Nell’anno Gramsciano – istituito dalla Regione Sardegna in occasione del 125° anniversario della nascita e 80° della scomparsa – esce nelle sale “Nel mondo grande e terribile”, un film sulla vita e il pensiero del grande pensatore e politico sardo.
L’opera sarà presentata in prima nazionale il 23 marzo a Cagliari presso il Cinema Spazio Odissea, viale Trieste 84. A Milano sarà presentata il 26 aprile presso l’Anteo Spazio Cinema in via Milazzo, 9. A Torino sarà visibile invece il 29 maggio al Museo del Cinema, a cura dell’ Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.
Per tutti i circoli è possibile prenotarsi al seguente indirizzo e-mail: daniele.maggioni@gmail.com.
La pellicola racconta l’umanità della figura, la difficoltà dell’esistenza e la complessità del pensiero di Antonio Gramsci attraverso le parole delle Lettere e dei Quaderni scritti in carcere negli ultimi dieci anni di vita.
Sinossi.
Nel film lo spazio scenico del presente carcerario di Gramsci è mostrato anche come uno spazio mentale, quasi astratto; esso si allarga e si restringe a seconda del suo stato d’animo. Nella cella si materializzano i suoi ricordi e fantasmi. Il prigioniero Gramsci rievoca momenti del passato e combatte con il senso di abbandono che lo consuma, oppresso in una situazione di separazione dal mondo politico e affettivo.
Il film si articola in una struttura a più livelli che si intersecano e si ritrovano in rimandi e assonanze reciproche.
Un carcere duplice, quindi: materiale e concreto, ma anche intangibile e immaginario. Anni durissimi di una esistenza già faticosa.
Ciononostante le riflessioni di Gramsci hanno lasciato una traccia indelebile nel pensiero filosofico e politico contemporaneo.
Il film.
“Nel mondo grande e terribile” è scritto, sceneggiato e diretto da Daniele Maggioni, Laura Perini e Maria Grazia Perria.
Queste le note di regia:
“Il progetto nasce dalla convergenza di intenti di diversi organismi, istituzioni, imprese e artisti, a partire dall’Istituto Gramsci della Sardegna presieduto da Nereide Rudas e diretto da Eugenio Orrù. Il pensiero di Gramsci oggi è più vivo che mai in Italia e nel mondo prova ne è il suo studio in tutte le università internazionali e l’adesione universale di storici, studiosi, appassionati e persone comune all’International Gramsci Society.
Diversi prodotti audiovisivi sono stati realizzati intorno alla figura e al pensiero di Gramsci, alcuni ne sceneggiavano la vita, altri di tipo documentaristico raccoglievano testimonianze di chi lo ha conosciuto, altri ancora con interviste di tipo storico scientifico davano conto del suo pensiero. In una fase di indagine preliminare abbiamo visto e rivisto quasi tutti i prodotti audiovisivi realizzati ascrivibili per lo più a due distinti e precisi gruppi, uno di carattere, potremmo dire, agiografico, da sceneggiato televisivo classico con una componente narrativa quasi romanzata; l’altro, quello più storico e scientifico, con prodotti di grande interesse ma in molti casi privi di intensità cinematografica. Il tentativo che ci proponiamo è quello di un delicato equilibrio tra il racconto della vita e il racconto delle idee che si sviluppi in un prodotto in cui si avverta anche una qualità della narrazione cinematografica. Il film dunque tende a dar conto della vita e del pensiero di Antonio Gramsci. Ovviamente non di tutta la vita né di tutto il pensiero. L’idea guida è di partire da un momento preciso della sua vita, quello che per certi versi è il più significativo: il carcere. Non un carcere specifico, ma un carcere universale un luogo di detenzione che è tutti i luoghi della sua detenzione. Nel carcere Gramsci produce le sue riflessioni principali. Attraverso questo carcere “ideale” si darà conto di quella che lui stesso chiama una doppia prigionia, quella fisica e quella mentale. Il carcere è il luogo concreto in cui incontra alcune persone (la cognata Tania, il secondino sardo, i suoi compagni) ma è anche il luogo in cui si materializzeranno i suoi fantasmi (familiari come la madre Peppina, la sorella Teresina e la moglie Julca e politici, come Bucharin, esponente dell’ortodossia durante il primo periodo dello stalinismo). Il carcere si apre anche ai ricordi del passato, con alcuni episodi della sua infanzia o con alcuni momenti vissuti a Torino nella redazione di Ordine Nuovo. Per raccontare invece il suo pensiero, abbiamo individuato un percorso visivo nella natura e nel paesaggio, un percorso che rappresenti a partire da una veduta ampia, e un suo progressivo restringimento, il paesaggio che da Ghilarza va verso Abbasanta, un paesaggio gramsciano, che il Gramsci bambino (Nino) percorreva a piedi per consegnare a una cliente le camicie cucite e stirate dalla madre e dalle sorelle. Il restringimento visivo si chiude, verso la fine del film, nella porcilaia dove quella stessa cliente teneva rinchiuso il proprio figlio ritardato mentale.
