un rapporto di fiducia e di totale collaborazione con Acque Libere.
Gli ingredienti di successo del progetto sono l’alimentazione, l’ambiente, l’esercizio fisico, il benessere mentale e la sfida della vela. A dirlo è la continua attività dei ricercatori della Fondazione Don Gnocchi, con la raccolta dati: le scorse due edizioni hanno offerto l’occasione di effettuare osservazioni scientifiche volte a valutare l’adattamento e le risposte fisiche, cognitive e psicologiche dei partecipanti. L’analisi delle prestazioni motorie, dell’equilibrio, del sonno e delle capacità attentive ha fornito risultati che dimostrano che la partecipazione ad un programma riabilitativo ad elevato impatto psicofisico può mobilitare risorse in qualche modo inaspettate. Di rilevanza ancora maggiore sono i risultati delle valutazioni psicologiche, che dimostrano come l’esperienza sia in grado di favorire il superamento del circolo vizioso che conduce i malati cronici alla passività e alla rassegnazione, ripristinando fiducia e motivazione verso la partecipazione attiva alle terapie. “Stile di Vita, nutrizione e vela” non si pone infatti come alternativa a programmi riabilitativi tradizionali delle strutture sanitarie, ma come un’esperienza propedeutica in grado di restituire o rinforzare l’indispensabile motivazione a proseguire ogni percorso di cura.
Dare, alle persone con sclerosi multipla, la possibilità di sperimentare delle difficoltà in un contesto diverso dal proprio come quello della barca a vela, permette di far conoscere i propri limiti ma – allo stesso tempo – comprendere le proprie potenzialità. Il programma prevede dunque corsi di vela – attivati e gestiti dai volontari della Onlus maddalenina, specializzati in corsi velici per disabili – escursioni alla scoperta della storia e delle bellezze paesaggistiche dell’arcipelago, una sana e corretta alimentazione elaborata dalla Dottoressa biologa nutrizionista Valentina Rossi dell’associazione CiboèSalute ed una terapia fisioterapica costante e mirata da parte dello staff dell’Ospedale milanese.
Un aspetto importante del progetto è anche la divulgazione sul territorio: venerdì 6 ottobre alle 17.30 presso gli Ex Magazzini Ilva di Cala Gavetta, si terrà l’incontro pubblico “Sclerosi multipla, approccio multidisciplinare alla malattia”, interverrà il Dott.Camerino, Past President del Rotary Club Milano San Babila, il Direttore Sanitario Dott. Della Croce, la neurologa Dott.ssa Mendozzi, la fisiatra Dott.ssa Grosso del Centro Sclerosi Multipla IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi.
Al progetto contribuiscono attivamente i volontari del Rotary Club Milano San Babila e quelli di Acque Libere. Procede la collaborazione preziosa con l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Costa Smeralda” di Arzachena, all’interno dell’alternanza scuola lavoro: gli studenti, affiancati ai volontari di Acque Libere e allo staff medico, saranno impegnati nella sfida culinaria alla riscoperta del cibo per proporre un’alimentazione sana nel contesto della tradizione sarda. Anche l’Istituto G. Garibaldi di la Maddalena prosegue coi suoi alunni la ormai consolidata e felice collaborazione con Acque Libere per quanto concerne la logistica e le attività a mare.
“La fisioterapia, una particolare alimentazione e una speciale determinazione a prendersi cura di se stessi oggi, per queste persone, sono elementi che trovano ancoraggio nel ricordo della nostra esperienza. La capacità di reagire a una malattia snervante e faticosa è ancorata ai colori dell’arcipelago, all’immagine di una barca a vela e alla naturale determinazione di uno staff che ha reso anche più umano e semplice il rapporto con la clinica di riferimento. Questo è il grande successo del progetto.” – dichiara il Presidente di Acque Libere Antonello Tovo
«I temi dell’ambiente, della natura e della stessa cultura dell’accessibilità rappresentano riferimenti statutari obbligatori per l’Ente Parco nella programmazione annuale della sua attività. – conclude il Commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri – In questi anni di collaborazione abbiamo individuato nell’associazione “Acque libere” un referente credibile e serio, impegnato a costruire ed elaborare iniziative importanti sia dal punto di vista dell’approfondimento scientifico che nello sviluppo di una cultura dell’accessibilità e dell’integrazione nello spazio naturale di persone affette da disabilità. La terza edizione di questa iniziativa conferma che la collaborazione efficace tra enti pubblici e strutture associative rappresenta una strada utile per la gestione di progetti articolati e complessi che aggiungono valore e qualità al territorio e alla sua comunità».