L’incerto calendario che vede la discussione sulla doppia preferenza di genere inserita, annullata e reinserita nell’ o.d.g. delle diverse sedute della Commissione Riforme, dopo circa due mesi di silenzio, desta legittima preoccupazione, visto l’avvicinarsi della pausa estiva.
Tanto tempo è infatti trascorso dal 3 maggio scorso, quando Heminas, sentita in audizione unitamente ad altri organismi e associazioni impegnati sulle pari opportunità ha avuto rassicurazioni da parte del Presidente Francesco Agus, circa l’imminente discussione della proposta di stralcio della norma dalla legge elettorale: le donne sarde e “tutti gli uomini di buona volontà non possono più aspettare, come più volte ribadito e come ormai posto da una articolata normativa nazionale di riferimento.
La “scomparsa” e “ricomparsa” della doppia preferenza di genere, prima il 29 giugno, poi il 6 luglio in un ingolfato odg della Prima Commissione è un fatto occasionale e contingente o c’è dell’altro? L’impressione che se ne trae è che, aldilà delle rituali affermazioni di principio, le Istituzioni sarde ai massimi livelli ed i partiti, non abbiamo intenzione di discutere, né tanto meno approvare questa norma di democrazia e civiltà.
Pertanto HEMINAS esprime apprezzamento per le recentissime affermazioni del segretario regionale del PD, Giuseppe Luigi Cucca, che si è espresso in maniera chiara e netta, nel corso della riunione del proprio direttivo a Oristano, a favore della doppia preferenza di genere nella legge elettorale sarda, inserita fra i tre punti cardine del suo programma poiché la questione deve essere “affrontata e risolta”, come riportato dalla stampa. Priorità avrebbe sottolineato Cucca, da attuare con un impegno comune e condiviso dai consiglieri regionali del PD, trattandosi di una modalità di voto irrinunciabile, a garanzia di un equilibrio nelle opportunità di elezione tra donne e uomini. Posizione, ci pare, inequivocabile, se alle parole seguiranno fatti concreti. Su questo punto il segretario PD Cucca ha annunciato un confronto col governatore Pigliaru e col presidente del Consiglio Ganau, a cui a sua volta HEMINAS ha chiesto un incontro allargato ai capigruppo.
Non sono noti, tuttavia ad oggi, in maniera “pubblica e inequivoca” gli orientamenti e le scelte in materia di stralcio della doppia preferenza di genere da parte degli altri partiti e raggruppamenti politici rappresentati nel Consiglio regionale della Sardegna: non è più possibile tergiversare o aggirare una questione cruciale come questa, sperando che con il presumibile “rinvio a settembre” venga annegata nel mare magnum delle tante “cosiddette priorità che finora hanno impedito che la Sardegna si dotasse di uno strumento vitale di democrazia e civiltà.
Alla luce di queste preoccupazione HEMINAS auspica una evoluzione positiva dei fatti e invita il Presidente Agus ad operare con sollecitudine ed in coerenza con l’impegno preso il 3 maggio, affinché si affidi, senza ulteriori indugi, il decisivo mandato di approvazione della norma, alla massima assemblea regionale.
LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE NON VA IN VACANZA. LA RETE “HEMINAS” CHIEDE IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI
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