IL V CONGRESSO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI CIRCOLI SARDI IN SVIZZERA SVOLTOSI A ZURIGO

immagine di Bin Ich Nicht


comunicato stampa a cura di Nando Ceruso

Presieduto dal Presidente in carica Antonio Mura, si è concluso il V Congresso della Federazione dei circoli sardi in Svizzera.
Oltre alle autorità politiche svizzere (per la città di Zurigo Rosanna Cappai  – originaria della Sardegna – ha portato il saluto del sindaco e del municipio),  erano presenti: Il Console Generale d’Italia in Zurigo, Giulio Alaimo, i deputati Mauro Pili, Gianni Farina e Alessio Tacconi,  l’ex parlamentare Franco Narducci, Presidente del Forum degli Italiani nel Mondo FAIM.
Presenti anche:
Gianni De Candia, figura storica del mondo dell’emigrazione che nella sua veste diPresidente dell’associazione culturale Messaggero Sardo ha profuso un incommensurabile impegno per tenere collegato il mondo dell’emigrazione con le istituzioni sarde;
Professor Sergio Sotgiu, docente Università di Sassari, che ha presentato un’ampia relazione sul tema: “Professioni e mobilità. I giovani e il lavoro, oggi”
Dott. Leonardo Canonico, Sportello della Regione Sardegna in Svizzera, con la sua relazione “Riflesso per l’emigrazione dei sardi in Svizzera e ricadute di questa esperienza per la Sardegna”
Per la Regione Autonoma di Sardegna, impossibilitata a presenziare, l’Assessore al Lavoro, Dott.ssa Virginia Mura, ha inviato alla Federazione un messaggio video, nell’ambito del quale è stata evidenziata la vicinanza e l’impegno dell’Assessorato verso il mondo dell’emigrazione, con parole di apprezzamento per il qualificato lavoro svolto dalla Federazione dei sardi in Svizzera a favore della comunità sarda in Svizzera e dei sardi ovunque residenti.
La corposa relazione del Presidente Antonio Mura si è accentrata sull’importante lavoro svolto dai circoli nei processi di partecipazione e integrazione della comunità sarda in Svizzera, la promozione della cultura della Sardegna e dei suoi prodotti, nonché il consolidamento dei valori di solidarietà tra sardi.
Alla relazione del Presidente sono seguiti gli interventi dei delegati dei circoli, che hanno animato la giornata, trattando i temi economici e sociali che caratterizzano i vari paesi europei, con particolare riferimento al mondo del lavoro, all’economia e al ruolo insostituibile dei circoli.
Oltre ai diversi campi di impegno assunti dai circoli in Svizzera, sia nella relazione presidenziale, sia negli interventi dei delegati, è emerso l’impegno verso la Regione, dalla quale si aspettano concreti interventi politici per la creazione di posti di lavoro, dunque anche l’attuazione di misure anticicliche sostenute tra governo centrale e Regione, al fine di ridurre l’alta percentuale di disoccupazione vigente, in particolare quella giovanile.
Altri aspetti di non secondaria importanza sono le aspettative degli emigrati collegate al sistema dei trasporti, via mare e via aerea, che devono trovare una regolarizzazione sia dal profilo economico che politico, attraverso una trasparente regolamentazione di un’estensione territoriale che possa essere considerata tale.
Altresì sono stati ripresi i seguenti temi:
Sanità sarda, che deve essere rilanciata e ammodernata con i criteri di una società avanzata;
Territorio, che va tutelato e preservato dal profilo ambientalistico e paesaggistico, nonché sul controllo e sicurezza per i cittadini;
Turismo, che va incentivato con apposite strutture in grado di rispondere alle esigenze del turista e in grado di agevolare e diversificare in tutte le stagioni l’offerta di servizi.
I punti convergenti scaturiti dalla relazione del presidente e dagli interventi dei delegati, sono quelli collegati all’auspicio che da parte delle forze politiche vi sia un maggiore impegno per coinvolgere e rendere partecipi gli emigrati alla vita politica regionale.
RISOLUZIONE FINALE
