Dopo un’interruzione di 4 anni riparte la rassegna culturale “Il maggio letterario” giunta alla sua VIII edizione. Organizzata dal Festival Culturale “LiberEvento” con la supervisione delle associazioni Suergiu UNC, Le città invisibili, Contramilonga, coop Mediterranea e il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Carbonia partirà il 19 maggio alle 17.30 la due giorni culturale, nella splendida cornice del Parco archeologico “Cannas di sotto”. La manifestazione che è inserita nella rassegna nazionale “Il maggio dei libri” vedrà sfilare autori regionali e nazionali, laboratori didattici per i bambini delle scuole elementari, musica e letture di brani, mostra di quadri e di libri oltre alla possibilità di visitare gratuitamente il sito archeologico. Il maggio letterario diventato nel Sulcis un cult per la rassegna letteraria riparte da Carbonia e trasforma la sua formula itinerante in stanziale, in quanto la cittadina mineraria è considerata centrale geograficamente e culturalmente. L’evento si concluderà sabato 20 maggio con lo scrittore pugliese Marcello Introna e il suo libro “Percoco” (Mondadori), che ha riscosso numerosi successi a livello nazionale.
Perché Maggio Letterario:
L’idea del Maggio Letterario nasce dalla voglia di far sbocciare, considerata la stagione primaverile, l’interesse verso la cultura a 360 gradi, soprattutto in riferimento alla letteratura. Nel contempo vuole essere un ricordo del Maggio francese o Maggio ’68 quando un insieme di movimenti di rivolta spontanea (Francia, maggio-giugno 1968), di natura insieme sociale, politica e anche filosofica, si ribellarono alla società tradizionale, il capitalismo, l’imperialismo e, in prima battuta, contro il potere gollista allora dominante. Scatenati da una rivolta della gioventù studentesca di Parigi che si estese al mondo operaio e praticamente a tutte le categorie della popolazione sull’intero territorio nazionale, gli eventi del ’68 restano il più importante movimento sociale della storia di Francia del XX secolo. Agli studenti si unirono gli operari che al di là delle rivendicazioni materiali o salariali, e della rimessa in questione del regime gollista dominante dal 1958, contestarono tutti i tipi di autorità. Una parte del movimento degli studenti delle scuole superiori e delle università rivendicò particolarmente la «liberalizzazione dei costumi», e al di là di questo contestò la «vecchia università», la società dei consumi, il capitalismo e la maggior parte delle istituzioni e dei valori tradizionali.