LUCA PANCALLI IN SARDEGNA PER LA GIORNATA INAUGURALE DEL MONDIALE DI TENNIS IN CARROZZINA

Al centro il presidente Luca Pancalli con la Nazionale Italiana di Tennis in carrozzina. Alle sue spalle anche Paolo Poddighe e Angelo Binaghi


di Giampaolo Puggioni

La città di Alghero è internazionale per eccellenza. Ma l’arrivo del Mondiale a squadre di Wheelchair Tennis le ha dato un tocco ancor più speciale.

La macchina organizzativa è ben oliata, grazie anche al CIP Sardegna che ha sempre incoraggiato il patron Alberto Corradi ad andare avanti perché confidava nelle sue brillanti capacità.

Nel giorno in cui si è dato il via alla manifestazione con una cerimonia molto suggestiva, non poteva mancare il Presidente Nazionale del CIP Luca Pancalli che si è immerso nella comunità catalana in compagnia del numero 1 del CIP isolano Paolo Poddighe.

“Ho vissuto una giornata straordinaria sia per la Sardegna, sia per Alghero in particolare – ha dichiarato Pancalli – ma soprattutto per il movimento del Tennis in Carrozzina. Però questo importante appuntamento coinvolge inevitabilmente tutta la famiglia dello sport paralimpico italiano perché è la prima volta ci viene affidata l’organizzazione della World Cup Team. Non nego di essermi emozionato tantissimo nel vedere la gente comune che in un abbraccio virtuale ha accolto questi atleti dai virtuosismi eccezionali provenienti da tutto il mondo”.

La Sardegna paralimpica vive dei momenti unici per le manifestazioni che la vedono protagonista. Il 5 maggio sarà l’handbike ad essere al centro dell’attenzione nel corso della prima tappa del Giro d’Italia. Poi sarà il turno di Cagliari con i Mondiali di Calcio a 5 per Ipovedenti e a fine mese la Pararchery European Cup al Geovillage di Olbia.

“Il più bel segnale che viene da Alghero – ha inoltre detto Luca Pancalli – legittima la consapevolezza che il movimento paralimpico italiano stia contagiando virtuosamente il Paese e le comunità. E si unisce ad una serie di eccezionali iniziative concretate grazie all’opera di Paolo Poddighe che le sta mettendo in fila una dopo l’altra. Attraverso i grandi eventi è possibile comunicare in maniera sempre più efficace e pervasiva il nostro messaggio. La Sardegna, e in particolar modo il Cip regionale, è il motore di tutto questo; lancia un sorprendente messaggio di promozione sportiva a tanti ragazzi e ragazze disabili di tutta la nazione”.

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