SI E’ SPENTO A BUENOS AIRES COSIMO TAVERA, SIMBOLO IN ARGENTINA DELL’EMIGRAZIONE: IL RICORDO DI UN COMPAESANO, IMPEGNATO NELL’ATTIVITA’ DEI CIRCOLI SARDI A ROMA

ph: Marga e Cosimo Tavera


di Antonio Maria Masia

Cosimo Tavera, l’argentino di Ittiri, da non dimenticare. E’ mancato all’età di 93 anni, a Buenos Aires un illustre figlio lontano di Ittiri; figlio che non ha mai smesso di ricordare con affetto e fierezza le sue origini.
Era di Ittiri e ad Ittiri sempre tornava con il pensiero e a volte anche fisicamente per onorare il suo luogo di origine, dal quale 25enne era partito come semplice manovale edile dipendente, ma animato dal desiderio di affermarsi e di realizzare in quella terra, allora più che mai accogliente e in via di sviluppo, il sogno della sua vita: una buona posizione ed una bella e solida famiglia. 
Cosimo Tavera, determinato e ottimo lavoratore riuscirà presto a dimostrare le sue capacità, a rendersi autonomo ed a organizzare una sua imprese edile che, a partire dagli anni cinquanta-sessanta, si inserisce a pieno titolo fra quelle più grandi e affermate dell’Argentina. Successivamente, all’inizio degli anni 80, ritenendo opportuno cambiare attività, pone le basi per una azienda importante e apprezzata di produzione di prosciutti, la “Sarda S.A.C.”. 
Nel suo tempo argentino sposa l’abruzzese Silvana e la sua famiglia si completa con i figli Margherita (Marga) e Toni. 
Ma accanto alla famiglia di sangue, Cosimo, sin dal suo arrivo a Buenos Aires, aveva iniziato a coltivare l’amore e la consuetudine con un’altra famiglia, per lui importantissima ed alla quale si lega indissolubilmente fino all’ultimo dei suoi giorni: la comunità dei sardi di Buenos Aires e dell’intera Argentina.
Questo aspetto, dell’intero lungo percorso di vita, aspetto sociale, culturale e civile, di persona dotata di particolare umanità e sensibilità, mi preme fortemente sottolineare da ittirese e da presidente dell’Associazione dei Sardi di Roma il Gremio, la vetrina, da oltre 100 anni, della cultura, della socialità e dell’economia della Sardegna nella Capitale. 
Cosimo cerca e trova in quell’Associazione nata nel 1937 nella capitale Argentina, il cui nome Buenos Aires richiama la Chiesa di Bonaria di Cagliari, secondo un’antica leggenda del 1370, la sua casa, il suo paese, la sua gente. 
“Sa domo”, che certamente ritornava costante, dolce e amara nei suoi pensieri, la trova nell’accogliente e materna “Associazione Sardi Uniti “ di Buenos Aires nata per riunire, seguire, assistere, confortare spiritualmente e dare solidarietà ai numerosi emigrati sardi in Argentina. Per lenire quell’inevitabile dolore intimo, struggente e inevitabile chiamato “amargura”, nostalgia, lontananza. Insieme per ritrovarsi, per raccontarsi, per confrontarsi e insieme per parlare in sardo e di Sardegna. 
Ma non solo: inevitabile il passaggio successivo, cioè il contatto e gli scambi culturali con le altre comunità italiane presenti a Buenos Aires e in Argentina. Ricordiamo la moglie abruzzese di Cosimo e le commistioni di migliaia di sardi con altre etnie e provenienze in quella terra che aveva accolto milioni di emigranti da tutte le parti del continente italiano.
Cosimo collabora attivamente, diventa presidente del circolo di Buenos Aires, apprezzato e amato, per diversi mandati e poi aiuta la nascita e crescita di tanti altri circoli di sardi, sparsi in quel vasto Continente sudamericano. In seguito riveste l’incarico di delegato del Patronato ACLI e poi di presidente della Federazione dei Circoli Argentini, che guida con grande capacità e successo.
La sua opera di stimolo, di impegno, di guida dell’attività dei sardi in Argentina non verrà meno neanche quando lascerà, carico di anni, l’incarico nella Federazione, dove verrà sostituito positivamente e con efficacia dalla figlia Marga, a dimostrazione che la famiglia allargata della comunità dei sardi andava a comprendere ed includere la famiglia Tavera nella sua completezza. 
Non ho avuto, purtroppo, la possibilità di conoscere direttamente questo mio concittadino, come invece mi è stato possibile per la figlia, ma sono onorato di poterlo ricordare in queste poche righe, sottolineando quanto Ittiri è stato ed è orgoglioso di questo figlio che ha insignito, con i Lions di Ittiri, nel 2009 del particolare e significativo premio “il bottone d’oro”, riservato ai cittadini benemeriti. 
Nel 2010 Cosimo, già Cavaliere della Solidarietà e della Stella da parte sia del Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi che del presidente dell’Argentina, e Cavaliere della Repubblica Italiana, aveva ricevuto il prestigioso premio “Navicella della Sardegna”. Premio conferito dall’Associazione Sardegna Oltre il Mare per promuovere la Sardegna e la sua cultura nel mondo: tra i premiati scienziati, giornalisti, scrittori, medici, ricercatori, sportivi, religiosi, personaggi dello spettacolo e musicisti… che hanno contribuito a portare l’Isola all’attenzione nazionale e internazionale. 
Ne sono certo: Ittiri non dimenticherà Cosimo Tavera ed i suoi grandi meriti imprenditoriali, civili, culturali e umanitari. 

