Il Cagliari ferma la corsa della Lazio al Sant’Elia. 0-0 in una partita forse poco divertente per gli spettatori neutrali, con poche occasioni da gol, ma che ha ancora una volta confermato la crescita della squadra di Rastelli. Solido, compatto, ben messo in campo, il Cagliari ha fornito una prova matura sotto il profilo tattico, encomiabile sul piano del sacrificio e impeccabile in difesa, proprio lì dove si erano manifestate le maggiori pecche in questo campionato. Era fondamentale non concedere un centimetro a giocatori micidiali negli spazi come quelli della Lazio; e così è stato, grazie all’impegno di tutti, con marcature raddoppiate e in alcuni casi triplicate. Felipe Anderson, Immobile e Keita sono stati imbrigliati bene, la costruzione della manovra sempre disturbata, attraverso una applicazione costante del pressing alto, a partire da Sau. Rafael ha dovuto effettuare un solo intervento impegnativo, su un tiro di Felipe Anderson. E nel finale, con l’inserimento di Farias e il calo fisico dei laziali, sono venuti fuori i rossoblù che hanno trovato maggiori spazi dove affondare: la mancanza di lucidità, comprensibile visto il gran correre, ha giocato un brutto scherzo ai tiratori. Il pareggio è sacrosanto: è il primo 0-0 stagionale per il Cagliari.
Rastelli conferma lo schieramento ad una punta, Sau, al posto dell’infortunato Borriello. Rientra nell’undici titolare Padoin, che rileva l’altro acciaccato, Barella. Scarne le note di cronaca nel primo tempo, più combattuto che giocato. Il vento di maestrale non è amico dei calciatori, cambia le traiettorie di molti passaggi. Dopo otto minuti deve alzare bandiera bianca il capitano Daniele Dessena: lo sostituisce Faragò, al debutto al Sant’Elia. La Lazio si fa pericolosa su azione d’angolo: Hoedt incorna di potenza, Immobile da due passi si vede il pallone addosso e fortunatamente non riesce a deviare verso Rafael; poi un tiro di Keita da posizione pericolosa è deviato in angolo da Isla. Il Cagliari cerca i lanci lunghi a superare il centrocampo per fare fiondare Sau oltre la linea difensiva biancazzurra: i centrali Hoedt e De Vrij però fanno buona guardia.
Ad inizio ripresa la Lazio prova a rompere gli indugi. Al 48’ Felipe Anderson fa partire un gran tiro da fuori ara che sfiora la traversa. Al 59’ contropiede velocissimo condotta da Radu, tocco per Felipe Anderson, che ha la possibilità del tiro pulito: il brasiliano cerca di piazzare il pallone, bravissimo Rafael ad intuire la direzione della traiettoria e fermarla a terra. I rossoblù alleggeriscono la pressione con un paio di punizioni di Tachtsidis e Joao Pedro scagliate all’interno dell’area: i laziali sorvegliano. A metà ripresa gli allenatori operano due cambi. Inzaghi toglie Radu per inserire Djordijevic, con arretramento di Lulic; Rastelli schiera Farias per Sau. Al 69’ splendido recupero di Isla che strappa il pallone a Immobile, la cui azione era stata ritardata da Pisacane nell’uno contro uno. Da qui in avanti meglio il Cagliari. Al 77’ Ionita controlla su un cross di Isla, tocco dietro per Joao Pedro, tiro alto. Contropiede di Ionita che fila via sulla sinistra e centra un pallone invitante: Farias non ha l’abilità nel gioco aereo di Borriello e non riesce a deviare di testa. La combinazione tra i due si ripete poco dopo, lancio del moldavo e scatto del brasiliano, cui non riesce l’ultimo dribbling nei confronti di De Vrij. All’81’ la più grossa occasione per i rossoblù: cross dalla sinistra di Tachtsidis, testa di Ionita che fa pervenire la palla a Padoin tutto solo all’interno dell’area: il centrocampista controlla ma calcia male, sul fondo.
All’87’ scambio Farias-Joao Pedro-Farias che si allunga il pallone e finisce a terra sull’attacco di Hoedt e sull’uscita di Strakosha. All’89’ ancora Tachtsidis, tra i migliori, parte palla al piede e serve Farias, fermato nel duello uno contro uno con Hoedt.
Dopo 4’ di recupero, l’arbitro Guida fischia la fine: 0-0, dopo la sosta si va a Palermo.