di Tommaso Esca
“Per queste feste del Santo Natale e per tutto l’anno nuovo, aprite le porte del vostro cuore e della vostra casa e mensa a chi non può darvi niente in cambio. Aiutate e camminate insieme al vostro prossimo, affinchè nulla vi tolga la gioia della speranza.”
Questa riflessione sulla visita pastorale di S.E. il Vescovo Mons. Mosè Marcia ad Orosei, vuole iniziare con le parole della sua ultima omelia oroseina. Una visita di oltre 10 giorni (4-15 Dicembre), nelle parrocchie di San Giacomo Apostolo e Sant’Antonio Abate di Sos Alinos, che ha toccato buona parte delle realtà vive e vitali, nonché quelle più delicate e indebolite da vecchiaia e malattie dell’intera comunità oroseina. Orosei è oggi una cittadina multi-etnica e multi-religiosa, di 7.000 abitanti. Oltre il 7% dei residenti abituali, cioè più di 500 nuovi concittadini, sono stranieri (dae onzi parte de mundhu). La comunità marocchina , seconda per numero, dopo quella rumena, vive stabilmente da oltre 30 anni, con al seguito le proprie famiglie, di religione mussulmana. Così pure la comunità rumena, cristiani-ortodossi, anche se di recente immigrazione, spesso si porta dietro la propria famiglia. Questo ha consentito una buona integrazione con gli oroseini, grazie anche al continuo aiuto della comunità cristiana e all’opera silenziosa e viva dell’associazione vincenziani, sempre presenti, soprattutto nei momenti di maggiore bisogno. Nell’incontro con gli Amministratori e dipendenti comunali, S.E. il Vescovo ha dichiarato che, di sua spontanea volontà, generalmente, non invade mai la sfera prettamente civile delle istituzioni, ma , se invitato, è ben contento di partecipare.
Il Sindaco di Orosei, Nino Canzano, ha ringraziato S.E. per la gradita visita in sala consilare. Ha esposto ai presenti, un’Orosei in continua crescita di popolazione e di accoglienza per tante giovani coppie che, in questo territorio, trovano un lavoro dignitoso, anche se spesso, legato alla stagionalità del settore turistico. E’ un’Orosei, conosciuta nel mondo per la bellezza delle sue coste e del suo omonimo golfo, uno dei luoghi più belli ed esclusivi del Mar Mediterraneo. Orosei non è solo mare e alberghi, è importante anche per il settore lapideo che regge bene alla crisi con la conquista di nuovi mercati in tutto il mondo. La velocità, la quantità di estrazione e le tecnologie ultra-moderne di lavorazione stanno trasformando una piccola fetta del Monte Tuttavista in una “gruviera”. Il nostro prezioso marmo, parzialmente lavorato in loco, va ad abbellire grandi Hotel, piazze,
palazzi importanti e luoghi di culto di tutto il mondo. Questo settore occupa stabilmente oltre 500 persone ed altrettante nell’indotto, ma potrebbe occuparne molte di più. Orosei non dimentica la sua tradizione agricola, con centinaia di ettari di oliveti, agrumeti ed
aziende vivaistiche, che producono prodotti di alta qualità. E’ una comunità giovane, dove ogni anno nascono 70/80 bambini. S.E. il Vescovo, ringraziando il Sindaco e l’Amministrazione comunale, ha voluto ricordare le tante positività della comunità oroseina, ma non ha dimenticato i diversi recenti suicidi legati a disagio sociale, mancanza di lavoro e disastri alluvionali. Un pensiero anche all’inspiegabile scomparsa da oltre 3 anni di Irene Cristinzio, madre di famiglia e professoressa in pensione. Durante la visita al comparto cave di Marmo di Orosei e laboratori annessi, il Vescovo ha sottolineato l’importanza della dignità e della sicurezza nel lavoro. Si è pregato insieme ad imprenditori e dipendenti per le 15 vittime cadute nel lavoro, e per i numerosi feriti anche gravi in oltre 50 anni di attività cavatoria. Nella visita appena conclusa S.E. il Vescovo, insieme al Parroco Don Gesuino Corraine, Don Delussu e Don Sanna, ha certamente notato una società oroseina che corre, pedala e produce ricchezza e benessere anche per tante persone e famiglie di paesi vicini e lontani, dove la crisi si fa sentire sempre più forte. Durante i vari incontri con le associazioni ecclesiali, il mondo dello sport, della cultura e del volontariato, è emersa l’accorata richiesta di avere come guida per i nostri ragazzi la figura di un sacerdote giovane, che si faccia promotore della realizzazione di un oratorio con spazi vitali per la formazione umana e cristiana.
“Tantas grassias Eccellenza, chi Deus bi lu pachet e chi connoscat fruttos abbundhantes de su chi este semenandhe in custas visitas pastorales”.