L’arte del cucito e del ricamo hanno in Sardegna radici lontane e forti. Come le fanciulle di altri tempi, Giulia Loru, in arte Tytonidae, ha appreso l’arte del ricamo osservando sua madre all’opera. Da bambina passava il tempo ad osservare la sua mamma cucire con una vecchia Singer e ne rimaneva affascinata. “Io provavo ad imitarla, facendo piccoli lavoretti di ricamo come casette stilizzate e paesaggi collinari su fazzoletti di carta (non aspettatevi granché avevo pressapoco 5 anni!).”
La mamma non era però l’unica ad ispirare la fantasia di Giulia. Il suo forte rapporto con la sorella le ha rese complici di un connubio creativo che ha consentito ad entrambe di esprimere il proprio estro creativo. “In compagnia di mia sorella Valentina ho sempre allenato la creatività, lei era quella che disegnava e io realizzavo degli abitini alternativi alle Barbie.”
Come accade a tanti creativi, le vicissitudini della vita portano Giulia ad allontanarsi dal suo mondo creativo. La scuola la assorbe al massimo e la porta a prendere strade diverse da quelle immaginate durante l’infanzia, strade incerte e senza un vero obiettivo da rincorrere. “Subito dopo il diploma, decisi di dedicare un anno a me stessa per schiarirmi un po’ le idee.”
È così che Giulia torna ad incontrare il cucito ma passando per un’arte altrettanto antica e radicata in Sardegna: l’uncinetto. “Ho sperimentato nuove tecniche, dalla creazione di amigurumi che vedevano come protagonisti animali e personaggi dei più famosi film di animazione giapponese, per poi arrivare anche al settore dell’abbigliamento come giacche, colli e cappelli.”
Giulia è felice, torna a provare le sensazioni che provava da bambina. Sensazioni che la fanno tornare alle sue origini creative: il cucito. I dubbi sono ancora tanti ma non abbastanza da fermarla. “Decisi di iscrivermi ad una scuola di Taglio e Cucito “Ideando” di Lilli Novella, ma con ancora qualche dubbio perché non avevo la certezza di aver trovato veramente la mia strada. Questo pensiero è sfumato subito! Dal primo anno di lezioni, la mia curiosità in questo campo è cresciuta esponenzialmente, grazie soprattutto all’ambiente in cui ho studiato e alla grande pazienza dell’insegnante. Imparato un modello, lo mettevo subito in pratica cercando di crearne altri secondo le mie idee e i miei gusti.”
Mentre continua a imparare e sperimentare, Giulia partecipa ad un contest online dedicato all’amigurumi: «Crea un Amigurumi con le sembianze di un animale e il suo impiego lavorativo». “Decisi di sceglierne uno che non è sempre preso in considerazione, soprattutto per la sua somiglianza con i suoi cugini gufi e civette: un Barbagianni Marinaio. Impiegai un mese per realizzarlo, purtroppo non vinse ma ero comunque molto soddisfatta del mio lavoro. Da quel giorno Cocò (il suo nome) diventò la mia mascotte! Cocò diviene mascotte e fonte di ispirazione per un brand tutto suo. Giulia si sta dedicando al cucito sartoriale ed è giunto il nome di firmare i suoi capi. Nel mio spirito giocoso, ma con un tocco di serietà (non troppo però ahahah) e decisi di prendere il nome in latino della famiglia dei Barbagianni, ovvero “Tytonidae”.”
Tytonidae racchiude il desiderio di originalità che Giulia cerca per ogni pezzo e capo che realizza e ancora una volta una collaborazione con la sorella Valentina rappresenta la chiave di volta. “Cercare tessuti particolari, a volte con fantasie bizzarre, creare modelli diversi dai soliti ma di uso comune. L’apice di questa ricerca è avvenuta quando con mia sorella Valentina (in arte Madamalour) decidemmo di unire le nostre competenze: io mi sarei occupata dell’elaborazione e creazione dei modelli e lei avrebbe disegnato le illustrazioni impostate come pattern per poi essere stampate su tessuti di varie tipologie. È una collaborazione unica, in quanto il risultato finale è un prodotto originale, nessuno al mondo ne ha uno uguale.”
Le due sorelle iniziano così a produrre accessori e alla fine lavorano alla confezione di esclusivi capi d’abbigliamento. “Un tratto che ci contraddistingue è la ricerca di temi naturali, pattern dedicati al regno animale e vegetale. Insomma la natura è una grande musa ispiratrice.”
Giulia e Valentina guardano al futuro insieme, progettano e sognano senza sosta. “Un sogno nel cassetto c’è: mi piacerebbe avere l’occasione di potermi avvicinare al mondo del teatro. Lavorare nelle sartorie che creano magnifici abiti di scena! Sì, questo sarebbe davvero un sogno. Ma chissà, magari un giorno…”