di Angelo Manca
Nel novantesimo anniversario del conferimento del Premio Nobel a Grazia Deledda, la Sarda Tellus di Genova ha organizzato domenica 7 maggio un incontro dedicato alla grande scrittrice sarda con la partecipazione di una delle più grandi esperte sull’argomento, la critica letteraria Neria De Giovanni, presentata da Bruno Rombi, il quale ha esordito tracciando il profilo della studiosa.
Neria De Giovanni nata a Sestri Levante il 27 02 1952 , laureata in Lettere all’Università di Cagliari, dal 1993 organizza il Premio Nazionale Alghero Donne di letteratura e giornalismo. Giornalista pubblicista e scrittrice al femminile si fa conoscere con 4 documentari radiofonici fra il 2007 e il 2010 “Dieci minuti di…” su altrettante figure femminili. “I luoghi di Grazia” il 15 05 2007 “I luoghi di Eleonora d’Arborea” 3 02 2010, “I luoghi di Dolores Prato 21 05 2010, “I luoghi di Lola Mora” artista argentina, 11 11 2010.
Vince diversi premi letterari e scrive una quarantina di volumi di saggistica letteraria al femminile. In particolare su Grazia Deledda tanto che è considerata un esperta del premio Nobel, cui ha dedicato una quindicina di volumi.
Conosco Neria De Giovanni da cronista, e prendo conoscenza del suo operare come critico letterario leggendo il suo “Il viaggio del muflone”nella metà degli anni ’80 nel quale fa una rassegna delle poesie sarde contemporanee da Bolgeri a Giulio Cossu, da Franco Cocco a Giuseppe Dessì, da Francesco Mannoni a Francesco Masala, Sebastiano Satta, e altri, dedicando alcune delle ultime pagine al sottoscritto di cui segnala con precisione i volumi pubblicati da “Canti per un isola” edito dalla SardaTellus a “L’albero del tempo” non dimenticando di citare l’impegno all’interno della nostra associazione.
Ma di Neria de Giovanni si può parlare per ore perché negli oltre quaranta volumi dedicati a profili di donne che appartengono alla storia ( Amalassunta, Eleonora d’Arborea, Ilaria del Carretto, Juana Ines de la Cruz, Lola Mora e la poesia del rinascimento, Maria e Cristo nella letteratura d’Italia per la libreria Vaticana, e altre. Ma in modo particolare mi è caro citare “Come leggere Canne al vento” “Mito ed eros” “Come la nube sopra il mare” “Il cammino di Efix” “ A tavola con Grazia”… o potrei continuare ad libitum come dicevano i latini.
Vi basti sapere che è andata a parlare della Deledda alla Fiera Internazionale del libro di Buenos Aires, di Santiago del Cile, alla Ford University di New York, a Sidney.
Mi è caro sottolineare ancora che Neria è il presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari , e che dagli anni ’90 ci incontriamo in convegni a livello internazionale, dal Belgio alla Francia, dall’Italia al Romania alla Russia e altri paesi nel mondo.
Importantissima è anche l’attività di editore con la sua casa editrice “NemaPress” dove sono state pubblicate anche alcune mie opere. Ne cito solamente due, “Tsunami” sulla tragedia sull’oceano indiano del 2005. la cui prima lettura si è svolta a Bruxelles, un altra a Reggio Calabria nella sala dei Bronzi di Riace.
“A Costantino Nivola” nel 2001 dedicato al grande scultore sardo noto in tutto il mondo
Potrei continuare ‘ ad libitum ‘ ma lascio la parola a Neria De Giovanni ponendole una domanda molto importante: Perché tanto amore per la Deledda ?
La relatrice Neria De Giovanni, prolissa quanto puntuale, descrive il personaggio Grazia Deledda, il periodo storico sociale culturale. Parla del paese Nuoro, comunità al tempo di circa seimila abitanti.
Il ricordo di Grazia o Grazietta come la chiama Neria, ricco di aneddoti ricavati da uno studio attento e diretto di documenti originali, tiene avvinti gli astanti col proprio racconto, o con la recita di alcune poesie.
In modo particolare si è soffermata sulla fortuna che ha avuto all’estero dopo quella a fatica conquistata in Italia, la sua posizione uscita da una modesta realtà culturale ancorché molto feconda dal punto di vista artistico e letterario, ha poi dato lustro alla civiltà barbaricina.
Alla presidente della Sarda Tellus Lucia Cireddu, che al termine dell’incontro omaggia l’ospite con una targa ricordo dell’anniversario del premio Nobel a Grazia Deledda, Neria ricorda che la giusta data del premio ricevuto a Stoccolma, è il 1927, gia chè nel 1926 data indicata come ufficiale non viene assegnato il Nobel per la letteratura.
Il pubblico ha apprezzato molto le notazioni della studiosa ligure-sarda, la passione con cui ci ha parlato della nostra Premio Nobel, applaudendola, ponendole domande, e acquisendo i testi portati da Neria per i lettori della SardaTellus.
splendido incontro, splendida accoglienza…Grazie alla Presidente Lucia, a Bruno Rombi e a tutti gli amici del Circolo Sarda Tellus di Genova (ovviamente anche ad Angelo per l’articolo e per la sua”assistenza”…)