di Bruno Culeddu
Siamo felici di comunicare che il cortometraggio “A Casa Mia” di Mario Piredda, appena presentato ai lettori di Tottus in pari perché finalista a VISIONI SARDE, ha vinto il David di Donatello come Miglior Cortometraggio. Il prestigioso riconoscimento è stato tributato dalla giuria dell’Accademia del Cinema Italiano, per “il severo rigore nelle scelte di regia e sceneggiatura. Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse. Quasi una metafora delle ambizioni del miglior cinema italiano”.
«Sono felicissimo di questo premio. – ha commentato Mario Piredda – Arriva per un lavoro a cui tengo molto, sulla mia terra e sulla mia famiglia. Volevo mostrare lo spopolamento e la perdita di autenticità del territorio e delle sue tradizioni, la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni anche attraverso un paesaggio invernale molto distante dalle immagini e dai contenuti patinati dei tabloid estivi e dei dépliant turistici».
L’opera, girata in Sardegna e in lingua sarda, racconta di un’anziana vedova – interpretata magistralmente da Giusi Merli, già ammirata nella “Grande Bellezza” di Sorrentino – e un amico pescatore, impersonato da Giulio Pau, che, rimasti gli unici abitanti di un borgo sul mare che si ripopola solo d’estate, vivono nella speranza che l’inverno non finisca.
Considerato l’alto livello degli altri otto finalisti, questo premio rende ancora più arduo il compito della giuria chiamata a indicare il vincitore di Visioni Sarde.
“A Casa Mia” sarà visibile a Bologna il 2 marzo, nel corso delle proiezioni di Visioni Sarde.