UN CAGLIARI SENZA MORDENTE PERDE A BERGAMO: L’ATALANTA SI IMPONE PER 2 A 0


La tradizione negativa prosegue. Bergamo rimane infausta per il Cagliari, che non vince in terra bergamasca dal 1991. 2-0 per l’Atalanta, fissato da una doppietta di Gomez nei primi sedici minuti. I rossoblù ci hanno provato, gettando sul campo cuore, orgoglio e coraggio, ma le difficoltà oggettive di organico si sono rivelate decisive. Inutile ripetere la lunga lista degli assenti, tra infortuni e squalifiche, soprattutto concentrati in attacco. Rastelli ha chiesto un sacrificio a Marco Borriello, in campo nonostante non al meglio, e ha dovuto fare a meno anche di Marco Sau, anch’egli acciaccato. Formazione obbligata a quel punto per il tecnico rossoblù, costretto a fare il conto degli undici giocatori abili e arruolati. Come se non bastasse, il Cagliari si è trovato di fronte una delle squadre più in forma del campionato, la spumeggiante Atalanta di Gasperini, che ha confermato di attraversare un grande momento. Sotto la pioggia torrenziale di Bergamo, perlomeno due buone notizie: il ritorno dopo cinque mesi di Artur Ionita dopo il grave infortunio di Bologna, e l’esordio in Serie A del giovane Federico Serra.

Rispetto a domenica scorsa, torna Barella, al posto di Sau, in panchina ma praticamente indisponibile. L’Atalanta parte sparata, pressa a tutto spiano e al primo affondo va in vantaggio. Siamo al 4’, cross basso di Conti che trova Gomez dalla parte opposta: tiro preciso e palla in rete. I padroni di casa insistono e al 16’ raddoppiano. Il gol è ancora di Gomez, stavolta è una perla di rara precisione, con un tiro da posizione defilata che si spegne nell’angolo alto, fuori dalla portata di Rafael. Al 18’ cross di Kurtic, Petagna controlla in area ma fortunatamente non riesce a girarsi. Calato di intensità l’ossessivo pressing alto praticato dall’Atalanta, il Cagliari esce pian piano dal guscio. Borriello, unico terminale offensivo, lotta su tutto il versante d’attacco, cercando di fare sponde per l’inserimento dei compagni; Di Gennaro si muove da una parte e dall’altra, alla ricerca di palloni giocabili. Soprattutto nella ripresa i rossoblù aumentano il grado di aggressività e si riversano nella metacampo bergamasca. Il Cagliari ottiene una serie di punizioni e calci d’angolo e crea un paio di buone situazioni, cui manca l’ultimo tocco per concretizzare. Di Gennaro ci prova con una punizione direttamente in porta, Berisha respinge coi pugni. L’Atalanta attende, supera il momento difficile e gestisce. Entrano Miangue, Serra e Ionita, per Dessena, Capuano e Ceppitelli. Nel finale si rifà sotto l’Atalanta: Rafael nega il gol a Cristante e Petagna. Il risultato non cambia: domenica notte arriva la Juventus al Sant’Elia e ci vorrà il massimo sostegno da parte dei tifosi per aiutare la squadra verso l’impresa.

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