La Federazione dei circoli sardi in Svizzera, riunita in Zurigo il 13 e 14 maggio 2017, ha concluso il suo V congresso dopo aver analizzato i diversi campi d’attività in cui è stata impegnata in quasi mezzo secolo, in particolare nei momenti di forte esodo migratorio.
È indubbio il ruolo che ha avuto la Federazione e i circoli in essa rappresentati, per favorire il processo culturale e di partecipazione nei paesi di accoglienza, europei e nel mondo.
Infatti, attraverso le Federazioni dei circoli sardi nel mondo è stata garantita la continuità dei rapporti politici con la Regione Sardegna, parimenti sono stati sviluppati importanti rapporti politici e sociali con i paesi ospitanti, favorendo così un naturale processo di partecipazione ed integrazione.
Attualmente la Federazione svizzera, come le altre Federazioni, si trova impegnata ad affrontare il problema di dover assicurare la continuità di impegno attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni, alle quali dovrà essere assicurato l’aggancio politico con la regione di origine.
Auspica, dunque, che anche da parte della Regione sia profuso il massimo impegno di ordine economico e politico affinché la grande risorsa rappresentata dall’emigrazione sarda non vada perduta.
Da ciò la necessità di interventi politici concreti affinché le Federazioni dei circoli sardi nel mondo possano rafforzare le loro attività attraverso validi strumenti tecnologici e rapporti diretti con le realtà politiche sia del paese di provenienza sia dei paesi di accoglimento.
In tal senso, ritiene indispensabile che gli emigrati debbano partecipare alla vita politica della Regione.
Le forze politiche dal canto loro dovranno profondere un impegno serio e credibile affinché ciò si realizzi.
In considerazione dei suoi settecentomila emigrati sparsi in tutto il mondo, la Sardegna non può esimersi dal profondere politiche concrete che colleghino il mondo dell’emigrazione ad essa, pena la perdita di un importante patrimonio culturale, economico e professionale, indispensabile per un nuovo processo di sviluppo della Regione e, in prospettiva, di  un auspicabile rientro di forze professionali proprie con esperienze internazionali. Particolare attenzione va anche dedicata alla prima e seconda generazione emigrata, per agevolarne il rientro in età di quiescenza. Si allude alla garanzia di sicurezza nel territorio, premessa indispensabile per veicolare in Sardegna preziose risorse economiche accumulate dagli emigrati durante la vita lavorativa e determinate dalle prestazioni di previdenza maturate all’estero.
Nell’Assessorato al lavoro della Regione Autonoma della Sardegna si intravede l’ente istituzionale di riferimento attraverso il quale concretizzare politiche mirate alla valorizzazione della risorsa emigrazione per far confluire sinergie utili allo sviluppo e al consolidamento dell’economia regionale.
È auspicabile che la Sardegna sviluppi politiche anticicliche, orientate alla creazione di nuovi posti di lavoro, alfine di arginare l’emorragia dei giovani, anche altamente qualificati, che continuano ad emigrare nella ricerca di un posto di lavoro. Altrettanto importante favorire politiche di rientro degli emigrati qualificati che hanno maturato esperienze all’estero.
Parimenti vanno adottate misure nell’ambito delle politiche dei trasporti, nell’ottica di una reale continuità territoriale che metta la Sardegna in una posizione di pari opportunità rispetto alle altre regioni nazionali ed europee; una politica più attenta ai problemi della sanità per renderla efficiente e in linea con le regioni più progredite d’Italia; politiche ambientalistiche mirate al controllo, alla sicurezza nel territorio e alla salvaguardia dell’ambiente.
La Federazione dei circoli sardi in Svizzera ribadisce il suo impegno per favorire il progresso e lo sviluppo della Sardegna anche con le conoscenze e competenze acquisite dai sardi in emigrazione.

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