RICONOSCIMENTO PER MARIA GIOVANNA CHERCHI TRA GLI OSCAR DELLA CULTURA AL PREMIO ALZIATOR

ph: la consegna del premio a Maria Giovanna Cherchi


Anche il Marghine tra gli Oscar della Cultura in occasione del Premio Alziator svoltosi a Cagliari nei giorni scorsi presso il teatro delle Saline. La celebre cantante bolotanese Maria Giovanna Cherchi è stata insignita del prestigioso riconoscimento dalla Fondazione Alziator, presieduta fino a pochi giorni fa dalla eminente psichiatra e studiosa di Macomer Nereide Rudas, scomparsa all’età di 92 anni dopo una vita di straordinari successi scientifici e letterari. La Fondazione Alziator, oggi guidata da Maurizio Porcelli con la direzione artistica di Luigi Puddu ed il supporto di un direttivo di alto profilo con personalità del calibro di Bachisio Bandinu, antropologo di fama nazionale, Giuseppe Luigi Nonnis, scrittore a lungo preside nelle scuole superiori, e Tonino Oppes, giornalista-scrittore per molti anni caporedattore del TGR Sardegna, ha scelto tra le varie personalità premiate anche Maria Giovanna Cherchi con una motivazione molto articolata. “Una delle voci della Sardegna che riempie di gioia il cuore dei tanti sardi sparsi nel Mondo nel corso delle sue emozionanti tournèe nella Penisola e all’estero. La sua magistrale capacità interpretativa e l’unicità del timbro vocale ne fanno una delle cantanti di musica popolare più apprezzate e applaudite dal pubblico. Il suo animo generoso e nobile la porta spesso nei luoghi di sofferenza per regalare, gratuitamente, gioia e felicità alle persone più sfortunate grazie alle sue struggenti melodie cantante con eleganza ed impareggiabile bravura. Per i suoi meriti artistici e umanitari, oltre che per il suo lavoro quotidiano quale docente di religione nelle scuole primarie, è stata scelta per cantare in onore di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco nel corso dei viaggi pastorali in Sardegna dei due Pontefici.” Una serata molto intensa, presentata da Valeria Aresti, avvocata impegnata nel sociale, con la voce recitante di Susi Ronchi, mezzobusto molto noto della Rai, che ha tributato gli ambiti riconoscimenti alla Prefetta Giuliana Perrotta, al Sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari Claudio Orazi, a Franco Siddi consigliere di Amministrazione della RAI, a Gianni Filippini, direttore Editoriale dell’Unione Sarda, a Maria Antonietta Mongiu presidente del FAI Sardegna, alla docente Gloria Podda, assessore alla Cultura del Comune di Villasor, a Gualtiero Cualbu imprenditore fonnese notissimo per le vicende di Tuvixeddu e per il THotel, gioiello del turismo congressuale del capoluogo sardo, a Federica Sarritzu dell’Hotel Baia di Nora, alle Sorelle Piredda dell’omonimo atelier, alla leggenda del calcio Gigi Riva e al virtuoso della chitarra Simone Onnis. I manoscritti di Nereide Rudas con le motivazioni hanno ricordato alcuni grandi figli dell’Isola come il decano dei medici sardi Ugo Carcassi, il religioso Fra Lorenzo, il compositore Franco Oppo, il giornalista dell’Unione Sarda Giorgio Pisano e lo scultore Pinuccio Sciola. A parlare di letteratura alcune grandi firme dell’Unione Sarda come Maria Francesca Chiappe, capo redattore della cronaca di Cagliari, e i colleghi Paolo Matta e Pietro Picciau, Tonino Oppes e Alberto Monteverde storico ed esperto della grande guerra. All’inizio della cerimonia è stato il grande intellettuale, giornalista e scrittore Paolo Pillonca a commemorare la figura di Nereide Rudas con un intervento toccante che ha emozionato la foltissima platea accorsa in teatro per assistere ad un evento di straordinaria rilevanza culturale per l’intera isola.

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