UN’ONDA DA RECORD PER FRANCISCO PORCELLA: “CAVALCA” UN MURO DI 30 METRI D’ACQUA A NAZARE’ IN PORTOGALLO

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di Maria Luisa Porcella Ciusa

Lascia senza fiato anche i più coraggiosi l’ultima impresa di uno degli atleti più amati e conosciuti della nostra isola: il video del surfman sardo-hawaiano Francisco Porcella, è diventato ormai virale online, registrando più di un milione di visualizzazioni. La cosa non deve stupire, considerato che l’onda che l’atleta ha cavalcato qualche giorno fa a Nazarè, in Portogallo, è stata considerata come una delle più grandi mai viste: stiamo parlando di circa 30 metri di muro d’acqua, come un palazzo di 10 piani, per far capire anche ai non addetti ai lavori. Nazarè è il borgo di pescatori più conosciuto e pittoresco del Portogallo, diventato famoso in tutto il mondo grazie ad una particolare caratteristica morfologica. Sotto la rupe alta 320m l’oceano riesce a creare onde ciclopiche che sfiorano i 30 metri di altezza. Un canyon sottomarino profondo 5 metri e che si estende per 230 chilometri davanti alla rupe permette infatti all’acqua di caricarsi prima di raggiungere i bassi fondali. Le onde vengono così convogliate verso Playa de Nord con una potenza che non è confrontabile col resto della costa. La scenografia è poi ulteriormente enfatizzata dal fatto che dalla piattaforma del faro si ha una visione perfetta. Sembra uno stadio fatto apposta per celebrare questo maestoso spettacolo della natura. È qui che negli ultimi anni i professionisti del surf estremo hanno cavalcato le onde da record più alte. «La settimana scorsa ho lasciato Maui dopo tre settimane passate insieme ai miei preziosi ragazzi», racconta Pietro Porcella, giornalista e padre dei super campioni Francisco e Niccolò (anche lui famoso e apprezzatissimo surfista e sportivo estremo). «Francisco mi ha confessato che sperava con tutte le sue forze di essere nominato ai World Surf League XXL Awards per la performance dell’anno e ottenere così il pass per il Big Surf Tour dopo che aveva trascorso questi ultimi dieci mesi in giro per il mondo alla ricerca delle onde più grandi. Poi ci siamo salutati e ci siamo dati appuntamento nella nostra amata Sardegna a giugno. Sapevo che dallo scorso weekend sarebbe stato a surfare prima in Portogallo e poi in Marocco e, nonostante io e Kirsten (la mamma) avessimo provato a chiamarlo varie volte, il suo cellulare risultava sempre non raggiungibile». Ma dopo qualche ora dall’ultimo tentativo di chiamata, mentre lui e la moglie erano in macchina verso casa (in Florida), Kirsten dà un rapido sguardo al suo cellulare. «Ricordo ancora il suo grido risuonare per tutto l’abitacolo: “Look, look, oh my God, Francisco!!!”». Aveva appena visto online il video della cavalcata sull’onda gigante del figlio e, da mamma, era rimasta dapprima turbata per la pericolosità dell’impresa ma subito dopo super orgogliosa per il coraggio dell’atleta.

La speranza a questo punto è una sola: che il 2017 sia finalmente l’anno di consacrazione della bravura, preparazione e coraggio di Francisco Porcella, perché un’impresa come quella di Nazarè è degna solo di un grande e appassionato campione con la C maiuscola.

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