Riconoscimento internazionale per la Sardegna grazie all’assegnazione, da parte dell’Unesco, della qualifica di “Riserva di Biosfera” al Parco naturale di Tepilora che si estende tra i territori dei comuni di Torpè, Posada, Lodè e Bitti. Il parco è stato formalmente istituito nell’ottobre 2014 con la legge n° 21. Il Programma “Uomo e Biosfera” – Man and the Biosphere Programme (MAB) –, istituito nel 1971, nel corso della 16° Conferenza Generale Unesco si pone come fine la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi e individua territori caratterizzati da biodiversità peculiari, con particolare attenzione ai modelli di gestione promossi a livello locale e alle politiche di sviluppo sostenibile. Nelle motivazioni della scelta della zona, che interessa 50mila abitanti in 17 comuni con un range tra i 251 e 11mila residenti, anche la differenziazione dei paesaggi, con aree montane e il massiccio del Montalbo, pianure, aree fluviali e costiere e la ricchezza di storia e cultura, tra cui il Canto a tenore, già patrimonio immateriale riconosciuto dall’Unesco e la vivacità della limba. “Oggi l’Unesco certifica al mondo che il nostro paesaggio, unico dal punto di vista ambientale e della biodiversità e ricco di storia e cultura, è una risorsa non solo da tutelare e valorizzare ma che è volano per promuove il benessere delle comunità. Assieme agli amministratori locali e a tutti i soggetti che hanno partecipato e ci hanno creduto, siamo molto orgogliosi di avere portato in Sardegna il riconoscimento ‘Riserva della Biosfera’, grazie al progetto di candidatura coordinato dal Parco di Tepilora in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente”. Così l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nella sede dell’Unesco, a Parigi, per ricevere la qualifica assegnata, all’interno del programma MaB (Man and Biosphere). Soddisfazione, a nome del Governo italiano, è stata espressa dall’ambasciatore d’Italia presso l’Unesco, Vincenza Lomonaco. “E’ un’ulteriore prova dell’impegno e della vitalità del nostro paese a tutela dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile” ha dichiarato Lomonaco. Particolare compiacimento è espresso dal presidente del parco di Tepilora, Graziano Spanu. “Siamo riusciti ad arrivare fin qui grazie al supporto della Regione e dell’assessorato dell’Ambiente, che ci auguriamo prosegua così proficuo, e alla coesione fra i sindaci. Abbiamo bruciato i tempi e ne siamo felicissimi. Il nostro è un modello di sviluppo che sta dando frutti importanti e si sta proponendo come buona pratica in tutta la Sardegna”. In Italia, la zona del Parco naturale regionale di Tepilora e i territori del Rio Posada e del Montalbo è la quindicesima riserva individuata. Nel 2016 il riconoscimento era andato alla Collina Po, il territorio piemontese individuato lungo il fiume Po, dalla collina che borda la città di Torino che interessa 85 Comuni, le Aree Protette del Po e della Collina Torinese.
Come non mettere MI PIACE visto che è casa mia…