di Gian Piero Pinna
Dina Pala, una delle massime artiste sarde viventi, 84 anni suonati, ma ancora piena di vitalità, si era appassionata di arte ammirando le figure contenute nei libri d’arte del padre. Irrequieta e animo avventuroso, ma anche convinta delle proprie capacità artistiche, comincia a modellare la creta e a dipingere giovanissima. La prima mostra personale, la fa a Terralba ad appena dieci anni. Espone un interro presepio realizzato in creta da lei. Anche la critica si accorge dell’artista terralbese, che comincia a conquistare una certa notorietà. Ha appena quindici anni, quando a Parigi conosce Picasso e ha il privilegio di poter ammirare il maestro all’opera, restando letteralmente rapita da questo vecchio artista che dipinge ancora con ardore giovanile.
Rientrata a Terralba, non tarda a riattraversare il mare e a girovagare nelle principali città italiane d’arte. Pur non iscritta ai corsi, frequenta le lezioni di Pittura e Scultura dell’Accademia di Venezia, sotto la guida di Virgilio Guidi, poi si trasferisce all’Accademia d’Arte di Firenze e diventa allieva di Pietro Annigoni.
Negli Anni ’50, ad Oristano incontra Titino Sanna, che a cavallo degli anni ´40 e ´50, è uno dei più grandi scopritori di giovani talenti e organizzatore di mostre d´arte, che la fa esporre nella galleria comunale d’arte di Oristano.
In quegli anni la sua attività diventa frenetica e non manca di partecipare a mostre personali e collettive. Conosce e frequenta artisti del calibro di C. Contini, M. Delitala, Fantini, A. Mura, Stanis Dessy, M. Manca, Melkiorre Melis, A. Sassu, Giò Pomodoro, G. Manzù, M. Sironi, G. De Chirico, R. Guttuso, Mazzacurati, M. Schifano, con molti dei quali stringe anche rapporti di amichevoli scambi culturali. Si moltiplicano le recensioni e di lei si occupano firme prestigiose del giornalismo artistico, come Marcello Serra, Peppetto Pau, P. Pais, N. Valle, D. Sanna, G. Dessy, F. Masala, A. Ciardi Duprè, L. Servolini, G. Falossi, M. Casalini, E. Lilliu. A trentasei anni, è già considerata tra i grandi maestri sardi dell’arte del Novecento e nel 1999, a New York, per l´Art Expò, gli viene riconosciuto il merito di essere la caposcuola del “Fluttuismo”, un genere pittorico da lei inventato.
La sua fama varca i confini nazionali e i collezionisti cominciano a fare incetta delle sue opere. Molti suoi lavori si trovano all’estero a Francoforte, Admen, Cannes, Londra, Parigi, New York, Caracas e Hong Kong, dove nel 1993 vince il primo premio, Art And Word, per la pittura, collocandosi al 7º posto nella classifica mondiale.