Il film, prodotto da Tore Cubeddu per TERRA DE PUNT, è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Gramsci della Sardegna, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno del Comune di Cagliari, Filming Cagliari e Fondazione Sardegna Film Commission e con la partecipazione di Sardegna Teatro, Società Umanitaria, Cineteca Sarda di Cagliari, Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza, Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, Fondazione Gramsci Onlus, Ejatv.
Antonio Gramsci è interpretato dal cagliaritano Corrado Giannetti e sono quasi tutte sarde le figure professionali, tecniche e artistiche che hanno composto il cast e la troupe cinematografica
Il cast.
Nel cast, oltre a Giannetti sono presenti: Lorenzo Cossu (Nino, Gramsci bambino), Anita Kravos (Tania) , Maryna Bondarenko (Giulia Schucht), Fausto Siddi (Gustavo Trombetti), Senio Dattena (Nicolaj Bucharin), Valentino Mannias (Agente di custodia sardo), Alessandro Pani (Vincenzo Bianco), Giuseppe Boy (Giudice Inquirente), Giulia Paderi (Teresina Gramsci), Isella Orchis (Madre Gramsci), Nunzio Caponio (Padre Gramsci), Luca Sorrentino (Medico), Antonio Cocco (Agente di custodia), Daniele Pisu (Gennaro Gramsci), Marta Puddu (Emma Gramsci), Elena Coghe (Grazietta Gramsci), Anna Obino (Teresina Gramsci bambina), Nicola Atzori (Mario Gramsci), Daniele Meloni (Carcerato 1), Daniele Atzeni (Carcerato 2), Marco Antonio Pani (Carcerato 3), Stefano Cau (Carcerato 4), Sergey Mozgovoy (Russo 1), Alexander Prudnikov (Russo 2), Valery Valasiuk (Russo 3), Marco Veloce (Russo 4).
La Troupe.
Direttore della fotografia: Paolo Carboni
La scenografia è stata realizzata Pietro Rais. I costumi sono opera di Stefania Grilli e Salvatore Aresu. Assistente costumista: Franco Boi. Sarta: Adriana Gerardo. Le musiche di Massimo Ferra sono state registrate presso Stefano e Pietro Ferra. Operatore: Andrea Cannas. Montaggio: Daniele Maggioni e Andrea Lotta. Fonico: Piergiuseppe Fancellu. Montaggio del suono e mix: Massimo Mariani. Color: Andrea Iannelli. Il casting è stato curato da Clara Murtas con Rossanna Patricelli. Script: Lara Saderi. Direttore di produzione: Roberta Aloiso.
È possibile noleggiare una copia del film in DVD o in Blu-Ray. É sufficiente che i Circoli scrivano direttamente a questo indirizzo: daniele.maggioni@gmail.com