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20 commenti

  1. Grand’Uomo, in su celu siada.

  2. Cara Marga, con grande dolore ho appreso la notizia. Sono affettuosamente vicino a te e alla tua famiglia con Pasqualina. E con la FASI tutta. Era un grande uomo. Un esempio per tutti. Un emigrato che si è fatto da se e che ha dato moltissimo. Da giovane dirigente delle ACLI e presidente della Federazione Argentina. Un padre patriarca saggio, sempre curioso, intelligente informato. Resterà nei nostri cuori e nel ricordo.

  3. Cosimo cugino di mia nonna…grande uomo.

  4. Affettuose condoglianze per una grande perdita

  5. Una vita per l’emigrazione organizzata. L’ho conosciuto a Quartu per la convenzione programmatica di una vita fa. Gli argentini speravano in un miracolo – erano gli anni bui dell’Argentina – ed hanno ottenuto solo chiacchiere. Condoglianze alla famiglia.

  6. Condoglianze alla famiglia, R.I.P.

  7. La scomparsa di Cosimo Tavera mi addolora.Lo ho conosciuto a Buenos Aires tanti anni fa in incontri con gli emigrati sardi.Il suo impegno verso gli altri e come imprenditore affermato ,facevano di lui una figura stimata e autorevole.Che la terra ti sia lieve.

  8. Sentida perdida, ha hecho mucho, su ausencia sera muy sentida en las reuniones del circulo, Q.D.E.P.

  9. Un grande e nobile uomo che portava nel cuore la Sardegna dandole lustro con tutte le due forze! R.I.P Cosimo.

  10. R.I.P condoglianze a Margherita e famiglia

  11. Domenico Scala

    Carissimi Silvana, Marga, Toni e famiglia,
    abbiamo appreso della dipartita del vostro e del nostro caro Cosimo, e ne siamo rimasti molto turbati e ci stringiamo a voi in questo momento di grande dolore.
    Cosimo è stato per noi e continuerà ad essere un amico e un mirabile esempio di generosità, amicizia e disinteressata solidarietà, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere e apprezzare. Il mondo dell’emigrazione sarda ricorderà il suo “Patriarca Cosimo” come uno dei figli più illustri.
    Ora è vero che i nostri cari non muoiono mai e che la loro Presenza diventa solo più invisibile, più intima, ma è anche vero che il ‘passaggio’ (per quanto atteso) lascia tracce, lacerazioni.
    Un abbraccio affettuoso.
    Domenico e Laura Scala

  12. Don Cósimo, querida guia para todos los que llegamos mucho después. Les envío un gran abrazo a su familia y que E.P.D.

  13. Un grande uomo! Lavoro importantissimo di riunire I sardi per non sentire la lontananza e la nostalgia della Sardegna

  14. Carissima Marga e famiglia, a nome della Federazione dei circoli sardi in Svizzera vi giungano le nostre più sentite condoglianze.Antonio mura

  15. Lo ricordo molto bene un grande uomo un grande sardo un grande argentino

  16. Todos lo recordamos con mucho afecto, fue una persona muy importante para Sardi Uniti, se lo extraña mucho como también a su señora esposa Silvana.💞

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