di Annalisa Atzori
Natalino Musio, classe 1952, è nato a Orune (NU) ed è arrivato a Bovolone (VR) poco più che ragazzo, arruolato nella locale base dell’aeronautica militare. Ha cominciato come marconista per poi specializzarsi in telecomunicazioni nella base Nato di Affi. A Bovolone si è fatto una famiglia, lui e la moglie hanno avuto tre figli e molti nipoti. E’ socio della “Sebastiano Satta” di Verona e concittadino del presidente Salvatore Pau.
L’ex maresciallo, dopo essere andato in pensione, ha mantenuto la sua passione per le telecomunicazioni e ha deciso di mettere le sue competenze al servizio della comunità. Nella sua abitazione di via Prato Castello(oltre ad un’antenna montata su un traliccio alto 25 metri) ha una stanza interamente adibita a stazione ricetrasmittente: le sue apparecchiature (tecnologie vecchie e moderni sistemi informatici che operano insieme; bisogna ammetterlo, è assolutamente all’avanguardia in questo senso!) trasmettono su bande hf, vhf e uhf. Musio è esperto nella comunicazioni nel codice Q (raccolta standardizzata di messaggi codificati di tre lettere, che iniziano tutti con la lettera Q, sviluppata inizialmente per le comunicazioni commerciali via telegrafo e successivamente adottata per altre comunicazioni via radio, in particolare dai radioamatori – cit.) e nell’alfabeto fonetico e quello morse (…punto, linea, intervallo breve, medio e lungo …. qualche nostalgico di certo lo ricorderà) per la telegrafia. Il suo nominativo internazionale è “I3WYO” (leggi Italia 3 Whiskey Yankee Oscar,dove I indica la Nazione Italia, 3 indica il Veneto e le ultime lettere sono assegnate direttamente dal Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni di Roma).
Natalino Musio negli anni Settanta ha fatto parte della Protezione Civile, potendo fornire la consulenza necessaria per creare una rete radiofonica di supporto in caso di calamità naturali. A Bovolone ha dato anche il suo notevole contributo ai tempi delle radio libere. Ora è rimasto uno degli ultimi radioamatori di tutto il Triveneto. L’importanza dei radioamatori si è vista purtroppo in occasione delle ultime catastrofi (terremoti, frane ecc)….Quando i sistemi di telecomunicazione a cui siamo abituati (telefonia fissa e mobile, internet, fax) vanno in tilt, ecco che i radioamatori restano gli unici a poter comunicare anche a lunghe distanze e a rispondere agli SOS. Fondamentali, più che importanti.
Inoltre, l’ex maresciallo ha anche aiutato la piccola radio della Parrocchia di Bovolone a sopravvivere. Con l’avvento di internet, è stato lui a proporre di trasmettere le messe in streaming. Nel 2010 ha creato la prima web tv parrocchiale, la quale permette di seguire da ogni parte del mondo (audio e video) tutte le funzioni religiose. Musio ha mantenuto contatti radio con i missionari veronesi in Africa e in America Latina. Una volta, ha addirittura messo in contatto il Vescovo di Verona (che si trovava in viaggio a Montevideo) con la sua Diocesi!
La sua stazione radio è sempre accesa e pronta a dare aiuto in caso di necessità.