Dove ci si trova bene, calorosamente accolti ed altrettanto calorosamente applauditi, si torna sempre volentieri. E’ infatti la quinta volta che al Circolo dei Sardi “Montanaru” di Udine si esibisce, con indiscussa maestria, il Complesso d’archi del Friuli e del Veneto, diretto dal maestro e violino solista Guido Freschi.
E tanto s’è diffusa la voce dell’affettuosa accoglienza dei Sardi che quest’anno il numero dei componenti il Complesso si è esponenzialmente raddoppiato: dai quattro dello scorso anno, gli applausi sono stati moltiplicati per ben 9 artisti: 4 violini più quello del direttore solista, 2 violoncelli, 1 viola ed 1 clavicembalo; un ensemble di tutto rispetto! Non per nulla il complesso s’è esibito in numerosi concerti sia in Italia che all’estero anche in collaborazione con diverse rinomate orchestre, sempre ottimamente quotato ed apprezzato.
Applausi sinceri sono toccati anche alla soprano Lisa Di Prisco, dalla calda, morbida voce, che ci ha deliziati con tre notissi!Ili ed amati brani isolani.
Il concerto di quest’anno era totalmente incentrato sulla musica vivaldiana.
Antonio Vivaldi, (Venezia 1678-Vienna 1741) conosciuto anche come il “prete rosso” a causa della fulva criniera e dagli Ordini sacri che gli sono stati impartiti nel 1703. Non ha, se non sporadicamente esercitato, per motivi di salute ,il sacerdozio e pertanto si è completamente dedicato alla musica, tanto da essere nominato insegnante di violino alle “putte esposte ” presso l’Ospedale della Pietà, una delle quattro grandi istituzioni musicali della Venezia giunta ormai quasi al tramonto quale potenza marinara ma, ancora viva e feconda nell’arte musicale manierista.
Qui egli si applicò alla composizione di una enorme quantità di musica, specialmente strumentale, conquistandosi anche la fama di grande virtuoso. Soggiornò a Roma, Amsterdam, Mantova e più volte a Vienna dove morì, in povertà, nel 1741.
Tanta e talmente vasta è la produzione vivaldiana che il maestro Freschi ha dovuto scegliere , per la serata, solo quattro concerti e due sinfonie “avanti l’opera” come era costume dell’epoca, e tanta e talmente esercitata è l’armonica maestria del complesso che ha dato l’impressione, proprio nello spirito di Vivaldi, di divertirsi nell’esecuzione dei brani stessi con i continui rimandi fra l’assolo del violino e violoncello o con le risposte e le dovute sottolineature del clavicembalo o le ripetizioni degli altri violini. Anche i soci del circolo si sono divertiti allo scherzare degli strumenti tanto da applaudire a volte “fuori tempo” ingannati dai pianissimi sospesi, cercati e voluti per diletto da Vivaldi stesso che sembra scrivere una musica ripetitiva ed è invece composita e ricomposta.
Ci sian10 riscattati applaudendo “a tempo”, commossi e grati, la Lisa Di Prisco che ci ha regalato i ventosi cieli di Sardegna solcati dal” su bolu ‘e s’Astore”, e ci ha inteneriti coi toni morbidi della sua voce, col famoso” No potho reposare” ; mi scuso per il primo brano, cantato ad inizio serata , che non sono riuscito a memorizzare .
Quasi due ore sono volate proprio come il volo del falco musicato da Tonino Puddu che, come ha ricordato il Presidente del circolo Sanna nei ringraziamenti finali, ha personalmente conosciuto proprio in occasione dell’inaugurazione del “Montanaru”.
Circolo che continua l’opera sua, quasi, senza “reposare”.
Altra bella serata in compagnia del maestro Guido Freschi al Circolo Montanaru.